Mio fratello Louis era venuto a prendermi a scuola come tutti i giorni, mamma da quando papà era morto non usciva più di casa. Passava le sue giornate chiusa nella sua stanza a piangere,le sedute dallo psicologo e gli antidepressivi che gli erano stati prescritti non servivano a niente,non aveva piú la voglia di vivere,non mangiava e beveva tanto. A volte usciva la mattina e tornava la mattina dopo ubriaca,diceva che bevava per dimenticare,bevava per far diminuire l'enorme voragine che aveva nel petto, che la stava consumando lentamente.
Appena arrivai nel vialetto di casa,corsi in camera sua,dovevo mostrarle il bel voto che avevo preso a scuola,le avevo promesso che mi sarei impegnata e volevo dimostrarle che ci ero riuscita.
La porta era chiusa come sempre, bussai un paio di volte ma mia madre non mi aprì. Sentivo degli strani rumori provenire dall'interno, aprii di scatto la porta e mi trovai una scena terribile davanti agli occhi:mia madre si era impiccata.
"Mamma,mamma"Iniziai ad urlare con tutta la forza che avevo in corpo,cercai di correre da mio fratello ma i miei piedi erano come incollati al pavimento, il mio cuore batteva ad un ritmo anomalo e le lacrime scendevano velocemente rigando le mie guancie pallide. Anche mia madre dopo mio padre mi aveva abbandonata.
Louis corse di sopra e appena vide mia madre in quella condizioni si paralizzò per un attimo ma poi trovò il coraggio di portarmi via da quell'orribile posto.Mi svegliai di colpo e dalla mia bocca uscì un urlo.
"Signorina Tomlinson" mi richiamò il professore,non mi ero neanche accorta che ero in classe. La mano di Harry accarezzò delicatamente il mio braccio "Ancora quell'incubo Brooke?" annuii e lui mi guardò compassionevolmente
"Signorina se vuole dormire è pregata di farlo a casa,io starei facendo lezione"mi riprese il professore, io annuii e mi scusai.
Io sono Brooklin Tomlinson ,per gli amici Brooke. Ho diciotto anni e vivo a Londra,anche se prima che mia madre morisse abitavo a Doncaster con mio fratello Louis. LouLou come lo chiamo io è il mio unico fratello,ha ventitre anni,lui è tutta la mia famiglia. Mio padre è morto quando io avevo nove anni, aveva un grave tumore ai polmoni e mamma si è suicidata cinque anni fa,da allora ogni notte faccio sempre lo stesso incubo,sogno sempre il suo suicidio.
La morte di mia madre è stato un duro colpo,soprattutto trovarla morta davanti ai miei occhi a soli tredici anni,da lì sono iniziati i miei problemi:c'è stato un periodo in cui ero diventata anoressica,sono stata ricoverata e dopo quel momento incoraggiata da mio fratello ho ripreso a mangiare,almeno i pranzi principali.Se non ci fossero stati gli amici di mio fratello,nonché i miei unici amici probabilmente non c'è l'avrei fatta. Harry è il mio compagno di banco e il migliore amico di mio fratello così come Liam e Zayn,ma loro anno un solo anno in più di me,frequentiamo la stessa classe solo perché si sono fatti bocciare quegli stupidi.Un altro problema che però non ho ancora superato è l'autolesionismo,mio fratello crede che io abbia smesso di lacerarmi la pelle ma non è cosi.
Mi chiamo Brooklin perché il sogno di mia mamma è sempre stato quello di andare a vivere a New York,ma purtroppo ha ceduto prima di potercela fare.Ho un diario segreto,è l'unica cosa con cui riesco a sfogarmi, mentre scrivo penso a mia madre,è come se raccontassi a lei tutto ciò che mi succede,tutto ciò che vivo e provo.
Finalmente la campanella suonò e io uscii dalla classe in compagnia di Harry.
"Da quanto non dormi Brooke,hai due occhiaie che faresti paura ad uno spaventa passeri" ovviamente Harry non si faceva problemi a dire le cose in faccia ma era meglio cosi.
