La ragazza del ciliegio

14 1 0
                                    

La primavera si faceva largo tra la neve disciolta al primo giorno di sole, anche se i rami degli alberi erano ancora spogli, si respirava nell'aria quel senso di leggerezza che da il leggero soffio di un vento caldo. Li una ragazza dagli occhi grandi e luminosi sostava sotto un ciliegio. Ogni tanto qualcuno chiedeva alla fanciulla cosa facesse sotto quell'albero ma ella, guardando i rami, si limitava a rispondere «Aspetto che fiorisca» La gente perplessa la guardava confusa e poi andava via.
L'albero sotto il quale sostava la bella ragazza si trovava in un guardino pubblico. Quel posto era una merda, di giorno c'erano ragazzini che fumavano erba nascosti dietro le piante, di notte c'era la gente ubriaca che scopava nel primo luogo appartato che trovava. Ma a lei non importava, quando ne sentiva il bisogno andava, lei aspettava, aspettava la fioritura del suo amato albero.
Una notte un ragazzo si avvicinò a lei, sedendo al sui fianco, il ragazzo sembrava triste ed anche un po ubriaco.
«Che fai qui, ragazzina? A quest'ora dovresti stare nel tuo letto a sognare, non ancora sveglia in questo parco degli orrori»
«Io aspetto»
«Cos'è che aspetti?»
«Aspetto che fiorisca l'albero» con un gesto la ragazza prese la bottiglia contenente Rhum e bevve
«Mi sembri triste, perché lo fai? Perché aspetti?»
Le vennero le lacrime a gli occhi e quasi in un sussurro raccontò al ragazzo:
«Sai, sono cresciuta con un ragazzo, lui era più grande di me di due anni, e per me fu il fratello che mancava. Ma come sappiamo entrambi si cresce, e più si cresce più si è a contatto con la crudeltà della vita, io avevo 14 anni e lui 16. Il padre di Simone, questo era il suo nome, uccise la madre in una stupida lite. Simone era vittima di bullismo, lo picchiavano, lo insultavano... Lui iniziò a tagliarsi, ad avere strani comportamenti e ogni volta mi ripeteva che non ce la faceva più. Io lo abbracciavo e lui piangeva, piangeva tanto. In una notte come questa Simone venne qui, prese la pistola, se la puntò in gola e spinse il grilletto. Simone venne sepolto proprio qui ed io amo credere che quando rifiorisce quest'albero, rifiorisce anche parte di lui.»

Storie di viteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora