Wanna Make Out?

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Era un sabato sera di Gennaio e come tutti gli altri giorni il clima non era accettabile. Avevo deciso di passare la serata in casa perché non volevo avere problemi uscendo: da quando avevo rotto con Sam, non ero mai dell'umore di passare del tempo con altre persone, infatti i miei amici si stavano preoccupando perché mi vedevano sempre più diverso.

Ed era vero, quella rottura mi aveva cambiato.

Mentre leggevo il mio libro preferito per l'ennesima volta, Michael irruppe nella mia stanza urlando:

"Cazzo, Luke! Alza il culo e vieni con noi a ballare, abbiamo deciso di andare alla Green House: dicono sia fantastica."

Ero stanco dei loro tentativi di farmi alzare dal letto e li avevo avvertiti almeno una decina di volte che quella sera sarei rimasto a casa, ma erano testardi, soprattutto Michael.

"Smettila di pensare ancora a lui! Non ti merita e lo sai bene, ormai sono passati 8 mesi da quando vi siete lasciati..." disse lui con un tono esasperato.

"Smettila di ripetermi cose che so già!" Dissi alzando la voce "Sam è stato una parte importante della mia vita ed è normale che io ci stia così male" mi fermai un attimo per sospirare e sussurrai  "Credo..."

Michael mi guardò con una faccia dispiaciuta che da sempre mi aveva fatto sciogliere "Scusa, il fatto è che volevo che ti dimenticassi di lui almeno per una sera" Il suo tono di voce mi fece sentire in colpa: lui voleva solamente aiutarmi e io l'avevo sempre  trattato male.

"Okay, vengo con voi." Non potei non arrendermi al suo dispiacere.

"Ash! Sono riuscito a convincerlo!" urlò Michael mentre mi lanciava una camicia rossa e degli skinny da terra.

"Muoviti." Disse sbrigativo per poi uscire dalla stanza.

Mentre mi vestivo lo sentii parlare a bassa voce con Ashton, ma non riuscii a capire ciò che si stessero dicendo.

Venti minuti dopo eravamo seduti in macchina aspettando che Ashton mettesse in moto per raggiungere la famosa discoteca.

"Sono sicuro che incontrerai qualcuno ti farà smettere di pensare a Sam." Disse Ash con tono sicuro.

"Lo spero." Sussurai.

Arrivammo a destinazione e lessi il nome della discoteca 'GreenHouse'. Era una delle discoteche più popolari di New York, e mi chiedo ancora come avessero fatto a permettersi le prevendite.

"Andiamo e divertiamoci!"  Fu l'ultima cosa che Ashton disse prima di entrare nel locale. Subito venimmo investiti da un forte odore di fumo, gente sudata che si muoveva a caso, coppie che si strusciavano tra di loro e ragazze mezzo ubriache che ballavano nei cubi sistemati nella sala.

Riuscii a raggiungere il bancone dopo essere riuscito a scavalcare tutta la folla con grande fatica.

A un certo punto, un ragazzo con dei Ray-Ban appoggiati in testa, con dei tratti somatici asiatici e dei grandi occhi marroni si avvicinò a me e, mentre ordinava un drink di cui non sapevo il nome, rimasi incantato a guardarlo.

"Sei connesso?" mi disse scuotendo una mano davanti al mio viso e accennando un sorriso.

"Okay, è un bel ragazzo" pensai felice.

"Eh? sì ci sono, scusa" dissi prestandogli vera attenzione e ricambiando il sorriso.

"Non preoccuparti" disse scuotendo la testa "Posso offrirti un drink?" mi chiese sempre tenendo quel suo sorrisetto e sedendosi nello sgabello vicino al mio.

Annuii e incominciammo a parlare. Scoprii il suo nome, la sua età e che non era affatto asiatico: si chiamava Calum, aveva 19 anni, e abitava in un quartiere vicino al mio.

Continuavo a pensare che fosse davvero un bel ragazzo: il modo in cui si sistemava i capelli scuri leggermente tinti di biondo nel ciuffo, il modo in cui i muscoli delle braccia si contraevano mentre portava il drink alle labbra, che erano carnose e invitanti e un sorriso che mi lasciava semplicemente senza parole.

"Calma Luke, non impazzire adesso." Disse la vocina nella mia testa.

"Vuoi ballare?" mi chiese Calum senza mai smettere di sorridere.

"Okay" mi dissi "ora calmo e non urlare come una ragazzina"

"Certo." Dissi imbarazzato accettando la mano che  aveva allungato come invito.

Ci buttammo in mezzo alla pista da ballo e subito le sue mani mi cinsero i fianchi, avvicinando il mio corpo al suo. Iniziò a fare veramente  troppo caldo per me, mi sentivo imbarazzato ma allo stesso eccitato per quella situazione. Incominciai a muovermi contro di lui seguendo il ritmo della musica, anche se in quel momento ero più concentrato nei suoi occhi che mi stavano guardando intensamente.

La musica si faceva sempre più assordante e la temperatura aumentava sempre di più. Ormai l'unica persona che riuscivo a vedere era Calum perché tutte le altre persone intorno a noi non erano nemmeno comparabili al ragazzo con cui stavo ballando.

Ormai avevo solo un'idea in testa ed era quella di farmi avanti nonostante ci fossimo appena conosciuti. Allungai una mano verso il suo viso e lui mi fece il più bel sorriso che io avessi mai visto, così mi feci coraggio e lo baciai.

Fu un bacio impossibile da descrivere, perché non mi era mai capitato di sentirmi così dopo un bacio, nemmeno con Sam.

Appena ci dividemmo, la faccia di Calum era così perplessa che mi fece venire da ridere ma non perché fosse ridicolo, semplicemente perché non trovavo un motivo per cui lui dovesse essere perplesso.

"Perché l'hai fatto?" Mi chiese Calum accennando un sorriso.

"La vita è troppo breve per aspettare, io ho solo colto l'attimo." Risposi sicuro.

Calum sorrise imbarazzato grattandosi leggermente la nuca e con un tono insicuro, che non gli si addiceva per niente, mi chiese: "Vuoi uscire con me?"

Due anni dopo

La loro relazione si era fermata dopo un anno e mezzo, e nonostante avessero deciso insieme di finirla, in realtà entrambi sapevano che avevano fatto la scelta sbagliata perché il loro amore non aveva limiti.

Luke era stanco di dover fingere i suoi sentimenti: si era accorto di amarlo esattamente nel momento in cui Calum gli aveva chiesto di uscire con il suo solito sorriso che lo faceva sciogliere.

Decise di farsi coraggio esattamente come il giorno in cui si erano conosciuti e di riprendersi ciò che era suo.

Si precipitò a casa di Calum per dirgli tutto, non sapendo che lui provasse gli stessi sentimenti.

Aveva provato il "discorso" molte volte, decidendo di dirgli che era ancora innamorato di lui e che, come aveva sentito in un film, alcune cose, una volta che le hai amate, diventano tue per sempre e se tenti di lasciarle andare, fanno solo un giorno e tornano da te.

Suonò alla porta e si preparò per dirgli tutto, ma appena vide Calum e lo sentì dire un semplice "Luke, cosa ci fai qua?" lui riuscì solamente a dire una frase che Calum avrebbe capito di sicuro.

"Vuoi uscire con me?"

E Calum capì.

-spazio autrici-

Salve personcine! speriamo vi sia piaciuta questa os anche perchè Ilaria (notgonnaletmeguess) non ha mai scritto qualcosa cake, lol (il suo unico pensiero è Michael, capitela).

Passate nel suo profilo perchè a breve uscirà una sua one shot su Michael.

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alla prossima xx

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