Sono seduta sul marciapiedi sotto l'hotel dove allogiano gli One Direction,i miei idoli, e non ci credo ancora che abbia avuto la possibilità di andare ad un loro concerto. Sono state 24 ore piene di emozioni. L'ansia la notte preconcerto, la gioia durante le mie canzoni preferite, la paura che finisca tutto verso la fine del concerto e la tristezza dopo.
Mi sento ancora gli occhi caldi per le lacrime che ho versato.
Alzo lo sguardo verso la finestra della loro stanza. É brutto essere tanto vicini quanto lontani, non parlo solo del concerto, ma anche ora. Lo so che se entro delle gigantesche guardie mi scortano fuori. Lo so perché ci ho provato solo 5 minuti fa.
Sento il mio cellulare suonare ed é un messaggio da Anna, mia sorella di 15 anni che é venuta con me al concerto.
Io e lei abbiamo promesso a nostra madre che dormiamo in hotel, visto che lei non é potuta venire con noi. Nel messaggio mi chiede di ritornare in hotel e gli rispondo che sarei tornata entro 10 minuti. Lei vuole sempre avere controllo su di me e certe volte si arrabbia con me ma so che mi vuole bene.
Mi guardo un pò intorno, per far si che la mia mente non dimentichi questo posto e decido di fare un filmato.
Accendo la telecamera e faccio vedere l'hotel, la finestra, i lampioni vicino al marciapiedi e la porta.
Mentre zoommo sull' entrata principale la porta si apre. Il mio cuore sta per impazzire. E se fosse Harry Styles? O tutti quanti?
Ma é solo una breve illusione, perché esce solo una signora anziana.
Continuo con il video , e faccio vedere tutto dal inizio per tantissime volte finché non mi stanco e lo spengo.
Mi meraviglio che non c'é nessun gruppo di fan, ma forse sono venute tutti prima.
Riguardo verso la finestra, dai cui esce luce, segno che sono svegli, e spero che la tenda si sposta per far rivelare il viso di Harry, ma mi illudo troppo. Sono un ' illusa quindi sono abituata anche alle numerose sconfitte.
Non so cosa fare, ma di certo non voglio ritornare in hotel. Sento delle gocce d'acqua che mi cadono sulla testa, e inizia a piovere.
Non mi importa dell'acqua che mi cade addosso e non faccio niente per proteggermi dalla pioggia. Cade sempre più forte e mi colpisce come se fossero dei piccoli proiettili. Avvicino le ginocchia al petto ed appoggio la testa,girata verso la porta dell'hotel.
La porta si apre e rimango con il fiato sospeso, finché non esce un uomo d'affari in giacca e cravatta.
Escono ed entrano tanta gente, sperando sempre che esca Harry Styles, ma non succede.
Dopo venti persone contate che sono uscite non faccio più caso alla porta.Di colpo mi sento stanca.
Nelle orecchie c'é un fischio continuo ed ho un pò la vista appannata. Ho la sensazione che questo momento lo devo vivere non come le altre volte, e non devo andarmene in albergo o a fare altro. Devo restare qui,devo far vedere alla gente che mi aveva giudicata che sono rimasta qui sotto per aspettarli.Non mi importa delle chiamate di Anna, mi sarei accampata lì.
Chiudo gli occhi per concentrarmi sul rumore della pioggia. É rilassante, sembra che mi culla tra la tempesta dei miei pensieri, che non mi danno mai tregua.
Sento dei passi dietro di me, ma non ci faccio molto caso. Continuo ad ascoltare la pioggia chiudendo gli occhi.
"Cosa ci fai sotto la pioggia?"
La mia mente si riattiva al suono della voce inglese e roca che conosco fin troppo bene.
Apro gli occhi di scatto e alzo la testa verso di lui.
É una vista paradisiaca: lui sotto la pioggia, con i capelli appiccicati alla fronte, la maglia bianca che gli faceva da seconda pelle sul torace.
Mi pizzico la pelle, per vedere se era un sogno. Sento la pelle sotto la mia mano, quindi non é un sogno.
