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Nausea.È questa la mia prima sensazione.Conati di vomito mi salgono alla bocca,e io li lascio uscire.Non so dove mi trovo,sembra una grande stanza metallizzata,piena di scatoloni e barattoli vari;ma si muove.Quindi la mia nuova considerazione di questo luogo è 'ascensore'.Non ricordo niente,eccetto un nome,forse il mio,Stephanie.L'ascensore continua a salire su e io mi sento sempre peggio;oltre allo stomaco,anche la testa inizia a fare la sua parte.Mi alzo in piedi,per gridare aiuto,ma uno scossone mi fa risedere a terra.La stanza mobile si è fermata.Guardo su.Attraverso le grate,riesco a vedere un mucchio di ragazzi,tutti maschi,in attesa che si aprano le 'porte'dell'ascensore.E ad aprirle sono un ragazzo scuro di pelle,molto muscoloso,per quanto riesco a vedere,e uno biondo,leggermente riccio.Quest'ultimo salta dentro con me e mi osserva sbalordito.
"È una ragazza!",dice subito dopo,rivolgendosi verso gli altri,che iniziano a borbottare spaventati.Poi mi porge la mano e mi aiuta a uscire dalla stanza mobile.Non mi reggo molto bene in piedi,mi sembra di essere stordita,ma appena alzo lo sguardo non credo ai miei occhi:uno spiazzo verde grandissimo,con costruzioni in legno e piccoli Boschetti,circondato da un'enorme muro grigio.Direi che rimango così scioccata da questa visione che mi dimentico anche di tutti i ragazzi che mi stanno guardando,e nuovo piccoli passi,guardandomi attorno;ma presto la sensazione di non ricordare niente si insinua nella mia mente e cado così a terra.Tutti i ragazzi corrono verso di me e mi accerchiano.Il tizio scuro e muscoloso mi aiuta ad alzarmi e si presenta:
"Ciao sono Alby.E benvenuta nella Radura" .Radura? Penso sconcertata.
"Che cacchio di posto è questo??" Dico ad alta voce e tutti mi fissano sorridenti e leggermente maliziosi.Un altro tipo biondo e un po' robusto e paffuto in faccia commenta:
"Ma guardate la ragazzina già usa le parole forti".Bastò solo quella frase a farmi infuriare.
"Ditemi dove mi trovo, e perché non ricordo niente? E non sono una ragazzina!"Urlo,imbestialita.
Alby mi viene vicino con far sicuro e cerca di farmi stare calma.
"Calma Fagiolina!Ti spiegherò tutto pian piano.Nessuno di noi qui presenti ricorda niente,eccetto il proprio nome.Tu ricordi il tuo?" Sì me lo ricordo,penso.È la prima cosa che mi è venuta in mente.
"Stephanie". Alby mi guarda accennando un sorriso rassicurante e mi guida verso il ragazzo biondo che si è calato nell'ascensore per aiutarmi a uscire.
"Questo è Newt,Fagiolina,ti farà fare il tour e ti spiegherà tutto di questo posto"Lo guardo.È molto carino.Ma cosa vai a pensare! "Io intanto convocherò un'adunanza,quindi,Newt fai in fretta!". Detto questo Alby e gli altri e quaranta ragazzi se ne vanno lasciandomi sola con Newt,che mi fa cenno di seguirlo.
"Allora....questa è la Radura,da quanto avrai capito è noi viviamo tutti qui.Una volta al mese,dalla scatola,esce un nuovo Pivello.Sicuramente avrai notato che siamo tutti maschi.Direi che averti qui con noi ci ha scombussolati un po" detto questo scoppia in una risata leggera e mi porta davanti a una costruzione grande,con delle finestre e dove sono radunati la maggior parte dei ragazzi.
"Questo è il Casolare" spiega "qui ci laviamo,mangiamo e dormiamo.Là c'è il Macello,dove alleviamo e poi uccidiamo gli animali.Per mangiarli eh!" Si ferma a ridere osservando la mia faccia spaventata,ma riprendeb subito il discorso "Da quella parte ci sono le facce morte,cioè il cimitero.E abbiamo le nostre regole.Tre semplici regole;la prima:fai la tua parte,non accettiamo chi è pigro;non fare male a nessuno,è importante il rispetto.E l'ultima.Non provare mai e dico mai a oltrepassare quei muri".Osservai quelle specie di porte gigantesche e mi accorsi che da lì,stavano rientrando dei ragazzi che correvano;subito dopo,i miei pensieri furono interrotti da un rumore insopportabile,tanto che mi tappai le orecchie;vidi i muri chiudersi,lentamente,lasciandoci chiusi nella Radura.Mi giro verso Newt.Mi fissa,sembra voler osservare la mia reazione a tutto questo.Ho un sacco di domande da fargli.Ma prima che possa aprir bocca mi afferra un braccio e mi porta al Casolare,dove un sacco di ragazzi si preparano per la cena suppongo.
"Vieni,ti faccio conoscere Chuck" e dicendo così mi fa sedere vicino a un ragazzino grassottello,riccioluto,che mi fa tanta tenerezza.
"Ciao sono Chuck! E tu devi essere Stephanie!Si parla tanto di te ...."
"Ti avverto,parla molto" dice Newt accomodandosi accanto a me e iniziando a mangiare.Io assaggio solo qualche boccone,perché mi sento in imbarazzo in mezzo a tutti quei maschi.Il mio amichetto biondo pare leggermi nel pensiero,perché mi sussurra:"Non ti senti molto a tuo agio eh?Vieni con me". Così mi fa alzare e mi conduce all'interno del Casolare,dove ci sono tanti letti.Me ne indica uno."Per stasera puoi dormire qua se vuoi". Non so cosa dire.Che vuoi dire,ringrazialo stupida!
"Grazie di tutto,Newt".
Mi guarda è sorride sincero.
"Di niente Steph,ora dormi,che domani ti aspetta una grande e faticosa giornata!" Detto questo se ne va,lasciandomi sola.Ma crollo subito per la stanchezza.

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