I DISCENDENTI DEI RADURAI

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1 morto
Andrew Pevensie

Lily Edison- Radura
Sono passati giorni da quando siamo entrati qui.
Non so quanti. Sembra che io stia impazzendo, come una Spaccata.
Io e Ruth siamo accampati su un albero dall'inizio dei Giochi. Qui abbiamo trovato un piccolo stagnetto da cui ci riforniamo di acqua, ma con il cibo ci dobbiamo accontentare di poche radici.
Non so se sopravviverò. Non credo.
L'ultima edizione l'ha vinta una ragazza di Hogwarts. Ma quest'anno è diverso, abbiamo sentito i ragazzi di Forx che uccidevano a sangue freddo un ragazzino di Narnia e crediamo che uno dei due ragazzi vinca.
Quando spunta l'alba io e Ruth scendiamo dall'albero, in cerca di radici, con un po' di fortuna, di animali.

Ruth Newton- Radura
Dopo aver camminato per circa due ore, in cerca di cibo, io e Lily, torniamo al nostro albero.
In totale abbiamo racimolato qualche radice, qualche bacca che decidiamo non velenose e, per grazia divina, abbiamo trovato un fagiano.
Io e Lily sbocconcelliamo un paio di radici e poi ci sediamo davanti allo stagno.
Lily è come una sorella per me, è la mia migliore amica. Non volevo che venisse estratta. Noi non abbiamo speranze, in 56 anni i discendenti dei Radurai hanno vinto solo 5 volte.
«Allora...cosa credi intendessero quei ragazzi con la frase "rubato a me e mio fratello"?» chiede Lily.
Ci ragiono «Forse qualcuno gli ha rubato le provviste, loro hanno cercato di rintracciare quelle persone e si sono trovati tra le mani il ragazzo. Punto.» Lily fissa pensierosa.
«Già, sono così crudeli...»

Lily Edison- Radura
«Lily, ti prometto, che farò qualunque cosa per salvarti, per farti riabbracciare Newt. Per salvarti.» dice Ruth.
«Oh Ruth...non capisci che non voglio uscirne viva? Non capisci che il mio desiderio è che sia tu vincere? Non voglio tornare a casa senza di te. Non lo sopporterei.» rispondo. Ruth mi guarda con sguardo apprensivo e poi aggiunge «Già...vale lo stesso per me...» ci stringiamo in un abbraccio caloroso. E risaliamo sull'albero.
                          *•*•*
È mezzanotte quando mi sveglio.
E sento delle voci.

Peter Mellark- Panem.
«Zena muovi quelle chiappe! E fallo silenziosamente se non vuoi essere squarciata viva!» dico a mia cugina. Stiamo scappando, perché abbiamo deciso di non cercare il cibo, ma di rubarlo.
«Peter scusa se sono più lenta e rumorosa, ma sto trasportando due sacchi di 5 chili l'uno pieni di provviste!» indietreggiò e prendo uno dei due sacchi. Ora camminiamo più spediti.
«Credi che ci stiano ancora alle calcagna?» chiede Zena. «No, secondo me non sono i tipi che camminano molto per inseguire due ragazzi, secondo me stanno cercando altre prede, sicuramente non sanno nemmeno chi li ha derubati.» mia cugina mi guarda dubbiosa, poi scuote la testa e risponde con un semplice «Già»
Rubare le loro provviste non è stata un ottima idea. Potevamo cercarcelo il cibo. E invece non lo abbiamo fatto, così dobbiamo pagare per il nostro reato. Scappando fino alla fine dei Giochi. O della nostra vita.

Spazio autrice
Ora abbiamo scoperto chi ha derubato i due fratelli. Troveranno Peter e Zena? Li uccideranno? E cosa sta succedendo invece ai due alleati?
Lo scoprirete nei prossimi capitoli!😜
Comunque se avete consigli, domande o osservazioni da fare riguardo alla storia, potete farlo nei commenti o scrivermi dei messaggi.
Grazie per la lettura.
•Autrice

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