Allora penso che sono morta e che sono andata in paradiso, ma non credo perché é tutto così reale,
I miei occhi neri si incontrano nei suoi verdi pistacchio.
Mi alzo per essere quasi al suo stesso livello di altezza, ma lui mi supera di 15 centimetri.
"Ti stavo aspettando" dico quasi sussurando perché la voce é incastratta nella mia gola.
Mi butto tra le sue braccia e incomincio a piangere, come mai avevo fatto nella mia vita.
Harry mi accarezza la schiena e a quel tocco sento i brividi in tutto il corpo come se una scarica elettrica mi avesse colpito.
"Stai bene?" Mi chiede preoccupato.
"Non sono mai stata meglio nella mia vita" gli dico mentre un attacco di singhiozzi ha la meglio su di me.
Lui mi sorride e mi abbraccia.
Sembra che l'abbraccio duri per sempre, ma arriva il momento che io mi devo scollare da lui e solo ora mi accorgo che c'é molto freddo e tossisco.
Lui mi guarda e prende dalla tasca dei pantaloni un fazzoletto con cucite le sue iniziali.
Lo ringrazio con un cenno del capo e tremo dal freddo.
"Tieni"
Harry mi porge la sua giacca, io la prendo senza farmelo dire due volte e me la metto sulle spalle. Mi sorride, e dentro di me impazzisco, vederlo sorride é come avere una anteprima del paradiso. Cavoli quel sorriso é come una medicina, farebbe anche resuscitare i morti.
Io sorrido timidamente e abbasso la testa.
Lui guarda verso la finestra della sua stanza e io ho il tempo per annusare il suo profumo dalla giacca, sa di pulito e di menta.Decido mentalmente che quel profumo é e sará il mio preferito.
Mi stringo meglio nella giacca di Harry perché ho i brividi.
Guardo anchio verso la finestra e vedo la faccia di Niall spiaccicata sul vetro della finestra e sclero. Niall si accorge di me e mi saluta con la mano e io rimango pietrificata.
Niall Horan che mi saluta?
Mica succede tutti i giorni.
Harry mi prende il braccio e risento la scarica elettrica.
"Hai tutti i vestiti bagnati, sali in stanza per cambiarti?"
Neanche questo si sente tutti i giorni.
Sto per rispondere alla sua domanda quando sento Save you tonight che esce dal mio cellulare. Guardo chi é, e vedo che é Anna.
Rispondo e metto vivavoce. Intanto Harry mi guarda senza capire.
"Sono passati dieci minuti, ritorna all' albergo" mi dice arrabbiata.
"C'é un imprevisto" gli dico mordendomi il labbro e sento dall'altra parte del telefono Anna sbuffare.
"Cosa sarebbe questo inprevisto?"
Ora cosa gli dico? Che ho incontrato Harry Styles e mi ha invitato in stanza? Lei non ci crederebbe.
Ma succede una cosa che non mi sarei mai immaginata, Harry prende il cellulare in mano.
"Ciao, ti dispiace se lei non può ritornare in albergo? L'ho invitata in stanza. Non preocuparti ritornerà sana e salva." Mentre dice le ultime parole ride.
"Cosa sta succedendo? Sei con Harry Styles?" Dice a voce alta.
"Si"
"Oh mio dio. Spero che non stai scherzando."
"Non sto scherzando,sono il vero Harry Styles" dice Harry.
Sento mia sorella urlare di gioia.
"Ok, ho le prove che non è una bugia. Puoi restare, però la prossima volta che ti telefono rispondi ok?"
"Certo Anna ciao"
"Ciao Anna" gli urla Harry prima che chiudo la chiamata.
Lui mi guarda con i suoi fantastici occhi ed esclama "Ora possiamo salire?"
STAI LEGGENDO
The love don't have age [Harry Styles]
Diversos"Perché sei sotto la pioggia?" La ragazza con i suoi occhi neri fisso in quelli verdi pistacchio di lui. "Ti stavo aspettando"disse lei quasi sussurando, e poi si buttò tra le braccia di Harry e incominciò a piangere. Lui non sapeva cosa fare quindi...