POV Mattia
Quando mi svegliai ero ancora sconvolto riguardo alla notizia di quel puttaniere di Francesco. Ero di nuovo nella camera della casa di Alex, ma lui non c'era né li, né nel resto della casa.
Così andai in sala e mi guardai un film che aveva li: Jurassic World; dopo 47 minuti mi stavo riaddormentando quando entrarono Ester e Alex,
« Dove siete stati? »
« In... comune a fare delle... delle procedure » rispose Alex
« Di che tipo? »
« Ehm... Matti... »
« SMETTETELA DI PARLARE A SCATTI! SONO GIÀ DEPRESSO DI MIO, PARLARE COSÌ NON GIOVA AFFATTO! ... scusate per lo sfogo... »
« Matti, guardami negli occhi, è importante... »
« Ester... che... che succede?!? »
avevo uno sguardo talmente spaventato che sembrava che stessi guardando la morte in faccia!
« Matti... è successo un incidente... un incidente aereo... vedi... tuo papà... era su quell'aereo e... non ce l'ha fatta... ci dispiace un sacco »
« c-c- COSAAAAA!!!? »
in quell'istante mi crollò il mondo addosso... non potevo farcela, ora anche mio papà non c'era più! Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso
« Ma-Ma come è potuto accadere?! »
« Alex spiegaglielo tu... » disse Ester
« È stato avvelenato il pilota e non si sa come e perché; e durante il volo è svenuto e ha dirottato l'aereo involontariamente »
Quella frase è stata un'altra pugnalata al petto. Tutto ciò che mi rimaneva della mia vita, che mi capiva, che mi voleva bene, che anche se era sempre assente mi strappava un sorriso in qualche modo, non c'era più. Cosa ho fatto di male per perdere anche lui? COSAA?!!
Ester e Alex guardavano il mio viso dispiaciuti, io non potevo farcela, i pensieri di suicidio mi riempivano la testa e le lacrime continuavano a rigarmi il viso. Di scatto mi alzai e corsi fuori di casa sentendo Ester che mi urlava, terrorizzata, di tornare.
Corsi e corsi con le lacrime agli occhi e continuavo a pensare alla mia vita di merda, cosa cazzo ho fatto per avere tutto ciò?! Andai in un bar e comprai delle sigarette e me ne accesi una, dovevo dimenticare tutto! Inizia a mordermi anche le labbra, non so perché, ma mi dovevo punire e andai in un parco e mi tagliai con il coltellino che tengo sempre in tasca. Faceva un male cane fino a quando, una mano me lo strappò di mano e lo gettò nel laghetto, alzai lo sguardo per vedere chi fosse quel coglione e vidi una faccia avvolta in un cappuccio appena prima di ricevere un destro in faccia e cadere dalla panchina; non feci in tempo per rialzarmi che mi arrivò un calcio nello stomaco da un'altra persona che anch'essa non vidi, ero circondato. Dei bulli mi stavano picchiando, ma perché? Cosa c'entro io ora? Cosa ho fatto a questi adesso?! Il "capo" di questi bastardi si tolse il cappuccio...
« Francesco! » dissi con aria stupita, spaventata e incazzata allo stesso tempo
« Eh si » mi rispose con un ghigno malefico
« Cosa cazzo stai facendo?! »
« Oh, calma con i toni. Topa vieni qui »
Topa? Cosa? Si è fidanzato? E con chi?
« Eccomi! »
la ragazza si tolse il cappuccio e vidi una figura bionda, alta e magra
« Ciao sfigato, ti ricordi di me? Sono Valeria »
« Sospettavo di te dall'inizio sporca baldracca »
quella mi assestò un calcio nello stomaco
« Attento a come parli, o sei finito! »
« Siamo venuti qui a farti le condoglianze, perchè ci tratti male? »
disse Francesco con un aria maligna
« Ah io vi tratto male? e voi che venite qui e mi prendete a botte, oltretutto voi siete 5, io da solo. Stupidi coglioni »
« Eravamo venuti qui a dirti di venire con noi, nella nostra confraternita, la ΚΚΘ (leggisi "kappa kappa theta") avremmo bisogno di una cimice »
« No, grazie! Rifiuto ben volentieri! »
« Non è la risposta che avrei voluto sentire... essendo la ΚΚΘ una confraternita segreta, e tu non vuoi entrarci... beh... presto saluterai tuo padre e tua madre... »
Oh cazzo, qui si mette male, io ho tentato di temporeggiare, ma qui sono fottuto, ma non posso dirgli si... beh... tanto vale morire, piuttosto che vivere in sta merda!
« ... no ... io non vengo con voi stronzi »
« Bene... ... attaccate! »
...
...
