È suonata la sveglia delle 8, ero indeciso se alzarmi e farmi una doccia di nuovo oppure se dormire ancora mezz'ora. Nonostante stessi per alzarmi, ho optato involontariamente per la seconda. È suonata anche la sveglia delle 8.30, che avevo predisposto la sera prima per precauzione. Mi sono alzato in fretta, mi sentivo davvero riposato. Per prima cosa ho lavato i denti, ho la fissa di farlo prima di colazione. Mi fa schifo l'alito che si forma in bocca di notte. Una volta finito con lo spazzolino, sono andato in cucina per vedere se i miei erano già svegli. Una bellissima colazione mi aspettava sul tavolo. Mamma aveva fatto preparare diverse cose che adoro, preparate per davvero. In questi anni avevano inventato pasti in compressa che contenevano tutti i principi nutritivi di un pasto dei vostri e ce n'erano di tutti i tipi. Non era male nemmeno il sapore, però non era come mangiare davvero. Nella mia famiglia usava ancora mangiare davvero, ma la colazione visto che tutti e tre al mattino eravamo di fretta la facevamo in compressa. Da forse due anni non mi ordinavano una vera colazione, è stata una sorpresa bellissima. Ho sbranato di tutto: latte con i cereali, fette biscottate con la confettura, uova, bacon.. poi mi sono reso conto che molti di quei cibi erano sconsigliati prima della grande prova. L'ho ricordato alla mamma, che era arrivata in quel momento, e mi ha detto tipo: -Eh, ormai..- e ha riso. Allora pure io ho riso. È arrivato papà che mi ha detto che era il grande giorno, poi ha aggiunto: -Ma, tesoro, stai tranquillo. Andrà tutto bene-, ho finito la colazione di li a poco, mentre la mamma non faceva che darmi delle direttive scontatissime. Facevo finta di ascoltarla, annuendo ma intanto io ripensavo alla scollatura di Luna.. Ho detto: -Io vado, passo a prendere una mia amica che ha anche lei la prova. Vi avviso se torno per pranzo o sto con lei-. I miei si sono raccomandati per l'ennesima volta e io ancora annuivo sorridendo, ma in pratica non sentivo nulla. Continuavo a pensare a quelle dannate provocazioni. Sono salito, mi sono vestito in cinque minuti poi ho lavato di nuovo i denti, lavato la faccia. Mi sono spruzzato un po' di profumo e ho messo in tasca le chiavi della Cobra. Ho abbracciato i miei appena tornato in salotto e poi sono uscito.Dopo essermi seduto sulla mia auto, ho aspettato cinque minuti prima di partire. Erano le 8.50, dovevo aspettare ancora qualche minuto per non arrivare in anticipo da Luna. Non volevo metterle fretta ne nulla, ho preferito riflettere ancora sulle provocazioni. Non riuscivo a togliermi dalla testa quando si è messa le mani sotto le tette.
Erano le 8.57, sono partito. Visto che abitava molto vicino non sono nemmeno andato in seconda altezza. Avevo paura che succedesse qualcosa e non potessi accompagnarla. Continuavo a pensare alla sera prima e poi a come avrei dovuto comportarmi ora. Arrivato, ho suonato "Alabama" e mi ha risposto una donna, penso sua mamma che mi ha detto che stava scendendo. Ho ringraziato e sono stato lì ad aspettare fischiettando qualche melodia a caso. Non ero per niente capace di fischiare ma mi divertiva provarci. Sono stato colto in fallo anche da Luna che mi ha sentito, ma non ha detto nulla. Appena l'ho vista davvero sono rimasto a bocca aperta. Aveva una tuta intera, dalle spalle alle caviglie di pelle nera attillata che le accentuava le curve. Era davvero sexy. Era uno di quei capi che andavano di moda da tempo, molte persone li indossavano però restavi sempre a bocca aperta vedendo delle belle ragazze con quei completi. Il vestito aveva degli strappi in vari parti, simmetrici. Ad esempio sulla parte esterna di entrambe le cosce. E poi sopra il seno era scollato. Mamma mia quanto avrei voluto portarmela a letto. Gli occhi, poi, erano truccati di nero e si era fatta una coda tirata perfettamente. A completare l'outfit delle scarpe con un tacco altissimo, rialzate anche sul davanti. Era sexy. Davvero sexy. Mi ha baciato sulla guancia e io le ho poi aperto la portiere e si è seduta, mentre io ho fatto il giro e sono salito. Una volta in macchina sono partito subito, mentre guardavo la strada con la coda dell'occhio notavo anche cosa faceva Luna, mentre mi raccontava di come fosse agitata e che avrebbe preferito non farla quella prova ... Non abbiamo parlato granché per il resto del viaggio, io continuavo a pensare a tutte le sue provocazioni mentre lei se ne stava assorta nei suoi pensieri.
