Scorta

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Quando Silvy si riprese dall'effetto del calmante,erano già passate le nove di sera; aprì faticosamente gli occhi e con la vista un po' offuscata si accorse che accanto a lei non c'erano solo il dottore e l'infermiera,ma anche Franziska,Leo e...il suo capo. Tentò di risollevarsi dal lettino,ma le girava la testa e vedeva dei puntini rossi e blu,il respiro era ancora un po' affaticato ed il corpo,appesantito,per nulla intenzionato a muovere una sola fibra muscolare. Con la voce flebile chiese cosa le era successo e il perché si trovasse in infermeria "Veramente dovresti dircelo tu. Abbiamo sentito da alcuni visitatori di una ragazza che correva per il parco spaventata ed in piena ad una crisi di nervi. Quando hanno dato la descrizione al punto d'ascolto ci hanno chiamato e siamo venuti a cercarti. Hai avuto un sogno ad occhi aperti o cosa?" le disse Leo ma Silvy,una volta riprese a pieno le sue facoltà psico-fisiche e "recuperata" la memoria gli rispose in tono non molto amichevole "Va a farti fottere cretino! Sono stata bloccata da due uomini che erano il doppio di te e che volevano portarmi chissà dove. Fortunatamente sono riuscita a scappare e quando ho visto l'infermeria mi ci sono fiondata dentro,ma non ho avuto il tempo di dire al dottore cosa era successo. Altro che crisi di nervi o sogno ad occhi aperti" "Pensavo che avessi avuto una qualche crisi e perciò ho preferito rimediare subito dandoti un calmante,ma forse non era il caso farti dormire. Mi dispiace" le disse il dottore, contrito "Non si preoccupi solo,la prossima volta provi ad aspettare cosa ha da dire il suo paziente. Se per favore uno di voi può prestarmi il cellulare: devo telefonare alla polizia" "Ecco il mio – disse Leo porgendole il suo black berry – così la prossima volta mi tratterai più gentilmente. Ti perdono perché sei ancora sotto l'effetto del farmaco" " Scusa. Credo che per stasera sarà meglio che vada direttamente a casa,sarà per un'altra volta" disse la ragazza,l'appuntamento serale era con Franziska e Leo.

Dopo la telefonata, non ci volle molto perché arrivasse l'ispettore di polizia, che si presentò con un paio di agenti; Silvy spiegò loro il tentato rapimento ed attendava una risposta plausibile "Vede signorina – cominciò l'ispettore – non so dirle chi sono i due uomini che si sono presentati qui,ma sono certo che non facciano parte del nostro distretto. Domani chiamerò la polizia federale per sapere se loro ne sanno qualcosa,ma se non fosse così dati i recenti avvenimenti,potrei ardire a sospettare che loro possano essere complici se non esecutori dell'omicidio del signor Thomas Rolls" "Come? Cosa c'entra? Io non ho fatto niente" rispose Silvy,la rabbia divenne paura "Beh – riprese l'ispettore – ci sono alcune cose che non ci sono ancora ben chiare. Sappiamo però che la vittima non era certo chi diceva di essere,almeno sul piano di lavoro: è venuto alla luce che lui fosse un agente speciale mandato dall'Inghilterra. Non ne sappiamo ancora il motivo,ma poco dopo il delitto siamo risaliti fino all'appartamento che lui comprò un anno fa a Colombare di Sirmione e alla ditta di vini presso cui lavorava per copertura; quando siamo andati nel suo appartamento per perquisirlo abbiamo trovato solo il personal computer e abbiamo letto anche le vostre e-mail. Abbiamo trovato anche degli indizi che all'inizio ci sembravano strani,ma adesso con le nostre nuove informazioni tutto sembra avere un senso adesso. Volevamo tenerla all'oscuro di tutto perché pensavamo che lei non sarebbe stata più coinvolta,ma se quei due uomini erano qui per rapirla farebbe meglio a rimanere il meno sola possibile;per il suo bene" disse e se ne andò; se l'ispettore avesse continuato a parlare,la sua testa sarebbe di certo scoppiata, il suo cervello avrebbe sporcato la divisa dell'ispettore e sulla faccia di tutti i presenti. Quando tornò a casa,Silvy aveva una gran confusione in testa,avrebbe voluto cancellare l'ultimo anno della sua vita premendo il tasto "reset" che magari poteva trovarsi dietro la sua nuca,piuttosto che continuare a vivere in quella brutta situazione;lei dubitava di aver visto o saputo qualcosa tramite i messaggi che si scambiava con Thomas; ma era così stanca dopo quella scarica di adrenalina che l'aveva accompagnata per tutta la giornata che si addormentò non appena toccò il letto subito dopo essersi spogliata.

