La mietitura

295 14 0
                                    

Mi trovavo nell'arena . Un deserto immenso dove non c'era traccia di acqua . Mi guardai intorno e non vidi altri tributi . Poi mi girai e gli vidi . Una ragazza mi trafisse con una freccia e cominciò a ridere e poi tutti gli altri fecero lo stesso , mi trafiggevano poi incominciavano a ridere . La mia fu una morte lunga e dolorosa. Una morte che nessuno sano di mente vorrebbe.
A quel punto mi svegliai .
Ho questo incubo ogni anno .
La stessa notte .
La notte prima della mietitura.
Di solito però sogno altre ragazze mai me stessa ,e questo mi spaventa molto. Ma penso che ho solamente 4 nomine, e mi sforzo di ripetermi che andrà tutto bene. Che non sceglieranno me.
Mi alzo dal letto e vado a lavare la faccia per svegliarmi . Lancio un'occhiata all'orologio . Sono le 7:30 . Di solito mi sveglio a quest'ora per andare a scuola ,ma so che oggi è un giorno festivo , per tutti quelli al di sotto dei 12 anni e quelli al di sopra di 18.
Per me no .
Ma anche se fossi al di sopra di 18 anni non festeggerei un giorno dove so che 2 ragazzini devono andare a morire in un'arena solo per il gusto di vedere del sangue . Per i Favoriti è un onore ma per quelli del distretto 5 è un suicidio .
Tutti pensano che siamo favoriti anche noi ma si sbagliano ... Non moriamo di fame ma non viviamo nell'agio dei distretti Favoriti .
Dato che è molto presto mi metto una maglietta a caso e dei pantaloni che avevo buttato per terra un paio di giorni fa , e esco per "allenarmi" . Mi "alleno"ogni anno in caso mi nominino per i giochi . Corro in torno a tutto il bosco vicino al distretto 5, e continuo anche quando mi fanno male le gambe. Molti dicono che sembro una volpe. Forse perchè ho i capelli rossi e corro veloce.
Poi mi alleno a tirare i coltelli.
I coltelli sono la mia arma preferita. Taglienti e freddi come me. Tiro l'ultimo coltello e visto che sono sovrappensiero non riesco a centrare il bersaglio completamente, ma colpisco il cerchio vicino al centro.
Che schifo, penso.
Appena torno a casa sono le 11. Faccio in tempo a fare una piccola colazione-pranzo, poi corro a prepararmi.
Mi infilo una camicetta bianca e dei pantaloni color sabbia.
Mi guardo allo specchio. Sono magra con i capelli lunghi e rossi, che disolido lego in delle treccine che a loro volta intreccio elle due estremita della testa.
Tutto sommato, non sono brutta.
Ma a quanto pare, a nessuno piaccio, e nessuno mi piace.
Ecco perché, se dovessero estrarmi alla mietitura, nessuno si offerirebbe volontario per salvarmi. Ma non voglio che nessuno sia disposto a morire per me.
Tra una cosa e l'altra, l'orologio segna le 13:30, e la mietitura si tiene in piazza alle 14:00, quindi mi avvio frettolosamente,e come al solito da sola.
Con me gli altri fanno sempre gli antipatici, infatti appena arrivo alla fila dedicata ai sedicenni, tutti cominciano a spintonarmi, ma io ho cominciato a... Beh ecco, a non farci caso.
Il sindaco comincia il suo solito discorso su capitol city, e su come siamo stati sciocchi a combattere contro una potenza tanto astuta e forte.
Ma ovviamente noi adesso ci sottomettiamo completamente a capitol.
Visto che non mi interessa, non ascolto neanche una parola.
Poi arriva cecilia,che esorbisce con la sua unica frase che sa pronunciare senza errori; "felici hunger games, e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!".
La guardo attentamente; ogni anno indossa una parrucca sempre nuova.
Questa volta si è presentata con i capelli color verde acqua, e un abito ovviamente dello quant''è ridicola ,Penso.
"Beh, prima le signore!!"
Ovviamente questo è il momento di fare come dice il galateo, mi chiedo se si divertano a vederci soffrire e morire.
Cecilia estrae uno dei tanti piccoli foglietti, legge il nome e rischio di svenire.
"Finch Crossley".

Gli hunger games visti da faccia di volpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora