Triangolo

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La pausa pranzo con Franziska fu meno dialogata del solito poiché Silvy continuava a pensare a quello che era successo nel camerino,non sapeva a quali conseguenze avrebbe portato quel bacio soprattutto perché lei non sapeva quello che provava per Leo; in una vita passata a giocare più con i maschi che con le femmine non aveva mai pensato a come si sarebbe accorta di considerare un uomo più che un semplice amico,non ora che c'era anche Frank. Dopo gli spettacoli del pomeriggio,Leo sperava di poter rimanere da solo con Silvy,ma la continua presenza di Frank lo disturbava e di questo la guardia del corpo ne era assai compiaciuta soprattutto adesso che aveva capito che il suo rivale in amore stava iniziando a tirare fuori le sue carte. 

Quando tornarono a casa,le ragazze fecero una cena leggera poi Franziska si ritirò sul balconcino per chattare con Marcus,lasciando soli Frank e Silvy; fu allora che lei ne approfittò per parlare a Frank del materiale trovato alla banca e del suo sospetto di un infiltrato nella polizia. Frank rimase esterrefatto dal racconto e prese in considerazione che la ragazza avesse ragione sulla possibilità dell'esistenza della talpa "E molto probabile,soprattutto constatando il fatto che le aggressioni come quelle alla banca hanno seguito di poco la scoperta". Silvy stava in piedi davanti a Frank,non riusciva a stare ferma, e lui la osservava attentamente rapito dalla sua bellezza; dopo pochi secondi agì: in un momento di distrazione di Silvy la prese fra le braccia e la baciò. Silvy non sapeva che fare,presa così alla sprovvista per la seconda volta,ma come nella mattina sentiva nel suo cuore qualcosa che la portò a ricambiare il bacio attraverso cui avvertiva il trasporto ed il desiderio di Frank di averla,di fare l'amore con lei. 

Cominciò a toccarla,sciolse il nastro che le legava i capelli ed una cascata dorata cadde sulle sue spalle;le mani di lui le accarezzarono il viso,i capelli e poi scesero lungo le spalle e sul suo seno. Silvy si lasciò accarezzare,trasportava da un desiderio che non sapeva descrivere: non riconosceva se il desiderio che provava fosse gratitudine,protezione oppure se fosse qualcosa di più profondo ma questo le piaceva. Frank le sussurrava parole dolci all'orecchio,le dichiarò il suo amore sebbene sapesse di violare moltissime regole del protocollo ma non gli interessava; la portò in camera sua, la sdraiò e continuò a baciarla. Silvy e Frank si lasciarono andare alla passione,incuranti del fatto che Franziska avrebbe potuto bussare da un momento all'altro. 

Stavano facendo l'amore quando la porta si spalancò ed apparve l'altra guardia del corpo che guardò Frank con occhi terrorizzati poco prima di cadere a terra come un burattino senza fili; alle sue spalle comparvero tre uomini,uno di loro teneva per i capelli Franziska che piangeva terrorizzata ed implorava pietà "Cosa abbiamo qui?Ti stavi divertendo un po' Frank? Che ne dici se ci divertissimo noi con la tua puttana?" disse l'uomo più alto con un accento russo mentre Silvy e Frank cercavano i loro indumenti per coprirsi,sperando che quello non mettesse in atto le sue parole. Fu poi l'uomo che teneva in ostaggio Franziska a rivolgersi a Frank, anche lui aveva un accento russo "Dobbiamo parlare di cose molto serie e fareste bene a dirci subito tutta la verità, altrimenti questa morirà – si rivolse poi a Silvy – quanto a te è meglio che ti vesta leggera perché prima di ammazzarti giocherò un po' con te. Potresti iniziare a riaprire la cerniera dei pantaloni,o toglierti il reggiseno decidi tu per me è lo stesso",il terzo intruso non proferiva parola,sembrava che fosse venuto solo ad assistere. "Maledizione,non avrei dovuto distrarmi; devo pensare in fretta a come salvarci tutti e tre – pensava Frank – e poi non permetterò mai a quei bastardi di mettere le mani sulla mia donna". Vennero portati in cucina e fatti sedere sulle sedie "Allora – cominciò l'uomo più alto – immagino che sappiate perché siamo qui. Vogliamo quello che avete preso in quella banca,qualunque cosa sia fosse anche merda,forza dove è? – si avvicina a Silvy,terrorizzata,poi le da uno schiaffo in faccia – parla,sporca puttana" "Non la toccare" urlò Frank. L'altro uomo,con un tono più tranquillo ma non per questo meno spaventoso,disse "Calmi,se però lei o lui non vogliono parlare,forse potrebbe farlo questa signorina qui - riferendosi a Franziska,iniziando poi ad accarezzarle la guancia con la lama del coltello – è tenera come il burro ammorbidito, sarebbe un peccato rovinare una pelle così ben curata,così attraente". Silvy non poteva permettere che fosse fatto del male all'amica,così prese parola "Non c'era niente nella cassetta di sicurezza,nemmeno l'aria. Era una falsa pista" "Come posso credere che questa non sia una falsa pista? In fondo io non ero là dentro con voi,nemmeno il direttore da quanto mi ha detto; ma di lui mi fido: continuava a ripeterlo anche dopo che gli avevo mozzato due dita" disse facendo il segno del taglio sulla sua mano; fece poi cenno agli altri due di cercare per casa : quelli spostarono mobili;ruppero cassetti,vetrine e si spostarono nelle varie stanze lasciando l'altro uomo da solo.

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