Le ore rimanenti della notte passarono in fretta;Silvy dormì profondamente e nessun incubo perturbò la sua mente. Quando andò in cucina,vestita del solo abbigliamento intimi,percepì un brivido lungo la schiena non appena sentì suonare il campanello;indossò velocemente la vestaglia e,con il cuore in gola,chiese chi fosse: l'ispettore con due uomini vestiti casual,tirò un sospiro di sollievo "Buongiorno signorina,spero di non averla svegliata" disse l'ispettore quando lei aprì la porta,entrambi erano imbarazzati ma non gli altri due uomini "Non si preoccupi,ero già sveglia anche se può non sembrare. Qualche problema?" chiese pudicamente "Nessun problema,volevo solo presentarle i due uomini che le faranno da scorta durante i suoi spostamenti. Stamattina ho chiamato i federali e mi hanno confermato che tra i loro agenti non c'erano i due che lei ha visto ieri ho pensato che per il momento sarà meglio che lei venga tenuta sotto sorveglianza" "Tipo arresti domiciliari? Sapete ho un lavoro eh..." "No,no,lei continuerà a condurre la sua vita come sempre; dovrà solo ricordarsi che loro due la accompagneranno,in borghese ovviamente: sono Frank e Robert;sono due uomini degni di fiducia" disse l'ispettore;non appena lui finì di parlare e fece cenno a loro le due guardie del corpo la salutarono all'unisono con un forte e deciso "Buongiorno,lieti di conoscerla" sembravano molto sicuri di loro stessi,dovevano averne passate tante "Il piacere è mio" disse la ragazza porgendo la mano ai due,quasi aveva paura che gliela rompessero con una delle loro strette,ma furono molto delicati. L'ispettore chiese congedo e salutò Silvy,lasciandola con i due uomini "Vado a mettere qualcosa di più adeguato;il caffè è pronto se ne volete,servitevi pure" disse la ragazza che si diresse,quasi correndo,in camera sua lasciandosi dietro le facce divertite dei due che evidentemente avevano percepito il suo imbarazzo.

Non appena Silvy terminò di prepararsi ed ebbe fatto velocemente colazione,il trio si diresse al parco; il tragitto da casa sua a Gardaland non era molto lungo ma,quel giorno,il traffico era particolarmente intenso e sarebbe arrivata in ritardo se l'arrivo della scorta non avesse anticipato la partenza di quindici minuti. Quella mattina, Silvy avrebbe potuto guardare il panorama con più attenzione giacché alla guida c'era Robert e lei era seduta dietro con Frank: il sole regnava già alto nel cielo e questo significava che la giornata avrebbe portato un maggior numero di visitatori al parco;le acque del lago erano calme,solo la brezza leggera le smuoveva ogni tanto;la spiaggia che lo incorniciava era già ghermita di gente e i cigni col loro manto candido si avvicinavano alla riva per raccogliere le briciole lanciate dai passanti,seguiti da oche ed anatre. Il tragitto proseguì in silenzio,ciascuno di loro era preso dai propri pensieri o rapito dal panorama circostante e,sebbene non fosse sola,Silvy si sentì quasi estraniata dal resto del mondo come se non ci fosse nessuno alla guida o nel posto passeggero vicino al suo.

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