CHE I 56ESIMI FANDOM GAMES ABBIANO INIZIO

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Niente sponsor. Niente mentori.Niente parata dei carri o intervista. Niente cornucopia. I tributi se la devono cavare come meglio possono per sopravvivere. Non c'è un pubblico stupido che vuole vedere del sangue scorrere. Solo eroi che hanno perso e che sono stati resi immortali per vedere i loro nipoti morire.
In eterno.
*•*•*
Disposti in cerchio, 16 persone. Sono cugini, fratelli e dovranno vedersi morire. A vicenda.
Ognuno si allea con il suo parente, non sono possibili ulteriori alleanze, nessuno sa nemmeno i nomi degli altri tributi.
Quest'anno l'arena è un enorme bosco con i tributi nel centro.

Chicago- Steven Eaton
Eccoci. Pronti a morire, sedici persone. Nessuno sa chi sono gli altri, nemmeno da dove vengono. Suona il cannone ed io prendo mia sorella Lindy per la mano e ci mettiamo a correre. Lontani, lontani. Poi raggiungiamo il confine, il campo di forza.
-Forza Lindy!- urlo-corriamo intorno al perimetro, forse non ci prenderanno!-
-No...creiamo delle armi rudimentali e poi cerchiamo cibo.-
-Va bene io vado a est tu...-
-Io sto nei dintorni, nel raggio di 50 metri circa.-sospira affannata, come se stesse soffrendo di un dolore fisico e aggiunge-se uno di noi viene attaccato o ha bisogno di aiuto deve urlare Candidi! Ok?-
-Si, certo. A dopo.-
Chicago-Lindy Eaton
Sono ferita. Mentre ci allontanavamo verso il confine sono stata ferita alla gamba, sento il veleno che scorre nel mio sangue. Morirò. Ma mio nonno dovrà soffrire solo per la mia perdita. Mio fratello deve sopravvivere.
Prendo dei frutti e qualche radice. Niente acqua. Mi guardo la gamba. È squarciata, letteralmente. Più la guardo e più sento il veleno che entra in azione.
Non sento più mio fratello ed inizio a preoccuparmi. -Steven! STEVEN!- ho paura che gli sia successo qualcosa quindi torno al confine ed inizio a camminare verso est. Prima che possa fare niente sento il mio corpo che crolla a terra e poi iniziano gli spasmi. Sento il che sto per morire e cerco di urlare per avvisare Steven ma non ci riesco. Poi non riesco a fare più niente ed un istante dopo.
Sono morta.
Chicago- Steven Eaton
Non sento Lindy da un po'. Prima, quando mi ha chiamato non ho potuto rispondere perché un ragazzo stava scrutando l'area e non potevo farmi sentire. Ora posso tornare indietro da Lindy e possiamo sistemarci.
*•*•*
È distesa per terra in una posizione innaturale. Morta. -LINDY!- Ma è inutile, non esiste più Lindy. Piango ma non serve a niente così cerco di capire come è morta. Ha una ferita sul polpaccio destro, proprio dove si è fatta male mentre ci dirigevamo al confine. Dalla posizione degli arti riesco a capire che ha avuto degli spasmi è che quindi la ferita era avvelenata. Non avvelenamento del sangue ma veleno puro. Morte causata direttamente dai governatori, i cattivi che ci rovinano la vita da 56 anni.
-Ti prometto Lindy, moriranno. Vivrò per ucciderli. Per te.- poi me ne vado allontanandomi di corsa da quell'incubo.

Angolo autrice
Grazie alle poche persone che leggono questa storia ed a -Dream-Er- che non dubita di me.
Ringrazio anche tutte le altre persone che hanno letto la storia.
Bacioni
Autrice

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