CAPITOLO 1

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Sono arrivata stamattina a Miami e da ciò che ho visto finora è davvero una bellissima città mi piace molto di più rispetto a Los Angeles. Vivo con mia madre, Caroline,  in una grande villa di tre piani: al piano terra vi sono un grande soggiorno con televisione a plasma, una cucina immensa, un ripostiglio e una camera per gli ospiti, al primo piano vi sono uno studio di mia madre, tre camere da letto con ognuna un bagno, una stanza che svolge la funzione di biblioteca e un bagno enorme con la vasca idromassaggio, al secondo piano vi sono una palestra con molti attrezzi, una sauna e una piscina al coperto. Nel bellissimo giardino dietro la casa ci sono un altalena di legno, una piscina, una doccia all'esterno, uno spogliatoio e un tavolo da pic-nic. Dopo aver fatto un giro di visita su e giù per la casa decido di andare in camera mia per aggiustare i miei vestiti, anche se potrebbe farlo Susy, la nostra domestica, ma a me non dispiace disfare le valigie. Scelgo una porta a caso ed entro. Bingo è proprio la mia camera. Le pareti sono di un rosa chiarissimo, al centro vi è un enorme letto matrimoniale con tanti cuscini sopra, ai piedi del letto c'è una grande cassapanca, presumo per metterci i cuscini, poi accanto alla finestra vi è una scrivania con un computer, poi c'è una mensola con una televisione e infine una cabina armadio enorme. Tutto sui colori del rosa chiaro e bianco, i miei preferiti. Metto tutti i vestiti nella cabina armadio e mi ritrovo con poco spazio poichè era già completa di abiti e scarpe. Nelle ante laterali vi sono accessori, teli per il mare, e anche blocchi da disegno. Adoro disegnare quindi qui ho tutti gli oggetti che mi servono. Vado in bagno, anch'esso già arredato con asciugamani, spazzole, piastra, arricciacapelli e quant'altro possa servire anche in maniera esagerata. Prendo il beauty-case dove ci sono i trucchi e gli smalti e lo metto nell'armadietto. Tornando i camera prendo un costume e mi cambio, metto degli shorts con un top bianco e le mie inseparabili vans bianche. Prendo una delle tante borse che ci sono in quest'armadio e ci metto un blocco da disegno i colori e il telo mare. Scendo velocemente le scale e trovo mia mamma in cucina mentre decide come far mettere i mobili. 

'' mamma vado in spiaggia, ho già aggiustato la mia camera. A dopo'' dico prendendo il cellulare e le chiavi di casa 

''va bene amore ci vediamo dopo'' dice mia madre ed esco. 

Cammino per le strade di Miami che sono molto trafficate specialmente in questi  ultimi giorni di agosto. Le persone si stanno godendo gli ultimi giorni di vacanza, tra  poco inizia la scuola e si riprende la solita routine. Arrivo in spiaggia e stendo il telo. Nonostante siano le cinque di pomeriggio, il sole è alto nel cielo e la spiaggia è gremita di gente. Chi è con la famiglia, chi con gli amici, chi gioca a palla e chi fa il bagno, non mi sono mai sentita sola ma ora vedendo tutti in compagnia si fa strada in me questo nuovo sentimento che subito reprimo. 

Sto disegnando da mezz'ora quando vedo un pallone arrivare nel mia direzione e prontamente lo afferro. Ringrazio i corsi di pallavolo che mia madre mi ha costretto a fare oppure ora avrei un naso rotto. Cerco il proprietario di questo pallone e noto alcune ragazze avvicinarsi a me con aria dispiaciuta.

'' Scusaci abbiamo fatto poca attenzione mentre ci passavamo la palla. Scusaci davvero'' dice una ragazza con i capelli neri come i miei.

''vabene. Tenete'' dico fredda, la ragazza fa un sorriso a 32 denti. Ma dico io questa è scema o cosa?! l'ho detto in tono brusco per farle andare via quando si sono prese la palla e sta ancora qui. 

''Piacere io sono Sasha'' dice 

''piacere Katerine'' dico, mentre presenta altre due ragazze

''loro sono Ashley e Joanna'' dice

''ciao'' rispondono insieme le altre due. Ashley ha l'impressione di essere brava. Ha i capelli biondi e gli occhi azzurri mentre Joanna sembra una troia. Ha un quintale di trucco un costume che lascia poco all'immaginazione e mi guarda dalla testa ai piedi. Già mi è antipatica, ha i capelli rossi, di sicuro tinti, e gli occhi verdi. 

''Vuoi venire con noi a giocare a pallavolo?'' dice Ashley. Ci rifletto daltronde so giocare bene ma non vi và.

''Bene vengo'' 

EH?? COSA? CHI HA PARLATO? SONO STATA IO? ODDIO MA CHE MI VIENE? DI SICURO AD OGNI PUNTO SI BUTTANO ADDOSSO L'UNA CON L'ALTRA E A ME DA' FASTIDIO.. UHH CHE NERVI!!!

Alla fine mi alzo e vado con loro per evitare una pessima figura. Dagli sguardi di Joanna credo che sarà una lunga partita. 

***

Dopo un paio di partite a beach volley ci sediamo tutte sulla sabbia a parlare tranquillamente. Ammetto che mi è sembrato strano che io avessi fatto amicizia, vabè almeno non starò sempre a casa. Nuova vita passato alle spalle.

''allora kate che ci racconti di te?'' chiede Sasha

''oh Sasha nulla, stamattina mi sono trasferita abitavo a Los Angeles e..'' non continuo nemmeno che Ashley mi interrompe

''oddio Los Angeles, sono sempre voluta andare li ma non ci sono mai andata. dev'essere un bel posto. come sono le scuole? e i ragazzi? il posto è bello come questo? e po..''

'' ehi ehi frena'' dico e tutte scoppiamo a ridere '' comunque si è un bel posto ma nulla in confronto a questo. Le scuole sono molto belle e pulite'' tralascio la domanda sui ragazzi perchè ho avuto brutte esperienze

''bene ma i ragazzi non hai risposto. come sono?'' insiste 

''uh..ehm..sono.. sono ragazzi, che vuoi che ti dica sono belli ma con poco cervello'' dico facendo un sorriso nervoso

''bhe allora sono come questi che ci sono qui tutti con la testa al vento, si credono Brad Pitt'' interviene Sasha e ridiamo

''Ragazze io direi di andare si è fatto tardi. Andiamo!'' dice una Joanna evidentemente scocciata 

''Kate dove abiti noi dobbiamo andare a sinistra e tu?'' dice Ashley

''oh anch'io devo andare verso sinistra, l'unica strada che conosco'' dico imbarazzata e abbasso lo sguardo a terra

'' non preoccuparti imparerai presto. vieni ti accompagniamo'' 

Durante il tragitto verso casa scambiamo i numeri di telefono poi loro continuano diritto e io svolto verso destra. Sono le nove di sera e questa strada è un pochino inquietante e così aumento il passo con il cuore che batte a mille. Quando arrivo davanti casa prendo le chiavi ed entro.

''Amore sei stata via parecchio, mi sono preoccupata'' dice mia madre uscendo dal soggiorno

'' oh mamma ero in spiaggia e ho incontrato delle ragazze. Abbiamo giocato a pallavolo e poi siamo ritornate.Non preoccuparti sempre sono abbastanza grande ormai''

''lo so ma resterai sempre la mia bambina. Mi fa piacere che tu abbia delle amiche. A Los Angeles non ne avevi nessuna'' dice con aria dispiaciuta

''mamma vado a fare la doccia e poi mi addormento, domattina voglio fare una corsa sul lungomare ciao'' dico andandomene. non mi piace quando dice delle amicizie a Los Angeles.

Salgo in camera e mi faccio una doccia. Dopo 45 minuti che sono stata nella vasca idromassaggio indosso il pigiama, che consiste in shorts e canotta e mi addormento guardando la televisione.



AUTORE 

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