Capitolo tre

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"Allora Harold, come diavolo ti è venuto in mente di far fare a tuo cugino una figura di merda simile?"
Chiese Niall con un sorrisone stampato in volto.
Ero in uno dei tanti corridoi della nostra vecchia scuola con Niall e questo Harold...che tra parentesi,chi caspita chiama il proprio figlio Harold?Con tutto il dovuto rispetto, ma sembra il classico nome di un ragazzo dell'alta aristocrazia inglese con la puzza sotto il naso.
"Bhe, aveva dimenticato il cestino per il pranzo, meglio io che sua madre no?"Rispose lui facendo ridere Niall di gusto"e cosa avresti detto all'entrata?'Mi scusi ma devo portare da mangiare al mio bel cuginetto?'"
"In realtá pensando che fossi dell'istituto mi hanno fatto tranquillamente passare, e detto fra noi credo di aver conquistato la segretaria".Perfetto, questo tipo era il Don Giovanni della situzione e questa cosa mi irritava ancor di più.
Scocciata mi intromisi nel discorso,
"Bhe non so voi ma io me ne vado in mens-"
"Ehy non mi hai ancora detto il tuo nome capelli azzurri!"
"Come mi hai chiamata, scusa?"
"Emh...capelli azzurri, visto che i tuoi sono si bhe, azzuri?"
"Ma che intuito sviluppato che abbiamo Harold"Affermai sarcastica.
"Chiamami Harry, Niall mi chiama Harold per scherzare"
Ah.
Harry.
Aveva uno sguardo magnetico, mi stava mettendo in soggezione e tutta la spavalderia di prima scomparve.
"Mi chiamo Lilia"Sussurrai piano, quasi con la paura di sbagliare il mio nome.
Lui al suono del mio nome sembrò come svegliarsi e mi guardò intesamente.
Cosa stava succendendo? Avevo detto qualcosa di sbagliato?
Non mi capitava quasi mai di sentirmi così piccola solo con uno sguardo da un ragazzo qualsiasi.
I suoi occhi smeraldo mi facevo sentire inutile e questa cosa non mi piaceva affatto, mi faceva innervorsire.
Sospirai e aggiunsi subito dopo"sono affamata e qui sto solo perdendo tempo, ci vediamo dopo Niall addio Harry, abbi una bel pomeriggio con la bionda"Dissi alludendo alla segretaria.
Girai i tacchi soddisfatta, attraversai il corridoio e svoltai l'angolo trionfante.
"Non avresti dovuto essere così acida,povero ragazzo ci sará rimasto male"
Mi fermai sentendo una voce piuttosto familiare.
"William, e che caspita, ti sembra il modo di apparire così? Mi hai fatto prendere un infarto!"
La figura del fantasma comparì all'istante davanti al mio campo visivo.
"Oh mi scusi principessa, la prossima volta vuole che le invii un messaggio prima di vederci?Ah no notizia sflash, io sono morto!"
"Non mi sembra il caso di fare il sarcastico William"
Il ragazzo dalle iridi color grigio alzò gli occhi al cielo con fare annoiato"come sei noiosa".
William Green, inglese per eccellenza e figlio del migliore amico di mio padre.
Io e William eravamo ottimi amici fin dai tempi dal primo anno di liceo.Ci capitava spesso nelle giornate soleggiate e spensierate di andare nel campetto nel retro di casa sua e metterci a giocare a baseball con delle basi improvvisate e il guantone che puntualmente rubava a suo fratello.
La sua morte è stata un colpo al cuore, causata da una pasticca ingerita incosciamente in una discotesca spagnola, nessuno avrebbe mai pensato che quella vacanza sarebbe stato il suo trampolino verso l'aldilá.
"Comunque, dovresti fare un salto al cimitero, i fiori sulla mia bara stanno appassendo"
"I tuoi non hanno tempo?"
"Non so, sono giorni che continuo a vederli perennementi impegnati dal lavoro, forse non hanno tempo per andare a trovare il proprio figlio"
"William non dire così lo sai che no-"
"Non mi va di parlarne e lo sai, andrai a cambiare i miei fiori?"Tagliò corto lui.
"Si non ti preoccupare andrò io"
Era solito di William paragonarsi ad una medaglia.
Una medaglia di bronzo, da un lato decorata e spendente e dall'altro vuota, priva di immagini o incisioni, persa, insignificante.
La sua vita era così, divisa tra due lati di una circonfenza di bronzo.
Fatta da sorrisi falsi e da strade buie.
I suoi genitori non avevano mai preso sul serio tutti i problemi del figlio, classificandoli 'stupidi problemi adolescenziali'.
Balle, William era stato costretto a vivere la sua vita con mille fantasmi dentro il proprio armadio, e per ironia della sorte, ora era un fantasma pure lui.
"...grazie"
_____

"Come mai te ne sei andata così? Non ti ha fatto nulla e tu te la sei presa per niente"
"Quanto parli Niall, è tuo amico non mio"
"Questo non ti da il diritto di essere così, così..."
"Così come?!"
"Così stronza! Ma che cazzo hai?! Sei nel tuo periodo forse?!"
"Bada a come parli biondino, prima che ti rubi il tuo panino col prosciutto di riserva"
"Non oseresti"
"Lo sappiamo entrambi che lo farei!"Mi lanciai sopra di lui e iniziai a fargli il tanto odiato solletico.
Con nostra grande gioia avevamo l'ultima ora buca, quindi decidemmo di rifugiarci sotto il salice piangente nel giardino della scuola e far passare i sessanta minuti scarsi tra chiacchere e scherzi.Era tutto perfetto, finchè Niall non mise in ballo l'argomento "Harry".
"Guarda che si vede che ti piace!"
"Che? Ma che dici!"
"Ho visto come lo guardavi, ammettilo, ti piacerebbe far-"
"Niall James Horan! Smettila"
L'irlandese di tutta risposta continuò a ridere a causa del solletico ma tra le risate riuscì a dire "d-dai stavo scherzando HAHAH basta s-smettila!"
Sbuffai fingendomi infastidida e mi stesi sul manto d'erba insieme a lui.
"Ho rivisto William oggi"
Udendo queste parole Niall si girò sul fianco piano per potermi guardare meglio.
"Cosa ti ha detto?"
"Nulla di che, devo andare a cambiare i suoi fiori sulla bara...dice che stanno appassendo"
"Anche il tuo sorriso"
"Cosa?"
"Anche il tuo sorriso è appassito"

_____
"Papá, vado a trovare William torno subito"
"Oh si, aspetta un attimo"
Alzai un sopracciglio confusa mentre vidi mio padre sparire in giardino per poi ritornare con tre orchidee in mano.
"Per William"Mi disse solo.Io annuì piano e salutandolo mi incamminai verso il cimitero.
Era nuvoloso, forse la pioggia sarebbe scesa da un momento all'altro ma poco importava.Dopo 10 minuti di camminata riuscì ad individuare il grande cancello arruginito del cimitero di Grandview.
Iniziai a correre senza una ragione ben precisa, di solito quando andavo in un cimitero mi imbattevo sempre nelle solite deprimenti scene.Fantasmi grandi e piccini che giravano intorno al nulla, non ancora pronti per passare, fermati da un compito da portare a termine.
Tristi osservavano i loro cari pieni di fiori pronti da poggiare sulle loro lapidi, chiedendosi come sarebbe la propria vita se fossero ancora vivi.
Prima sarei entrata, prima me ne sarei andata.
I miei piedi calpestavano la scia di sassi bianchi che ricoprivano la terra.
Dopo aver passato svariate famiglie arrivai a quella dei Green.
Alzai di poco il capo che fino a quel momento tenevo abbassato a appoggiai con cura nel vaso le orchidee che andarono a sostituire i fiori morti.
Li buttai in un contenitore lì vicino e sospirando osservai il volto giovane di William.
"Mi manchi idiota..."Sussurrai in un sussurro appena udibile.
Ed era vero, anche se lo vedevo quasi tutti i giorni mi mancava poterlo abbracciare o semplicemente poterlo vedere in carne ed ossa.
Improvvisamente sentii dei passi dietro di me, lentamente mi girai e lo vedi.

Pov's Harry
'Dio Lilia, sei proprio tu.Sei cresciuta così tanto, sei bella come tua madre'
Pensai quanto il suo sguardo incontrò il mio...

#SpazioAutrice
Ma cciaaoo
Scusate il ritardo, ecco qui il nuovo capitolo della ff.Spero che vi piaccia, alla prossima!
Sbadushhh

Etá personaggi:
Lilia 19 anni
Niall 21 anni
Harry 24 anni(in realtá di più ma poi scoprirete il perchè nel corso della storia)

ghost whisperer [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora