Un cane a tre teste

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Angolo scrittrice : ciao a tutti! :) spero che la storia vi piaccia!
Volevo dirvi che fino a questo momento i capitoli erano scritti al presente, mentre adesso ho deciso di cambiare e li scriverò al passato ;) Buona lettura!

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Ottobre.
Era ormai passato un mese dall'inizio della scuola. Le foglie gialle, arancioni, rosse e marroni cadevano dagli alberi : era arrivato l'autunno.

Ero nel cortile davanti alla scuola, quando vidi passare Harry e Ron. Non ero riuscita a diventare loro amica, visto che non ci parlavamo quasi mai, ma decisi lo stesso di unirmi a loro.
I due parvero non accorgersi della mia presenza, perchè continuarono a parlare della prima partita di Quidditch in cui avrebbe giocato Harry.
«E se faccio la figura dell'idiota?» lo sentí chiedere a Ron.
«Tu non puoi fare la figura dell'idiota» ribattei «ce l'hai nel sangue. Seguitemi» dissi loro.

Li condussi in una sala in cui si trovavano delle teche di vetro, con esposti i trofei di Quidditch vinti negli anni passati.
«Guarda» dissi a Harry. Gli indicai una medaglietta con su scritto il nome di suo padre, James Potter. Sapevo che era stato un Cercatore, ruolo che ora spettava a Harry, e anche molto in gamba. Ero sicura che Harry se la sarebbe cavata altrettanto bene.
«Mio padre era un cercatore? Non lo sapevo» affermò Harry, fissando con ammirazione la medaglietta.
«Cavoli...che forza!» esclamò Ron «allora anche tu devi essere bravo come lui, no?»
«Lo spero...» rispose Harry con poca sicurezza.

Avevo appena finito di cenare, quando vidi Harry e Ron alzarsi da tavola. Decisi di seguirli. Intuí subito che stavano andando nella sala comune.
Iniziammo a salire le scale.
«È inquietante a volte» disse Ron scoccandomi uno sguardo «sa piú cose su di te di quante ne sappia tu» disse rivolgendosi a Harry.
«E chi non le sa» rispose Harry. Colsi un po di rammarico nella sua voce.
In effetti non deve essere bello per lui essere conosciuto per essere sopravvissuto al mago che ha ucciso i suoi genitori.

Mi distolsi subito da quei pensieri : le scale si stavano muovendo!
«Che succede?!» gridò Ron.
«Alle scale piace cambiare, ricordate?» dissi loro, cercando di sembrare il piú calma possibile.
Le scale si fermarono davanti a un'altra porta. Riconobbi subito dov'eravamo finiti. «Forza, andiamo prima che cambino di nuovo!» disse Harry.

Aprimmo la porta ed entrammo in un corridoio buio e sporco : eravamo al terzo piano e non saremmo dovuti essere lí.
«Noi non dovremmo essere qui!» dissi «Questo è il terzo piano ed è proibito!» esclamai ricordando le parole di Silente. Aveva chiaramente spiegato che gli studenti non dovevano andarci.
Sentimmo un rumore e ci girammo di scatto. C'era un gatto accanto alla porta.
«Oh no! Il gatto di Gazza!» esclamò Ron.
«Scappiamo!» disse Harry «se ci trova siamo spacciati!»

Iniziammo a correre fino ad arrivare davanti ad una porta. Harry provo ad aprirla, ma invano.
«Accidenti, è chiusa!»
«Fatevi da parte» dissi estraendo la bacchetta «Alohomora!» gridai.
La porta si aprí con un scatto, cosí entrammo, chiudendocela alle spalle.
«Alohomora?!» ripetè Ron confuso.
«È un incantesimo che apre le porte» spiegai.
«E c'è un motivo se era chiusa» disse Harry.
Mi voltai bloccandomi subito : un cane gigante a tre teste stava davanti a noi, ringhiando. Teneva la zampa su un botola.
«AAAAAHHHHGGGGGHHH!!!!»
Gridammo in preda al panico e uscimmo, richiudendo la porta con fatica.
Corremmo fino a che non fummo arrivati alla sala comune.

«Ma che gli salta in mente a Silente?! Tenere quel coso dentro il castello...poteva ucciderci!» gridò Ron mentre salivamo le scale.
«Tu non hai visto dove teneva la zampa, vero?» ribattei.
«No, sai, ero troppo impegnato a guardare le teste! Se non te ne sei accorta, erano tre!»rispose.
«Teneva la zampa su una botola, il che significa che faceva la guardia a qualcosa» affermai.
«La guardia a qualcosa?» ripetè confuso Harry.
«Esatto» confermai «Ora, se non vi dispiace, io me ne vado a letto, prima che un altro di voi si faccia venire in mente un'altra brillante idea per farci uccidere, o peggio, espellere!» dissi chiudendomi la porta del dormitorio femminile alle spalle.

|Sono una strega||Hermione Granger|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora