Il figlio della strada

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Zona : Regione Gioncheto, 23, Torino
Nome : ?
Ciao piccolo.
Ti piace questo finto silenzio?
Questi muri così spenti e alti e vuoti e il cielo graffiato dalle ciminiere?
Qua dove migrano gli uccelli e i magrebini.
Vedo dal tuo sguardo di no, ma questa è la casa di tutti, sai?
C'è chi cerca e chi ha tutto ció che si cerca in un quartiere come questo.
Questi alberi spogli in fila, strozzati tra i cavi del telefono, che tengono su questa volta marcia che sta per crollare.
Ne passano ogni giorno così tanti, senza profilar parola, con lo sguardo mesto e al terreno.
Chi lo tiene alto è solo perchè non sta scappando da niente. E c'è ne sono così pochi, qua.
Che sia la polizia, la vita o la morte.
Tutti alla fine aspettano la notte, quando il grigio sparisce , il nero deciso si tinge delle fiamme e delle luci delle fabbriche e a volte anche delle stelle.
Quando si possono stringere ad un muro e sentire quel caldo al loro interno che solo a casa si prova.
Queste strade sempre sporche e deserte , queste pozzanghere limpide che riflettono un cielo grigio anche di notte, dove quelle piccole stelle faticano a farsi strada come  lampioni nella nebbia.
Questo labirinto di fiori che sbucano dal cemento come sospiri, come mondo soffocato e di sacchetti di plastica a festa in vie infinite e senza nome.
Silenzio completo.
Guarda i semafori, stanno iniziando a lampeggiare , non sono belli?
Guarda come macchiano di colore l'asfalto bagnato, se ti perdi un po' nella nebbia sembra il mare.
La via lattea che si riversa sulla statale come lacrime su un viso.
Delle corsie dei discount, dei pullman vuoti che viaggiano in tondo.
Dei tramonti che si perdono tra i tetti delle case popolari appena costruite.
E tu, da questo esatto momento fai parte di tutto questo.
La tua storia si legherà , amalgamerà, indissolubilmente alle strade , le case e le persone di questo quartiere.
Potrai essere chiunque. Potrai lasciare questo posto, fare strada, ma non te ne separerai mai.
Tutto questo perchè tuo padre ha perso il lavoro e ora ti lascia qua, nelle mani della barriera della città.
Sai, forse non gliene fregava tanto di te.
E stai smettendo di piangere, il tuo sorriso è un patetico blackout innocente.
Chissà che vita ti aspettava. E invece ora sei in quella piccola culla in mezzo alla strada.
Forse ti troverà qualcuno.
Passano le ore come minuti, come secondi, come anni.
Ma dove cazzo sono finiti tutti?
Perchè nessuno ti toglie da la?
Nessuno vede che sta arrivando quell'ubriaco di Via Europa e corre come un pazzo?
Nessuno ti vede?
Bah.
Fino ai 12 mesi avevi gli occhi azzurri, ora li hai chiusi.

Anime Sole -  La bellezza del suicidio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora