Capitolo 3

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É quasi mezzanotte, di solito mi addormento molto piú tardi, non credo che questa sera faró un'eccezione. Non riesco a fare a meno di pensare a Dylan. Accanto alla finestra, a gambe incrociate sul letto, con la fronte appoggiata al vetro inumidito dalla condensa, alimentata dal fumino della mia tazza di cioccolata calda, ecco, Dylan é il mio unico pensiero. Non é di certo la prima volta che incontro un ragazzo cosí bello, li considero tutti uguali: occhi verdi, bei sorrisi, dalle famiglie perfette che li forniscono di orologi e vestiti di marca. E poi c'è questo ragazzo che si presenta alle mie spalle e mi da un vero motivo per cui andare a letto tardi. Non voglio perder tempo a pensare a queste cose, non sono portata per le relazioni.  Non sono una ragazza disposta a rinunciare ai miei momenti di privacy, alla mia libertá, ai miei amici. Non sono una ragazza capace di sopportare troppe domande, disposta a dare spiegazioni per ogni mio gesto. Ora che ci penso forse non sono portata per l'amore, per questo non voglio pensare a Dylan. Non devo. Il fatto che mi stia convincendo di questo mi preoccupa, mi sento cosí vulnerabile, impacciata, mi sento come non mi sentivo da tempo e non so dire con certezza se sia un bene o un male. Ho scambiato solo due parole con lui, probabilmente ora stará dormendo, sará immerso in un mondo indifferente all'esistenza di una certa Megan. Mi sento cosí stupida, eppure non riesco a fare a meno di pensare a lui in quel modo.

Sorseggio la cioccolata e sposto gli occhi sul fumino dolce che sale, verso l'alto. Il suo profumo mi rilassa, le sue capovolte mi ricordano le mie marlboro, ho una strana voglia di combinare tabacco e cioccolata.

Mentre la playlist continua a riprodurre tutta la discografia dei coldplay, mi accuccio in un angolo del letto, tra due cuscini, e mentre cerco di unire il suono della pioggia alla voce di Chris Martin, mi addormento, con il sapore di cioccolato sulle labbra e quel viso disegnato nella mente.

Ecco il terzo capitolo: qualcosa di nuovo si sta lentamente risvegliando in Megan e, anche se ne è consapevole, fatica ad ammetterlo.
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