La punizione

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Quella sera decidemmo di andare da Hagrid. Visto che Fuffi, il cane a tre teste è suo, deve sapere per forza della Pietra Filosofale.

Ci dirigiemmo verso la capanna sotto il mantello di Harry, visto che eravamo in giro dopo il coprifuoco.
Bussammo alla porta.
«Chi va là?» chiese Hagrid aprendo la porta.
«Hagrid siamo noi» disse Harry mentre ci toglievamo il mantello.
«Oh...scusate ma adesso sono un po' impegnato...»
«Sappiamo della Pietra Filosofale!» gridammo all'unisono prima che potesse chiuderci la porta in faccia.
«Oh...bhè...entrate...» disse Hagrid lasciandoci passare.

«Come siete venuti a sapere della Pietra.. oh, chissene importa...ma che cosa volete da me?»
«Ci chiedevamo se tu ci potessi dire da che cosa è sorvegliata la Pietra, oltre che da Fuffi» disse Harry.
«No! No che non ve lo posso dire!» esclamò lui convinto.
Decisi di cambiare tattica.
«Dai Hagrid, magari non ce lo vuoi dire, ma lo sai. Tu sai tutto quel che avviene a Hogwarts. Ci chiedevamo soltanto chi si sia occupato della protezione. Cioè, volevamo sapere, a parte te, di chi può essersi fidato Silente al punto da lasciarsi aiutare» dissi. Sapevo che le mie parole di adulazione avevano funzionato.
«Bè...immagino che non c'è niente di male se vi dico questo...vediamo un po'...Silente ha preso Fuffi in prestito da me...poi alcuni insegnanti hanno fatto degli incantesimi...» iniziò a elencare i nome di alcuni dei professori «Ah si, anche il professor Piton» concluse.
«Piton?» chiedemmo. Se era vero non avrebbe avuto problemi a rubare la Pietra...
«Già. Sentite un po', non è che state ancora rimuginando cose strane sul suo conto? Guardate che Piton ha dato una mano a proteggere la Pietra : non ha nessuna intenzione di rubarla!» ci disse il guardacaccia.

Notai che Hagrid lanciò un'occhiata al focolare. Anche Harry se n'era accorto : sotto il bollitore c'era un enorme uovo nero.
«Hagrid che cos'è quello?» domandò Harry.
«Oh...quello...ehm...»
«Dove lo hai preso Hagrid?» chiese Ron chinandosi sul focolare «Dev'esserti costato una fortuna».
«L'ho vinto. Sono sceso al villaggio per farmi un goccetto e mi sono messo a giocare a carte con un tizio che non conoscevo. Anzi, a dir la verità mi pareva che era molto contento di disfarsene» rispose Hagrid. Ad un certo punto prese l'uovo e lo appoggiò sul tavolo. Quello si schiuse e ne usci...un drago?!
«Io lo so cos'è quello!» esclamò Ron «È un Dorsorugoso di Norvegia! Mio fratello Charlie studia i draghi in Romania» disse.
«Oh guardate, riconosce la mamma!»esclamò Hagrid «Ciao Norberto!».
Norberto?! Non avrà intenzione di tenerlo, no?
«Hagrid come farai a tenerlo? Tu abiti in una capanna di legno!» gli feci notare. Ma lui non mi ascoltò.
«Ehi» disse ad un certo punto «e quello chi è?» fece un cenno verso la finestra. Qualcuno corse via verso la scuola : Malfoy. Quanto lo odiavo...e adesso?

Salutammo in fretta Hagrid e ci dirigemmo verso la scuola, per paura che Malfoy potesse parlarne a un professore.
Appena entrammo, però, la McGranitt era in corridoio.
«Nella mia aula, subito!» ci disse. Entrammo e trovammo Malfoy in piedi accanto alla cattedra, con un'espressione compiaciuta in volto.

«Sono molto delusa dal vostro comportamento» disse la McGranitt «cinquanta punti in meno a Grifondoro per ciascuno».
Chinai il capo...avevamo fatto perdere tutti quei punti alla nostra Casa...che cosa avrebbero detto i nostri compagni?
«In piú, domani sera, andrete tutti e quattro in punizione con Hagrid. Vi accompagnerà il custode Gazza».
«Mi scusi, credo di aver sentito male. Per caso ha detto tutti e quattro?» chiese Malfoy.
«Ha sentito benissimo, signorino Malfoy. Per quanto nobili fossero le sue intenzioni, ciò non toglie che fosse in giro altre l'orario del coprifuoco. Perciò sconterà la punizione» spiegò la McGranitt «E adesso a letto. Tutti e quattro».

