Da quel giorno abbiamo parlato e parlato.
Abbiamo scoperto di avere un sacco di cose in comune.
Per poi scoprire che lei stava per cambiare scuola poiché nella sua non si trovava molto bene con i professori.
E indovinate in che scuola doveva andare?
NELLA MIA.
Io faccio il linguistico, e lei anche ma in scuole differenti.
In pochi giorni ci siamo conosciute l'una con l'altra.
Decidemmo così di fare un'uscita solo noi due.
Ricordo che andammo al centro commerciale della mia città.
Faceva freddissimo ed io indossavo una felpa larga e nera con la scritta "Free Bitch" Adoro.
L'appuntamento era alle 17:00 all'entrata del McDonald's.
Alle 16:55 era già lì, e quello fu un segno per il quale avremmo coltivato la nostra amicizia.
Amo le persone puntuali.
《Anche se io non lo sono completamente ma..》
La salutai abbracciandola.
Dovete sapere che io amo gli abbracci d'inverno, soprattutto con le felpe larghe poiché mi fanno sentire al sicuro, protetta.
Ok basta parlare di me.
Ci facemmo un giro per il centro e notai che amava gli stessi miei negozi preferiti.
Tra cui: H&M, Alcott, Macedonia e Terranova.
Alla fine, chi non li ama?
Avevo portato con me pochi soldi e li spesi per un camicione nero con i bottoni.
Ce l'ho ancora e il profumo, nonostante i lavaggi è sempre lo stesso.
Ci facemmo un sacco di risate, ma TANTE.
Decidemmo di andare al McDonald's a prenderci qualcosa di caldo e dolce.
Amo il cibo. Amo il freddo. Amo gli amici.
Amo il cibo al freddo con gli amici.
Giuro, in lei vedevo qualcosa di diverso rispetto alle altre.
Vedevo che lei aveva un concetto di amicizia differente.
Ma che è lo stesso che ho io.
Per me in un'amicizia deve esserci rispetto, divertimento, serietà al momento giusto, disponibilità, e soprattutto educazione.
Vabbe poi il fatto che devono profumare credo sia una mia fissa AHAHAH.
Lei profumava, ecco.
Prendemmo una semplice cioccolata calda, e ci sedemmo al tavolo più isolato possibile.
Parlammo parlammo e parlammo.
E le cose in comune uscivano di qua e di là.
Lei mi confidò nonostante ci fossimo conosciute da poco che io le ispiravo fiducia.
Nei miei occhi vedeva la sincerità nei suoi confronti e questo la colpì molto.
Fui molto colpita da questo apprezzamento.
Le dissi:
-Sai io nei tuoi occhi vedo qualcosa di diverso invece. Vedo qualcosa di spento, buio.-
Lei mi guardò e sorrise, ma non era un sorriso vero.
Era più un sospiro.
Continuai:
-So che ci conosciamo da poco, ma sappi che di me ti puoi fidare e che per qualunque cosa io sono qui, pronta ad ascoltarti.-
I suoi occhi divennero lucidi, ma nonostante tutto continuava a sorridere.
Mi disse:
"Sai, a volte proprio chi fa di tutto per vivere una vita non dico facile ma accettabile, purtroppo è sempre sottoposta a prove difficili e a volte proprio indistruttibili.-
Guardò per un momento il suo bicchiere, ormai vuoto e continuò dicendomi:
-Mia mamma ha sempre fatto tutto il possibile per mantenere la nostra famiglia solida e serena. Ha sempre preferito noi a se stessa. Mio padre sembrava non fosse d'accordo.
Forse era stanco di essere sempre trattato bene? Di avere sempre il piatto pronto tornato dal lavoro?
Di fare quello che voleva senza problemi?
Ad un tratto è come se fosse andato via.
Come se a casa non ci fosse più.
Passava il suo tempo al telefono. E affetto zero.
Abbiamo scoperto dopo tanto che aveva un'altra.
E ti giuro Angela, vedere mamma soffrire in quella maniera mi ha fatto malissimo.-
Mi sentii un vuoto dentro per un istante.
La guardai negli occhi e capii che avevo davanti una ragazza molto forte.
Che preferiva mascherare il tutto con un sorriso...Continuo in un altro capitolo.
Vi sta piacendo?
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《I had Demi Lovato in my arms.》
Teen FictionQuesta è una piccola teen fiction in cui mi invento di un sogno avverato. Che un pò chiunque oggi vorrebbe realizzare. Abbracciare il proprio idolo. A me non è ancora accaduto ma presto succederà.