Ubsently Capitolo 2

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Ho questa continua sensazione di non essere dove dovrei essere e di non fare ció che sono nata per fare. Tranne quando dipingo. É strano che una come me trovi conforto in qualcosa di cosí.. "Innocente". Mi conosco, so come mi vede la gente e del resto capelli rossi e sigaretta non sono mai interpretati bene. Preferisco cosí. Camicia e scarpe alla moda non fanno per me eppure neanche i miei adorati anfibi e felpone mi soddisfano completamente. É come se fossi me stessa solo per metá quando non ho in mano il pennello. Vorrei molto di piú dalla mia vita. Vorrei molto di piú che un conforto nella pittura ma non so davvero cosa..cazzo la mia mente é come intrappolata.
Dipingo.
La sigaretta si consuma velocemente tra le mie labbra, svanisce e si dissolve tra i miei respiri invadendo la mia piccola essenza. Adoro questa sensazione che sembra rodermi in gola.
Dipingo.
La tela è imbrattata di sfumature di marrone e di nero. Una forma distinta si sta lentamente facendo strada nei miei pensieri e le mie mani contribuiscono passo dopo passo a renderla concreta.
Il viso di una donna nera mi guarda attraverso il colore. É furiosa ma é bellissima. Sembra non esser riuscita a realizzarsi nei suoi anni e il suo sguardo é cosí perso. Sta pensando. Forse ai suoi anni di giovinezza, forse sta pensando a me.
Mi porto il pennello tra i denti e mi lego i capelli rossi in una scompigliata pettinatura, tanto per togliermeli dagl'occhi.
Mi tolgo gli anfibi e tocco le mattonelle fredde del garage, mi sale un brivido. Butto la giacca sul cofano della macchina parcheggiata tra questa merda da.. Una vita ormai (?) e mi infilo una vecchia maglietta bianca che mi arriva a metá coscia. La metto raramente, davvero molto raramente. Infine mi infilo il mio grembiule imbrattato di schizzi colorati. Mi sento piú libera vestita in questo modo.
Dipingo. Ancora.

"Waw" sento bisbigliare alle mie spalle.
Mi giro di scatto ribaltando la tavolozza giá in bilico sul cofano dell'auto.
Ma che cazzo.. Non viene mai nessuno da queste parti.
"Merda! Guarda cos'hai fatto!" Abbaio.
So benissimo di esser stata io ma al momento sono troppo confusa e arrabbiata per assumermi le responsabilitá.
"Io..am.." Dice l'intruso. É imbarazzato.
Lo si capisce perfettamente dal labbro inferiore tremante.
"Chi sei?" Azzardo a chiedere.
"Dylan..Mi sono appena trasferito". Le sue labbra smettono di tremare e sembra sollevato dal non dover continuare la frase di prima. Mi sta fissando. Perché cazzo quei due occhi neri mi stanno fissando?! Merda sono molto belli. Non traspare nessuna emozione. Niente. Non vedo quasi le pupille, non si vede la luce ma sono cosí terribilmente belli.. Sanno di rabbia eppure la sua voce sembra cosí adorabilmente impacciata.. Oddio Megan ferma.
"Che cazzo vuoi?" Dico, ma la mia voce non é ferma e composta come pensavo che fosse.
"Sei molto brava". La sua voce é piú sicura della mia ora. Inizia a dire qualcos'altro ma non sono molto attenta a quello che dice. Sta parlando di una casa e ha menzionato questa via ma i suoi capelli neri hanno catturato la mia attenzione. Le onde selvaggie ballano col vento e rompono la posizione in cui le aveva sistemate col gel. É molto meglio cosí. Contornano perfettamente il suo viso, i suoi lineamenti forti e precisi. É tutto perfettamente calcolato ed equilibrato.. L'unica eccezione sembrano essere quelle labbra rosse soffici bucate da un piercing al lato destro. É bellissimo.
Mi sto perdendo e quasi non mi rendo conto che lo sto fissando. "Amm..grazie" borbotto. Spero che questa conversazione finisca in fretta.
Vedo che mi guarda anche lui.
Ad un tratto mi accorgo di aver indosso solo una maglietta. Cazzo. Stringo le gambe e sono sicura di star diventando rossa.. La mia sicurezza iniziale sta svanendo completamente. É la prima volta che mi sento cosí vulnerabile.
"Mi piace il tuo look" sghignazza quasi ad avermi letto nel pensiero. Ecco. Ora crede di avere il controllo. Ma perché vedo tutto in modo cosí competitivo?
Basta un'occhiata per fargli rimangiare le sue parole.
"Ahaha scusa. Comunque tu sei?" Mi chiede. Apprezzo di essermi fatta intendere, ma é ancora troppo sicuro..e fottutamente bello.
"Megan" dico. Questa volta la voce risponde ai comandi.
"Be Megan dovresti smetterla di essere cosí scontrosa".
Cosa?!
"Non lo sono!". Ma chi si crede di essere?
"Si che lo sei".
"No".
"Per me lo sei".
"Ho da fare". Borbotto infastidita. Vorrei azzannarlo per farmi sentire cosi.. Cosi strana.
"Vedo".
Quindi?..
"Hai intenzione di andartene?" Ribatto un po' scossa.
"Vuoi che vada?" Mi chiede come se non fossi giá stata abbastanza chiara.
"No. Cioè sí, sí vattene". Ma che cazzo sto dicendo.
"Ci vediamo Maggy" sghignazza.
Come mi ha chiamata? Oddio no. Lo detesto di giá.
"No che non ci vediamo. E non chiamarmi Maggy o..." Mi interrompe.
"Ci vediamo, Maggy" e un sorriso malizioso spunta tra le labbra carnose e il piercing di metallo. Wow.

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