Gli stava bene a quello spione di Malfoy. E poi saremo con Hagrid, almeno non ci annoieremo.

La sera seguente Gazza ci accompagnò verso la capanna di Hagrid. Lo trovammo seduto, con la testa china.
«Ecco Hagrid, sono tutti tuoi» disse Gazza «Cielo, non sarai ancora triste per quel drago no?».
«Hanno portato Norberto in Romania. Ora starà con altri draghi. E se il posto non gli piace? E se i compagni lo prendono in giro?» chiese Hagrid. Purtroppo Malfoy aveva rivelato anche questo, e allevare draghi era illegale.
«Va bè. Voi quattro stasera venite con me. Ho un lavoretto da svolgere nella foresta proibita» annunciò Hagrid.
Avevo sentito bene? Foresta proibita? COSA?!
«Che cosa? Andremo davvero nella foresta proibita? Ma non ci sono i lupi mannari?» chiese Malfoy preoccupato.
«Bè, non è dei lupi mannari che dobbiamo preoccuparci» spiegò Hagrid.
«Sono tutti tuoi» disse Gazza, allontanandosi.

Entrammo nella foresta. Era tutto buio e c'erano un sacco di alberi e arbusti.
Ad un certo punto trovammo una pozza di liquido argenteo.
«Hagrid, ma quello che cos'è?» chiese Ron.
«Sangue di unicorno» spiegò il guardacaccia «da un po' di tempo c'è qualcuno che uccide gli unicorni. A quanto pare uno è stato ferito e sta girando per la foresta. Da qui ci dividiamo : dobbiamo trovare quel povero animale. Ron e Hermione, voi venite con me. Harry e Draco, voi due andate insieme».
«Allora io mi prendo Thor» disse Malfoy. Thor era il cane di Hagrid.
«Daccordo ma ti avverto, è un gran fifone». Io e Ron iniziammo a camminare seguendo Hagrid, mentre Harry e Draco andavano nella direzione opposta.
I rami e le foglie sotto di noi scricchiolavano.
Ad un certo punto iniziammo a sentire dei rumori. D'istinto mi aggrappai al braccio di Ron e lui mise una mano sulla mia.
Dopo poco sentimmo un grido : giurerei che fosse stato Malfoy.
A quel punto abbracciai Ron, che mi strinse a se. Mi dava sicurezza.
«Andiamo! Da quella parte!» disse Hagrid, accellerando il passo.
Io e Ron ci stavamo tenendo per mano.
Incontrammo Malfoy, seguito da Thor.
«C'era una figura incappucciata!» iniziò a dire col fiatone «credo che stesse come succhiando il sangue a un unicorno e cosí sono fuggito!».
«Che cosa? Hai lasciato Harry da solo?» dissi io.
«Andiamo!» disse Hagrid. Ci riavviammo a passo svelto, questa volta insieme a Malfoy e Thor. Come aveva potuto lasciare Harry là da solo?
Quando lo trovammo era insieme a un centauro.
«Che cos'è quello?» chiese Ron.
«È un centauro. Mezzo uomo e mezzo cavallo» l'avevo letto in un libro.
«Grazie Fiorenzo» disse Hagrid, rivolgendosi alla creatura.
«Prego Hagrid» e se ne andò via.
A quel punto spostai lo sguardo in basso. Io e Ron ci stavamo ancora tenendo per mano. Alzai lo sguardo e mi accorsi che anche lui se ne era reso conto. Imbarazzati, ci lasciammo la mano.

Quando uscimmo dalla foresta, Hagrid ci riaccompagnò all'entrata di Hogwarts.

Io, Ron e Harry ritornammo in sala comune, ci sedemmo davanti al fuoco e Harry ci raccontò che cos'era successo. Disse che credeva di aver visto Voldemort.
«Bè» dissi io «qual'è l'unico mago che Tu-Sai-Chi ha sempre temuto? Silente. Finchè tu sei qui, Harry, sei al sicuro. Finchè Silente ti proteggerà, tu non puoi essere toccato».

|Sono una strega||Hermione Granger|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora