Louis aveva notato già da tanto tempo il modo di flirtare che aveva Harry, il modo in cui si attorcigliava i riccioli intorno al dito, il sorriso provocatorio stampato sulla bocca e il labbro inferiore sempre più rosso intrappolato tra i denti. E ovviamente, lui, non poteva di certo restare lì a guardarlo fare la troietta con un ragazzo da quattro soldi, certo che no. Quindi, gridò il suo nome ad alta voce, con tono severo, che non ammette repliche. Inutile dire che Harry si voltò di scatto, congelato sul posto, mentre deglutiva a vuoto per l'espressione omicida sul viso del suo fidanzato. Senza salutare il ragazzo di cui non sapeva neanche il nome, avanzò lentamente verso il castano, i ricci che gli solleticavano i capelli e lo sguardo fisso sui suoi stivaletti preferiti. Lo facevano sentire più bello, una principessina. La principessina di Louis. Quest'ultimo, che prima aveva le braccia incrociate, trascinò il riccio su per le scale, quasi facendolo inciampare. Si era semplicemente stancato di quella 'serata tra ragazzi', perciò aveva pensato ad un unico modo per divertirsi. E quello era appunto il suo unico scopo di concludere quella festicciola. Una volta in camera, Louis guardò il più piccolo con uno sguardo a dir poco infuriato. Harry non riusciva a reggere quello sguardo, fece per abbassare lo sguardo, ma la voce autoritaria di Louis squarciò il silenzio assordante in quella stanza. "No, guardami". Neanche il tempo di ragionare, che le piccole ma forti mani del liscio gli afferrarono possessivamente i fianchi, costringendolo a gettarsi a peso morto sul letto. Una volta disteso, sentì qualcosa sopra di lui, o meglio dire, qualcuno. Louis si era messo a cavalcioni sul suo bacino e con uno scatto felino gli aveva preso i polsi tra le mani, portandoli facilmente sopra le loro teste. In un primo momento, i dolci baci di Louis sul suo collo, fecero accellarare la sua respirazione ma, quando passò a morsi, succhiotti e lappate, si poteva dire che stava letteralmente ansimando sotto il suo corpo. E Louis lo sapeva, che il collo era uno dei posti più sensibili per il riccio. "Ti diverti a farmi ingelosire, a fare la puttanella davanti i miei occhi, vero? Ma lui ti scoperebbe come faccio io? Ti spaccherebbe in due come faccio io?" Sussurrò all'orecchio di Harry, per poi mordergli il lobo maliziosamente. "Harry, rispondi." Questo deglutì, dimenandosi per avere più attrito tra le loro eccitazioni. "N-no Lou.. ti pre-go..". Le mani del liscio lasciarono i polsi di Harry, e si avvolsero intorno ai lobi della sua maglietta che poco dopo giaceva sul pavimento. "Ti prego cosa?" Ridacchiò, spingendo l'erezione contro quella del suo ragazzo. Sì, perché Harry era suo, e nessun altro doveva toccarlo. Nessuno. "T-ti preg-o sco-scopami." Implorò Harry, sul punto di esplodere. Amava quando Louis lo chiamava puttanella. O quando lo stuzzicava. Perché, secondo lui, puttanella non era un insulto, anzi. "Che troietta impaziente, eh Harry?". Lo derise Louis mentre prendeva ad accarezzarsi il membro da sopra i skinny jeans, anche lui ora molto eccitato si slacciò i pantaloni e li fece cadere attorto alle caviglie. Con un semplice movimento del piede li tolse completamente, poi passò a lavorare su quelli di Harry. Tutti e due mezzi nudi, iniziarono a baciarsi con passione, foga, una danza di lingue e denti, e nonostante qualche piccolo morso violento, Harry non poté fare a meno di sorridere sulle labbra fini del più grande. Amava Louis, e avrebbe fatto di tutto pur di stare tutto il giorno abbracciato a lui, magari a coccolarsi o a fare l'amore. Lo faceva impazzire sentire le mani di Louis sulla sua pelle, il segno che lasciava quando premeva i polpastrelli troppo