"Non riesco a dormire la notte, ogni volta che tento di addormentarmi sogno sempre mia madre,non ce la faccio più" sospirai pesantemente,Harry sapeva tutta la nostra storia,non dico che mi sapeva capire,nessuno mi riusciva a capire,nemmeno io,ma almeno lui ci provava.
"Poi devi smetterla di indossare queste felpone da maschio,dovresti uscire di piu,conoscere gente,fare nuove amicizie" non ero una ragazza molto socievole,avevo sempre avuto la tendenza ad isolarmi,ho sempre avuto la paura che qualcuno potesse rompere i muri che mi sono creata per prottegermi in questi anni ,è per questo che non permetto a nessuno di avvicinarsi a me,in questo modo non mi affeziono.
"Harry ne abbiamo già parlato" lui annuí sconfortato,tirai fuori dalla tasca dei pantaloni il mio pacchetto di Camel e ne fumai una,a mio fratello dava fastidio che fumavo,ma il fumo mi rilassa,non riuscirei a smettere.
"Dovresti smetterla di fumare poi" mi prese la sigaretta dalle mani e fece un tiro
"Tu dovresti smetterla di rubarmi le sigarette" lui ridacchiò.
"Vuoi un passaggio?"
"Non ti preoccupare,torno in bus" lui annuì e mi lasciò un bacio prima di lasciarmi da sola.
Come ogni giorno a Londra piove,il cielo di questa città è come me,grigio,triste e malinconico. Ogni giorno percorro il tragitto fino a casa con le cuffiette nel orecchie,il volume che mi spacca i timpani, perché ho sempre paura che il rumore dei miei pensieri sia più forte della musica.
Apro la porta di casa,mio fratello Louis è sdraiato sul divano,evidentemente è tornato prima dal lavoro,si fa il mazzo per me,lavora per pagare l'affitto e per comprare tutto ciò di cui abbiamo bisogno,non mi fa mai mancare nulla.
"Ciao LouLou" gli lascio un bacio sulla guancia e mi siedo accanto a lui.
"Liam mi ha detto che ti sei addormentata in classe e quando il professore ti ha svegliato, ti sei spaventata" perché gli amici di mio fratello erano cosi iperprotettivi e impiccioni? Ne avevo già uno di fratello e mi bastava.
"Louis l'ho sai perché mi sono spaventata,è inutile riparlarne" lui sospirò
"Non so più come fare per farti stare bene,per renderti felice Brooke"i suoi occhi si fecero lucidi e io mi sentii una completa delusione.
"Louis tu mi dai tutto,sei la mia famiglia, non potrei desiderare un fratello migliore,mi dispiace per essere una delusione" lo abbracciai di colpo,non ero una ragazza forte,ogni volta che finivo per esternare i miei sentimenti piangevo sempre.
"Tu non sei una delusione piccolina,ti voglio bene lo sai,sei tutta la mia vita" se non avessi avuto mio fratello,probabilmente sarei in qualche casa famiglia o in qualche comunità, o peggio ancora avrei fatto la fine di mia madre.
Lui mi asciugò le lacrime e mi sorrise,i suoi occhi chiari tornarono limpidi,una cosa che avevo preso da mio fratello erano gli occhi,i suoi sono verdi con quel tocco di azzurro,i miei azzurri,mentre da mia madre avevo preso le fossette e i capelli neri.
"Io ora esco con i ragazzi,se non vuoi venire,fai la brava va bene?" annuii e gli sorrisi lievemente,appena sentii la porta sbattere,mi chiusi in camera mia e tirai fuori il mio diario segreto e la mia lametta.Custidivo quell'oggetto dalla tenera età di nove anni,l'ho iniziato a scrivere quando papà e morto.Questo è il primo capitolo di "Ti Aspettavo"
Spero davvero che vi piaccia,fatemi sapere cosa pensate di questo primo capitolo,lasciate dei commenti e votate se ci piace.
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Vi mando un abbraccio
Michela
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Ti aspettavo•Niall Horan
FanfictionNiall Horan e Brooklin Williams erano troppo incasinati per stare insieme,avevano così tanti problemi,due passati troppo difficili da superare per due semplici ragazzi,ma il loro piú grande problema era l'amarsi troppo,si gridavano odio attraverso l...