Insonnia

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Era divenuta ormai un'altra notte insonnia. 

Accompagnata dal silenzio che mi circondava,mi stesi sul letto e indossai le cuffie,facendo partire la musica. Quest'ultima mi accompagnava sempre,ma la sera,con il buio tutt'intorno,mi trasmetteva qualcosa di speciale,che veniva sempre rovinato dai miei pensieri.

Quella giornata era stata infernale. Tutto era cambiato. Io ero cambiata e loro lo erano anche.

Non ero ancora una volta uscita,ma dal modo in cui mi trattavano quando ero fuori con loro,con quelli che sarebbero dovuti essere i miei amici,si era capito che per l'ennesima volta non ero abbastanza.

Non ero abbastanza per loro,per la mia famiglia,per la scuola...per qualsiasi persona presente sulla Terra,e la cosa che faceva più male era il pensiero che,probabilmente,non lo sarei mai stata.

Nel momento in cui stavo dando una svolta alla mia vita,tutto precipitava in un colpo. Ed ogni colpo,gradualmente,faceva sempre più male.

Non sarebbe cambiato niente a nessuno se io fossi uscita o meno,lo avevo capito. Lo avevo capito da come neanche mi calcolavano quando ero con loro. Lo avevo capito da come appena mi chiedevano "cos'hai" ed io rispendevo "niente",non rimanevano lì ad insistere per sapere cosa avessi,quando era chiaro che avessi qualcosa. Lo avevo capito da come il mio migliore amico oramai neanche più mi calcolava. Lo avevo capito da come persino la mia migliore amica alle parole del messaggio "io oggi non esco" rispondeva con un banale "va bene",senza più insistere per un quarto d'ora a farmi cambiare idea.

Si era capito. Lo avevano fatto capire.

Ho sempre pensato che la mia presenza o meno non sarebbe mai importata,ma quest'estate era diventato tutto un po' perfetto,un po' felice. Ho abbassato la guardia,ho accolto tutti nel mio mondo,pensando che questa volta sarebbe cambiato qualcosa. Un'illusa. Ecco cos'ero. Per una volta ero realmente felice,ma avevo perso di nuovo tutto. Ed ora mi trovavo ferma lì a guardare un muro, piangendo.

Non era colpa loro,ma soltanto mia,lo sapevo. Sapevo che alla fine rovinavo sempre tutto in qualche modo.

Ero io ad allontanarmi per prima,non so neanch'io per quale motivo. Sentivo come se dovessi allontanare tutti da me,per proteggermi credo,ma al contempo avevo la necessità di sapere che qualcuno sarebbe stato sempre al mio fianco.

Il pensiero di aver perso,o comunque rovinato,l'amicizia con i miei migliori amici mi distruggeva. Senza di loro come avrei fatto?

Non avevo intenzione di uscire domani. Per quale motivo l'avrei dovuto fare? Per sentirmi non accettata ancora una volta? Non aveva senso. Non volevo guardare in faccia persone che stavano meglio senza di me.

Ed ora che io sono sul letto a piangere loro chissà cosa stanno facendo,mi chiedevo. Probabilmente dormono,non si preoccupano sicuramente di me,perché sennò mi avrebbero inviato un messaggio chiedendomi perché non sia uscita per un'intera giornata. Chiusa in casa a pensare a quanto sia un'errore.

Dovevo scrivere un tema in francese su come avessi passato le vacanze. E cosa avrei scritto? Mi sarebbe bastato anche meno di un rigo per scrivere semplicemente che quest'estate ho soltanto pensato tutto il tempo ed avrei spiegato,con queste parole semplici,tre mesi buttati via.

Non ero andata nemmeno una volta ne al mare e ne in piscina perché odiavo farmi vedere mezza nuda,perché odiavo com'ero fatta.

E cosa avrei dovuto spiegare a tutti appena tornata dalle vacanze estive?

Presto sarebbe iniziata la scuola ed io non ero pronta. Non ero pronta a sentire i professori che indirettamente ti facevano capire che nella vita non avrei fatto niente,che in confronto ad altri io non valgo nulla. E tutto ciò perché non studiavo dalla mattina alla sera. Ma non è colpa mia se quando inizio a studiare i miei pensieri non mi lasciano in pace.

Mi disprezzavo così tanto e non avevo neppure il coraggio di autodistruggermi.

Tutti pensano che i deboli siano coloro che si distruggono,io invece pensavo che erano loro i coraggiosi. Erano coraggiosi a farsi del male per alleviare il dolore,erano coraggiosi a dire realmente basta alla vita. Invece persone come me erano solo deboli. Facevo tante parole per poi non riuscire neanche a procurarmi dolore. 

Ero casta.

In momenti come questi vorrei tutto ciò che avrei voluto fare era soltanto distruggermi,ma mi mancava il coraggio. Mi mancava il coraggio di fare qualsiasi cosa.

Ma ci sarei riuscita per molto a non distruggermi?

Sarei riuscita a superare tutto ciò?

Dopo tanto tempo non credo più a niente e a nessuno.

Ma forse ad una cosa credevo:nella musica. Credevo che lei ci sarebbe stata sempre a capirmi,ad aiutarmi.
Io credevo in lei,perché se vivevo era soltanto grazie a lei.


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Angolo Autrice

Parole:748

L'altra sera ho passato realmente una notte insonnia e ho buttato giù tutto ciò a cui stavo pensando. Non so se faccia schifo o meno,ma è ciò a cui penso la notte ^-^ Spero che comunque vi sia piaciuta la storia 

All the love xx

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⏰ Última actualización: Aug 27, 2015 ⏰

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