23.42
Dopo aver passato un pomeriggio con le mie amiche, mi ritrovo distesa sul letto a pensare a quel ragazzo.
La suoneria di whatsapp mi distoglie dai miei pensieri per avvisarmi dell'arrivo di un nuovo messaggio.
Sblocco il telefono e apro la conversazione.
Il mandante è un numero che io non ho in memoria e perciò non posso vedere l'immagine del profilo.-Ciao-
-Chi sei?- mi limito a rispondere.
-Sono Aaron... quello che stamattina ti ha mandato la richiesta d'amicizia-
Per esserne certa salvo il numero sotto il nome di Aaron e guardo la foto che compare. È lui. Rimango a fissare quel messaggio per circa un minuto, come ha fatto ad avere il mio numero? Perché mi ha scritto? Avrà scritto anche a Hanna e a Jessica?
-Sai, ho visto il tuo numero su Facebook così ho pensato di contattarti qua.- aggiunge lui mentre io ho ancora queste domande che mi frullano in testa.
-Posso farti una domanda?- dico cercando di levarmene almeno una.
-Certamente-
-Come hai fatto a trovarmi?-
-Tramite amici- risponde prontamente lui.
-Appena ti ho vista ho pensato che ti dovevo conoscere- risponde lui prima che io potessi pensare ad una risposta.-... :) - rispondo così senza pensare, ma subito pentendomi di ciò. Era lo stesso sorriso da ebete che mi si era stampato sul viso.
Spengo internet e metto il telefono in carica.
Spengo la luce e mi metto sotto le coperte.19 maggio
8.00Scendo dall'autobus e dopo aver salutato Hanna e Jessica entro in classe. Dopo aver sopportato un'ora di grammatica e una di matematica è l'ora della pausa che dura esattamante 10 minuti.
Guardo il telefono, per la prima volta in quella giornata e trovo alcuni messaggi.
Apro la conversazione con Aaron e leggo i messaggi che mi ha lasciato la sera prima.-Sei davvero molto bella sai?-
-Certo che lo sai. Chissà quante volte te lo sarai sentito ripetere...-
-Buonanotte principessa-
Devo sapere la verità.
Mi avvicino ad Hanna che sta postando un nuovo stato su Facebook.
La prendo per un braccio e vado, seguita da lei, a cercare Jessica.
Dopo pochi minuti la troviamo avvinghiata ad Josh , il suo ragazzo.
Appena si accorge della nostra presenza, lo abbandona con i suoi amici e ci viene incontro."Che succede?" chiede Jessica.
"Non lo so." le risponde Hanna mettendosi di fianco a lei e iniziando a guardarmi.
"Ieri sera Aaron mi ha scritto." confesso.
"Sul serio? Quell'Aaron?" chiedono quasi urlando.
"Sì, lui."
"Su su, racconta!" mi esorta Hanna.
"Vogliamo sapere ogni minimo dettaglio." dice Jessica.
Un po' in imbarazzo racconto tutto.
"Principessa?" chiede Hanna.
"Sempre meglio di micetta... Quanto vorrei essere chiamata anch'io così!" confessa Jessica.
"Non era questo il mio obbiettivo. Volevo sapere se aveva scritto anche a voi ma a quanto pare no." dico mettendo il telefono nella tasta posteriore dei jeans.
La campanella suona e ritorniamo ognuna nella rispettiva classe.
Dopo aver concluso le quattro ore successive esco in cortile e mi incontro con Hanna e Jessica per parlare di ciò che faremo nel pomeriggio.
Torno a casa e dopo aver pranzato vado in camera mia.
Mi sdraio sul mio letto e prendo il telefono.
Devo rispondere.
Apro la conversazione con Aaron e rispondo.-Scusami per ieri sera, ero davvero molto stanca.-
Dopo qualche minuto sento la notifica e riprendo il telefono.
-Tranquilla-
-Dovrai andare a scuola e sarai molto impegnata in questo periodo giusto?--Già, ma me la cavo abbastanza bene dai :) -
-Hai tempo per parlare?-
-Sì, dimmi- rispondo volendo sapere di più.
-Ti andrebbe di conoscerci meglio?-
-Certo, inizia tu-
Dopo qualche minuto passato a guardare quel 'sta scrivendo...' arriva un risposta.
-Allora io sono Aaron Stevenson ho 20 anni e vado all'università di Seattle. Ho una sorella di 12 anni di nome Lucy.
Mi piace suonare la chitarra e stare con gli amici, ma detesto essere al centro dell'attenzione. Ora tocca a te...--Mi chiamo Madison Steele ho 17 anni frequento la quarta liceo, sono figlia unica e vivo a New York con mia madre, esco spesso con le mie migliori amiche, adoro disegnare e non vado spesso alle feste perché non amo la confusione.-
Lui mi risponde con una semplice faccina sorridente e io lo saluto per poi andarmene al parco per incontrare Hanna.
Arrivata al parco la vedo seduta ad una panchina vicino alla fontana.
"Ciao Hanna, tutto bene?"
"Sì, certo."
"Che ci facciamo qua? Perché Jessica non c'è?"
"Come saprai tra 2 settimane è il suo diciottesimo compleanno e dovremo iniziare ad organizzarle qualcosa."
"Come una festa?"
"Esatto!" dice lei iniziando a prendere in considerazione delle idee.
"Potremo convolgere anche Josh... che ne pensi?"
"Sì, ma non può essere una semplice festa! Che cazzo compie 18 anni!" dice quasi spaccandomi un timpano.
Dopo averla guardata Hanna scoppia a ridere perché ha capito di aver fatto una figura di merda.
Mi guardo attorno e dopo aver visto che quasi tutta la gente che si trova al parco ci sta guardando mi unisco alla sua risata."Sei davvero una matta!" le dico continuando a ridere.
"Ma se non hai nemmeno sentito il mio progetto per la festa di Jessica!" smetto di ridere e comunico ad Hanna l'arrivo imminente di Jessica che sta scendendo dall'auto di Josh.
"Ok, non una parola di tutto ciò. Non chiederle perché è in ritardo perché non lo è sono stata io a dirle di venire mezz'ora più tardi."
Detto ciò faccio finta di niente e guardo Jessica venirci incontro.
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Aaron identity
RomanceI social network sono un luogo d'incontro di migliaia di persone. Da essi nascono molte storie d'amore, ma alcune non sono esattamente come le s'immagina.