Gli spintoni cessano.Mi costringo a andare sul palco . Le mie gambe tremano sotto il mio peso . La mia testa gira e non riesco a focalizzare nulla ,neanche i miei piedi , se guardo in basso.
Quando sono sul palco Cecilia mi mette un braccio sulle spalle . Guardo il pubblico , mio fratello sta piangendo , ha dodici anni e ha paura che il prossimo nome sia il suo e a paura per me , mia sorella e mio padre si disperano . Non voglio piangere . Devo essere forte per loro e devo far vedere a tutti quelli che mi prendono in giro che io sono una combattente, che non mi fermerò e non morirò facilmente , che sono più coraggiosa di loro.
Cecilia chiede se c'è qualche volontario ma nessuno si fa avanti , non c'è da meravigliarsi.
Non ascolto più,non mi interessa . Cecilia chiama un ragazzo che io non ho mai visto . Lui piange . Lui piange e io tengo duro. Non lo faccio per il mio distretto , lo faccio per mio padre , per i miei fratellini e mia madre che da lassù mi starà guardando e piangendo ,ma so che se morirò andrò da lei che mi sta aspettando .
Lo so .
Deve aspettarmi .
E appena arriverò mi tenderà le braccia e io sarò felice in ogni modo , comunque vada.
Io e il ragazzo ci stringiamo le mani , e Cecilia ci accompagna al Palazzo di Giustizia , dove incontreremo le nostre famiglie . Appena ci avviamo tutte le persone si baciano le dita e me le appoggiano sulle spalle . Anche quelli che mi prendevano in giro lo fanno.Il mio distretto è con me perché sanno che non mollerò e che potrei vincere . Ma a me non interessa , mi fa piacere ma non mi interessa. Ho avuto molti problemi ma loro dov'erano ? Non ci sono mai stati , sono con me solo se vinco perché sanno che potrei arricchirli .
Appena sono nella mia camera mi siedo sul divano ,e aspetto che i pacificatori scortino i miei famigliari.
Aspetto.
Aspetto.
E penso che non venga nessuno , poi un pacificatore apre la porta e mia sorella spunta da dietro . Mi abbraccia e il tempo si dilata . Vorrei che non andasse più via ,per proteggerla e per non andare in quell'arena .
Poi si libera dalla mia presa e ci mettiamo a sedere sul divano .
-dov'è papà?-chiedo
-fuori , lo chiamo ... PAPÀ!!-urla
-hey ... Come stai?-mi chiede mio padre entrando .
-bene ... Mi mancherete...-
-non pensarci ... Cerca solo di tornare a casa viva - mi dice e io accenno un sorriso sbilenco. Dopo mio padre e mia sorella mi abbracciano . Mi godo il momento . Poi un pacificatore li porta via .
Poi entra una persona che non mi aspettavo. Fiona una ragazza che mi prendeva in giro con gli altri.
-ciao-lei non risponde ma si toglie la catenina che teneva al collo e me la porge .
-tieni . Tienila come portafortuna...Buona fortuna-
-grazie!- la prendo e mi giro perché lei possa allacciarmela intorno al collo. Fiona è una ragazza un po' in carne con i capelli lunghi ricci neri. La catenina è dorata con al centro la scritta 'volpe' è molto bella .
-perché me la dai ? Cosa vuoi in cambio ? -indago . Mi sembra strano che non mi chieda niente in cambio .
-niente è che ... Ti ho sempre presa in giro e ... Mi dispiace ...-
-okay...grazie ancora -
Si alza e se ne va .
Io mi rigiro la catenina tra le mani,pensierosa.
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Gli hunger games visti da faccia di volpe
FanfictionFinch (faccia di volpe ) è una dei miei personaggi preferiti allora mi sono chiesta come potrebbe avere vissuto gli hunger games . Spero che la storia vi piaccia ... Buona lettura