Scappa

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"Corri, non ti fermare,
ci stanno ancora cercando"
Urlo con il fiato mozzato, lei sembra quasi non sentirmi, ha gli occhi velati dalla paura.

Solita storia da sabato sera, ma forse questa volta siamo andati un po' troppo oltre.

Io e lei, come tutte le sere, abbiamo fame, troppa, non mangiamo da quasi due giorni.
Il negozio all'angolo, quello pieno di schifezze che solo a guardarle ingrassi, era il nostro obiettivo, dovevamo riempire quel buco enorme nello stomaco.
Qualche pacco di patatine e due bibite rigorosamente fresche era il jackpot nella roulette di quella sera, pensavamo di farcela senza troppi problemi anche quella volta, ma eravamo andati troppo sul sicuro.

*Qualche ora prima*

Mezzanotte passata, strade deserte, è il momento di agire; lei si stringe nel cappotto, io mi allaccio la felpa fino al collo e mi copro con il cappuccio nero, un gesto con gli occhi e si va, stessa prassi tutte le sere.
Con fare quasi indifferente mi avvicino alla porta sul retro del negozio, il lucchetto è mezzo rotto ed abbastanza facile da scassinare o da rompere, in caso.
Un rumore metallico e sordo, quasi inudibile e la porta è aperta, mi giro di scatto per attirare la sua attenzione: la mia principessa è ancora nascosta dietro al cassonetto; soffoco una risatina: sembra quasi che non l'abbia mai fatto prima d'ora!
Rossa in faccia mi raggiunge e con modi un po' bruschi mi scansa.

aveva troppa paura quella sera, l'avevo notato subito.

La prendo per un braccio la rassicuro un attimo, l'avevamo fatto altre mille volte.
Lei si avvicina al bancone, mentre io comincio a rovistare tra le schifezze in cerca delle mie preferite...
Lei ha preso le sue cose e io le mie.

Ce l'avevamo fatta anche per quella sera

Il sistema d'allarme non funziona da tempo, è quasi un self-service questo negozio per noi.
Usciamo a passo svelto verso il nostro "castello", così ci piaceva chiamarlo: un rudere abbandonato dove avevamo piazzato il nostro quartier generale.

Ma quella sera c'era qualcosa che girava storto, lo sentivo nell'aria.. ed ecco il problema, lì, davanti a noi.

Mi giro verso di lei, la guardo negli occhi: "Corri amore, più veloce che puoi"
Dopo 3 secondi stavamo già correndo, mano nella mano, come eravamo abituati a fare..

Scappati di casaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora