La leggenda.

Povera Monica...

Vedo una sagoma.
Sembra quasi umana solo molto magra. Sembra quasi uno scheletro. Ha le mani con delle unghie lunghissime, quasi come artigli. Ho già viste quelle mani.

Si sta avvicinando piano piano al mio letto.

È affianco a me.

Sta spostando le coperte.

So che farò una brutta fine, ne sono certa.

" Jessica"

"Jessica"

È finita.

Vedo Erika. Era lei che mi chiamava.
Ah, ora capisco era solo un sogno. Grazie a Dio. Guardo sul cellulare e vedo che sono le 2:00 di notte.

"Hai sentito anche tu questo rumore?"
"No" dico spaventata.
"Ascolta"
Sento qualcuno che graffia vicino la finestra. Faccio segno ad Erika di seguirmi. Mi affaccio alla finestra ma non vedo niente. Dopo un pó capisco che i rumori, vengono dallo specchio.
Erika per la paura mi prende per mano ci dirigiamo verso il bagno. La porta si apre da sola. Quando ci specchiano sembra tutto normale.
A un certo punto appaiono dei graffi.
Erika trema, indietreggia e va a sbattere contro il muro.
A quel punto compare una faccia senza un occhio sanguinante che urla a squarciagola.
Ho paura. La voce pian piano diventa stridula.
Ora sta tremando anche la terra.
Io Erika ci tappato le orecchie e usciamo dal bagno. Non si sente più niente.
Tiriamo un sospiro di sollievo.
Fissiamo ancora la porta del bagno incredule e spaventate.
Ci giriamo e troviamo Sara che ci fissa.
"Allora la leggenda è vera" dice con gli occhi lucidi.
"Sì.." dico quasi senza voce.
"Ma quale leggenda? "-Erika.
Ci sediamo sul mio letto e mentre Sara racconta della leggenda a Erika, io guardo Terry è mi assicuro che stia ancora dormendo, e infatti è così.
"Siamo tutti spacciati" mormora Sara con una lacrima che le riga il viso.
"No, marina mi ha detto che c'è una soluzione"
"E quale?"-Erika
"Io ho risvegliato la leggenda e io dovrò andre nella foresta a cancellarla, quando ci sarà la luna piena."
"tu hai risvegliato la leggenda?!" dice Sara alterata.
" Non è stata colpa mia, qualcosa mi ha spinto a farlo" dico abbassando la testa.
"Maledetta.." dice sottovoce Sara.
"Finiscila, ha detto che non è stata colpa sua. Ora dobbiamo fare in modo che nessuno sappia di questa leggenda, soprattutto i più piccoli."
"Adesso dormiamo" dico.
Ci mettiamo tutte nel letto, sono stanca morta. Così cado subito in sonno tremendo.

La mattina seguente sento qualcuno che urla. E adesso che succede? Mi metto le infradito e esco in pigiama.
Vedo la maggior parte dei ragazzi che chiedono agli animatori,tranne marina, che succede. Loro non fanno passare nessuno nella mensa.
Mi faccio strada tra tutti quei ragazzi e raggiungo Lorenzo.
"Che succede?" Dico io. "Meglio che non vedi"
No. Io devo vedere. Così oltrepassa Lorenzo e mi dirigo alla mensa. Mi chiama da dietro ma io lo ignoro.

Quando entro nella stanza mi ritrovo una scena orribile.
Vedo una di quelle ragazze che mi avevano superato nella mensa.
Era impiccato al soffitto.
Senza gambe e mani.
E i resti delle ossa giacevano terra.
Come se fosse stata mangiata.

Mi viene quasi da vomitare, ma mi trattengo. Vedo Marina seduta a un tavolo che fissa quell'immagine disgustosa.
Io le vado vicino.
"Come si chiamava?" le chiedo con tono basso.
"Monica. Si chiamava Monica."
"È tutta colpa mia" dico. Sto quasi per piangere. Mi sento in colpa. Dovevo ascoltare Marina.
"No" dice lei accarezzandomi il viso." Sei stata spinta a farlo. Non è colpa tua" io le sorrido lievemente.
"Ora dobbiamo far credere agli altri che i genitori se la sono venuti a prendere durante la notte perché non si sentiva bene"
"E ai genitori cosa dirai?"
"Non lo so ancora, ora devo pulire entro l'ora di pranzo."
"Ti aiuto."
"Prima vai ad avvertire a Lorenzo e a Stasy che possono incominciare l'attività." Annuisco. Mentre mi dirigo da loro vedo che Terry è riuscita a superare e stava venendo alla mensa.
"No non si può." Le dico con un sorriso falso.
"Dai Jessy" Così la prendo in braccio e la porto a Stasy.
Riferisco le parole di Marina a Lorenzo. E vado in mensa.

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SPAZIO AUTRICE.

Spero vi stia piacendo.
Baci.