« EHIII!! LASCIATELO STARE STUPIDI FIGLI DI PUTTANA, E TU BALDRACCA! LO SAPEVO CHE NON CI SI POTEVA FIDARE DI TE!! »
« COGLIONI DI MERDA! METTEVI QUELLE MANI SU PER IL CULO E LASCIATELO STARE! E TU FRANCESCO, TE LA PRENDI CON LUI PERCHÉ HA AVUTO UN LUTTO? VOGLIAMO PARLARE DI QUELLO CHE È SUCCESSO AI TUOI? ANZI, GLI STA SOLO BENE, ED È UN PECCATO CHE NON SIA MORTO ANCHE TU IN QUELL'INCIDENTE! BASTARDO! »
sentii queste voci in lontananza, solo per me, mi girai e vidi Alex e Chiara che correvano verso di me per aiutarmi. Gli scagnozzi di Francesco scapparono perché avevano paura di Alex... a quanto pare ci sono state altre lotte in passato... uhm... ma Ester dove.. »
- SBANNGG -
mi girai e vidi Ester con in mano un tubo che aveva tirato addosso a Francesco e Valeria che caddero, e svennero. Chiara e Alex mi aiutarono ad alzarmi e vorremmo via. Andammo a casa di Chiara, una villetta molto carina non lontana da lì. Io molto spaventato vidi che Ester e Chiara coprivano con dei rami la visuale per non essere viste e farsi rintracciare dai quei due. A bassa voce chiesi:
« Ma Valeria non sa dove abiti? »
« No, io la portavo sempre a casa di mio zio apposta, non mi fidavo di lei, volevo vedere a che punto arrivava quella troia! »
« Mattiaa » mi chiamò Alex
«Dimmi Ale, che c'è? »
« Aiutami a caricare quelle valigie mentre le ragazze fanno da guardia, se senti un "toc-toc" nasconditi in quella botola! »
« okay » così iniziai a prendere le valigie e caricarle, quando ad un certo punto mi resi conto che c'è n'era una che era la mia, a quel punto esclamai:
« Ehi! Ma quella valigia è mia! »
« Si, te l'ha fatta Chiara prima, ha preso il più possibile » mi disse Ester
« Ma perché le valigie? che succede? »
chiesi spaventato e sorpreso allo stesso tempo
« Non c'è tempo per spiegare, te lo spiegheremo in macchina, ora salta su. Chiara, Es, venite, veloci! »
« Arriviamo, e facciamo attenzione perchè quei due staranno tornando, di sicuro tuo zio avrà smentito inconsapevolmente la bugia della casa di Chiara »
salimmo tutti su questo furgoncino, un Renault nero e uscimmo dal garage; ovviamente mi resi conto secoli dopo che stava guidando Alex, così gli chiesi:
« Alex, ma tu hai la patente? »
« Ho fatto la patente in America, là la si prende a 16 anni, e sono venuto qui poco dopo. Ho chiesto un permesso speciale e mi hanno fatto fare un piccolo esame senza fare il corso e così posso guidare a 16 anni »
« Però se fai tre sgarri il permesso viene annullato e dovrai fare quella italiana seguendo tutto il corso » aggiunse Ester
Dopo questa spiegazione osservai il furgoncino, era molto bello, c'erano dei sedili neri in stoffa tenuti bene su cui eravamo seduti io e chiara, dietro una fila di sedili abbassati per ampliare il bagagliaio per tutte le cose che abbiamo preso e davanti c'erano Alex ed Ester, era molto spazioso.Ero molto stanco ed erano solo le 17:45... iniziai con chiudere un occhio e poi l'altro.~ DOPO IL VIAGGIO
« Matti... Matti! Mattiaa!! »
mi svegliai di soprassalto con Chiara che mi svegliava urlando. In lontananza sentivo Ester che diceva ad Alex che i tutti i loro genitori stavano bene (erano rimasti in America) e sapevo che Chiara viveva con lo zio, ma stava spesso a casa sua da sola. Scesi e mi ritrovai davanti questo viale con gli alberi piegati che facevano una specie di tetto, mi girai e trovai una villa, non enorme, ma neanche una casettina da due soldi. Era gialla e aveva un portico enorme. Nell'entrata c'era un atrio con 5 porte e una scala, una era per il soggiorno che entrando era collegato alla sala da pranzo che era la seconda porta; la terza porta era la cucina è la quarta il primo bagno. La quinta porta era chiusa... boh vabè, lasciamo stare e infine le scale per il piano di sopra.
« Ma di chi è questa casa? »
« Era la mia, prima di andare a vivere in America » rispose Alex
« Ester, Chiara, le nostre tre camere sono al primo piano. Matti, la tua è al secondo, era la mansarda, ma è stata adibita con studio, camera da letto e bagno »
Annui, e andai di sopra. La mia camera era enorme, c'era un letto da una piazza e mezza, un armadio enorme (negli occhi, molto più spazio per tutti i miei vestiti), una scrivania e un bagno enorme con tanto di doccia e vasca!
Inizia a disfare la valigia quando mi sorse un dubbio, ma per la scuola? Così andai di sotto e iniziai a cercare gli altri. Trovai Chiara che mi disse: « sono andati a fare la spesa, torneranno fra un po' » così tornai di sopra e andai a farmi una doccia, mi asciugai e andai a letto ad ascoltare un po' di musica e intanto vedere un po' di foto su Instagram. Finii di guardare il cellulare che staranno state le 23:30, così mi misi a dormire.
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Scusate se ci ho messo tanto ma non sempre avevo le idee chiare su cosa scrivere e poi ero in vacanza, quindi non avevo molto tempo. Ma ora eccomi qui. spero che il capitolo vi piaccia, mi raccomando, votate!! 😘👍🏻👋🏻
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~ Se solo potessi urlare ~
Ficção AdolescenteQuesta è la storia di un ragazzo affascinante, ma avvolto nel mistero. È il suo primo anno delle superiori e si ritroverà in un mondo strano, fantastico e terribile allo stesso tempo. Avrà molte difficoltà ma riuscirà a sorpassarle nel bene e nel m...