5 Ottobre 2014, Giappone, Circuito di Suzuka.
Alzo gli occhi al cielo e sorrido, finalmente sono qui in Giappone, a Suzuka, dove tra poche ora si svolgerà la quindicesima gara della F1.
Fin da quando ho ricordi mio padre ha sempre approvato e coltivato la mia passione per la Formula 1 e anche la mamma mi ha sempre appoggiato.
Sono una vera esperta e non mi sono mai persa nessuna gara, nemmeno i miei compagni a scuola mi superano.
Oggi è il mio compleanno e i miei genitori mi hanno fatto questa magnifica sorpresa.
Inizialmente ero arrabbiata con loro perché quel week end c'era la gara, ma alla fine mi avevano convinto ed eravamo arrivati due giorni prima e mi ero divertita tantissimo, poi mi hanno bendato gli occhi e mi avevano portato fino al circuito dove si sarebbe svolta la gara.
Saltello felice davanti ai miei genitori che sorridono nel vedermi contenta della magnifica sorpresa, in più in quel modo potrò vedere da vicino il mio idolo.
Non ho mai detto di chi si tratta e i miei amici pensano che il mio idolo sia Fernando Alonso o Sebastian Vettel, ma si sbagliano tutti.
Certo il tifo per loro non manca, ma seguo un solo pilota che non possiede una macchina potente come la Ferrari o la Mercedes, però si fa valere molto ogni volta che scende in pista.
Mi guardo in giro e vedo molte persone che si preparano ad andare a proprio posto, chi sulle gradinate, chi sul prato.
Siamo appena arrivati nel luogo in cui si trovano i nostri posti, ma il cielo si scurisce, promettendo molta pioggia.
I piloti cercano in tutti i modi di spostare la gara un'ora prima che il tifone Phanfone possa compromettere la gara, ma niente riesce a far cambiare idea agli organizzatori.
Cerco di non pensarci e guardo la pista, da dove vedo perfettamente la settima curva; nuovamente mi sento felice per quel posto, così vicino alla pista, così vicino a lui, ma allo stesso tempo sono preoccupata per i piloti.
Mi volto verso mio padre e aumento la stretta sulla manica della sua giacca
- papà è sicuro per loro gareggiare con questo tempo?- il suo sguardo viaggia prima sul cielo, poi sulla pista e infine su di me
-tranquilla amore mio, avranno preso tutte le precauzioni per far si che nessuno si faccia male- torno a guardare la pista, in attesa della partenza, ma la mano rimane sulla manica e il cuore viene circondato da un velo di preoccupazione.
Le nubi si fanno sempre più vicine e la pioggia inizia a scendere fitta e silenziosa, facendo allontanare tutti gli spettatori e costringendo tutti i piloti a rientrare velocemente nei loro box.
Mamma e papà aprono gli ombrelli e papà mi stringe a se, in modo da non farmi bagnare e permettendomi di rimanere al mio posto vicino alla pista.
Nessuna notizia arriva dagli organizzatori, così decido di tranquillizzarmi e di pensare che tutto è organizzato in modo da proteggere ogni pilota da futuri incidenti.
La voce di un signore, proveniente da un altoparlante, inizia a dare notizie su quello che accadrà
- avvisiamo tutti che la gara partirà dai box...dietro la safety car...vi preghiamo di non muovervi dai vostri posti...- il silenzio tornò a regnare su tutta la pista, ma nel mio cuore è tornato nuovamente quel sentimento di preoccupazione misto ad ansia.
Mi volto verso papà e lo guardo preoccupata
- è pericoloso! non possono farli partire con la pioggia-
dolcemente mi accarezza la guancia e cerca di tranquillizzarmi, ma ci riesce solo in parte perché la preoccupazione per lui rimane.
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Un Ultimo Sorriso per Un'ultima Gara
Fiksi UmumLa vita a volte fa brutti scherzi, ti può sconvolgere in qualsiasi modo. Volendo ricordare una persona speciale che ormai non è più con noi ho voluto scrivere questa storia. Il ricordo di un pilota che aveva un buon cuore e amava quello che faceva...