POV. REBECCA
Erano le le nove del mattino o forse dieci e stavo tentando di alzarmi dal letto, emettendo grugniti.
Non ci vedevo dato che l'unico filo di luce che passava dalla finestra arrivava direttamente sulla mia faccia. La luce veniva riflessa dai colori di quella stanza e quindi sembrava la venuta di Cristo. Le ciabatte le avevo infilate, e ancora in pigiama mi stavo dirigendo verso le scale, poco lontane dalla mia camera. Gradino dopo gradino arrivai in salotto dove vidi un ragazzo, non tanto alto che correva avanti e indietro con svariati oggetti in mano.
Avevo afferrato la mazza da baseball e con un colpo secco lo beccai sulla nuca.