forte, il sentirsi così sottomesso a qualcuno, il senso di pienezza che solo il cazzo di Louis gli offriva.. lo bramava più di ogni altra cosa. Era troppo perso nei pensieri quando sentì le mani del più grande sfilargli lentamente i boxer e, notò solo a quel punto, che non era il solo rimasto nudo e con un erezione rossa e curva verso lo stomaco. Le dita del liscio afferrarono saldamente i suoi fianchi, lo costrinse a girarsi e, in un battito di ciglia, si ritrovò con la guancia schiacciata contro il cuscino e il sedere in aria. Percepiva gli occhi di Louis sulla sua apertura, si sentiva desiderato, e lo amava, cazzo, se lo amava. "Sei tutto stretto per me, vero principessa?" Rabbrividì da cima a fondo. Adorava anche il dirty talking. Beh, almeno solo se a parlare fosse Louis. Ma in quel momento voleva solo il suo pene nel culo. "Sì L-Lou... solo per te.". Louis si sporse in avanti, recuperando dal cassetto un preservativo e il lubrificante; stracciò via la carta coi denti e aprì il tubetto, per poi spalmare un po' di quel liquido sulle dita. Il riccio intanto si dimenava avanti e indietro, per ricevere qualcosa da Louis, in effetti non sapeva cosa stesse facendo, finché almeno un dito s'intrufolò nel suo orifizio. Gemette e portò una mano attorno il suo membro. "Non osare.". Louis gli schiaffeggiò la mano con quella libera, e riprese il suo lavoretto, inserendo anche un secondo dito. Si morse il labbro quando la schiena di Harry si contorse notevolmente, forse era talmente voglioso perché, ormai, non scopavano da solo Dio sa quanto tempo, perciò... ne aveva tutte le ragioni. Allontanò la mano dalle natiche del ragazzo e lo fece avanzare contro la tastiera del letto, così da mettersi comodo dietro di lui. Harry si spinse, sempre più impaziente, contro l'eccitazione del suo ragazzo e ansimò ad alta voce. "Dimmi un solo motivo per cui, ora, non dovrei lasciarti qui con un erezione insoddisfatta e quest'aria disperata.". Louis gli accarezzò la schiena, per poi afferrare con una mano i suoi capelli, e spingere la sua testa all'indietro. Si abbassò alla sua altezza lasciandogli un ultimo bagnato bacio sulle labbra. "Per-perché se lo fai... sei-sei uno stronzo e ce l'a-avrò con te a vit-a...". Sorrise intenerito, quel ragazzo era davvero un bambino intrappolato in un corpo da uomo, a volte. Ma quello non era di certo il momento per la tenerezza, dunque con un colpo di reni entrò nel corpo del riccio, facendo reprimere le sue urla sommesse contro il cuscino. Gli riafferò i capelli, e prese a muoversi con lentezza, ma con scatti decisi e a ritmo tra di essi. Chiuse gli occhi, premette dolci baci sulle spalle, sulla schiena, sotto l'orecchio e sulle guance del suo ragazzo. Finché ovviamente, i gemiti e gli ansiti di quest'ultimo non diventarono più sconnessi, forti e distrutti. Segno che stava quasi arrivando al limite. Continuò a muoversi, Louis, più velocemente, con movimenti disperati, e il fiatone. Faceva decisamente troppo caldo. Non ci volle molto prima che l'orgasmo colpì tutti e due, vennero tutti e due con gemiti strozzati. Louis collassò sulla sua schiena, mentre Harry sul materasso, con un sorriso stampato in faccia. Il secondo abbracciò il cuscino, chiuse gli occhi e sospirò serenamente. "Questo è uno dei motivi per cui amo quando sei geloso."
ANGOLO AUTORE!!
Hello there, bene questa è la prima one shot smut che pubblico, ma volevo dirvi che il merito non va a me ma a tenerjfeseea che è una ragazza stupenda a cui mando un bacio, ma che senza di me non avrebbe mai reso pubblico questo capolavoro.
Vi ano ❤️
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jealousy ||Larry Stylinson
Fiksi RemajaForse la gelosia non è così cattiva come dicono