European City era davvero incredibile, tutti i problemi di inquinamento erano stati risolti da nuove risorse energetiche pulite, così i palazzi bianchi e vetrati restavano tali e svettando al di sopra delle nuvole dominavano l'ex Europa. Le persone erano tutte così sorridenti. Tutti erano ricchi e si godevano la vita del dopoguerra. Ormai i problemi interni erano risolti e la qualità della vita era altissima. Non avrei mai pensato di essere testimone di tanta felicità, ogni sera ringraziavo Dio per questo.
Nel frattempo che i nostri pensieri esploravano vari argomenti, continuavo a viaggiare spedito verso la meta. Mancavano circa cinque minuti, quando finalmente lei ha detto qualcosa: "È bello vederti guidare". Io ho sorriso e le ho detto che la tuta di pelle le stava benissimo, avrei voluto anche dirle che mi eccitava, che avrei voluto farmela. Ma grazie a Dio sono stato zitto. "Sono tesa. Tu no? Com'è possibile?". Le ho detto che per qualche motivo ero davvero rilassato. Ecco che ha cambiato di colpo argomento quando abbiamo intravisto all'orizzonte il centro di European City, il cosiddetto Toccacielo. Il grattacielo più alto sull'intera Terra. Era un edificio immenso, lì lavorava il governo, lì vi era la banca centrale e varie sedi di importanti organizzazioni, fondazioni e associazioni. Una sezione era dedicata al TASPIE, centinaia di ragazzi ogni giorno vi affrontavano la grande prova. Appena giunti sotto il Toccacielo, Luna mi ha stretto la mano: "Che emozione, menomale che ci sei tu". Io intanto sorridevo e ho parcheggiato nel primo posto che mi è capitato. Una navetta volante ci ha immediatamente caricati, ho selezionato la destinazione sullo screen e siamo schizzati al piano relativo al test dall'esterno. Entrati nella reception ci ha accolto una macchina automatica. Ha scandito le seguenti parole robotiche: "Registratevi mediante lo schermo accanto e poi accomodatevi in attesa di essere chiamati." Abbiamo puntualmente fatto il sign up e poi ci siamo seduti su un divano davvero comodissimo. Era riscaldato, morbido e di pelle. Proprio il mio genere. Luna si è seduta al mio fianco e mi ha detto che aveva paura. Così le ho porto la mano e me l'ha stretta. Sembrava una persona completamente diversa: più umile, più dolce, più vera. Mentre pensavo a queste riflessioni non riuscivo a staccarle gli occhi dalla scollatura. Ho continuato imperterrito fino ad un certo punto quando l'ha notato, ma non ha reagito come mi aspettavo. Si è intristita e a girato lo sguardo dalla mia faccia alla porta di ingresso al test. "È IL TURNO DI HOLDEN CALIFORNIA. IL SUDDETTO DEVE ENTRARE NELLA PORTA CHE DA ACCESSO AL CORRIDOIO E POI SCEGLIERE LA PORTA C. RIPETO PORTA C".
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Io sono un rinnegato
Science FictionFantascienza. Secolo ventinovesimo. Holden California è un normale ragazzo terrestre. La sua vita, come quella di tutti, è pacifica e serena. Un attacco militare alla Terra uccide tutta la popolazione terrestre e Hold, con un amica, sono gli unici...