Chapter Two

55 1 0
                                    

9 Ottobre
Ciao mamma,
Come va lassù? Spero tu sia felice fra gli angeli,magari in questo momento sei in compagnia di papà. Quanto mi mancate...
Oggi mi sono addormentata in classe mamma,ti ho sognato ancora,d'altronde quell'incubo ormai fa parte di me,mi ha rubato completamente il sonno.La scuola è iniziata da solamente un mese,ma io non mi sto impegnando come ti avevo promesso,non me ne frega niente dello studio,è inutile studiare la morte,la guerra,quando io mia guerra interiore la sto vivendo da ormai cinque anni.
Ti ricordi quando io venivo su in camera tua per il bacio della buonanotte e stavamo le ore a parlare,mi raccontavi sempre di quel buco che sentivi nel petto,che man mano che passavano i giorni ti consumava dentro e che alla fine ti ha divorato,quel vuoto lo sento anche io.
Sono una delusione per chiunque,vedere Louis con gli occhi lucidi per colpa mia è stato come un colpo al cuore,io sono solo un peso per chiunque mamma.
Mi manchi più di ogni cosa
Brooklin.x

Dopo aver chiuso il mio diario,mi rifugiai in bagno,aprii il cassetto del mobiletto e tirai fuori la mia lametta.
Mi tolsi l'enorme felpa di mio fratello e l'appoggiai sulla vasca.Mi guardai allo specchio,i miei occhi erano velati dalle lacrime ed erano di un blu scuro,quasi tenebroso,la mia pelle era pallida,dalla canottiera si intravedevano le costole,alcune delle cicatrici si erano cicatrizzate mentre altre erano ancora rosse ed evidenti, ero uno schifo. Il primo taglio era per il mostro che ero,il secondo perché ero inutile,il terzo era per essere una delusione per chiunque soprattutto per mio fratello,il quarto era per essere una sfigata e il quinto per provare a colmare quell'immenso vuoto.
Guardo il sangue scivolare lungo il mio braccio, provo un senso di piacere a farmi male,ma quella è solo un'illusione,perché poi quella sensazione diventa bruciore,alzo il viso e mi guardo,un'ennesima volta durante questa giornata le lacrime mi bagnano le guancie.
Sento la porta dell'entrata aprirsi e delle voci maschili percorrere il corridoio.
"Cazzo sono arrivati i ragazzi"impreco sentendo i rumori, prendo delle garze e le avvolgo intorno al mio braccio,infilo la felpa,ripulisco il sangue sul lavandino e butto la lametta nel cassetto. Dopo essermi sciacquata il viso sembro più presentabile.
"Brook sei a casa?" urla mio fratello dal piano di sotto
"Si eccomi,ciao ragazzi" li saluto con un cenno della mano,mi accorgo che di fianco ad Harry c'è un ragazzo che non ho mai visto prima d'ora.
Ha i capelli biondi tinti raccolti un una cresta non tanto alta,una leggera barbetta gli ricopre il mento,è abbastanza alto e ha gli occhi dello stesso colore del mare,dagli skinny neri strappati si capisce che é magro,mi inca to a guardarlo,é di una bellezza disarmante . Tutti mi salutano,tranne quel ragazzo misterioso,non l'ho mai visto nella compagnia di mio fratello e tanto meno a scuola.
"Niall questa è mia sorella Brooklin,Brooke questo è Niall Horan" lo ammiro e gli concedo un sorriso che lui non ricambia,mi scruta dalla testa ai piedi con occhi insistenti e io mi sento in soggezione.
"Non ti ho mai visto da queste parti" gli rivolgo la parola,ma lui non sembra ascoltarmi.
"Di dove sei?" provo a richiedergli
"Non mi hai mai visto perché non sono di Londra, ma abitavo in Irlanda,ti basta come risposta?"mi risponde secco, ho trovato qualcuno acido quanto me,questo Niall ha un caratteraccio,non mi è sembrato di essere stata cosi invadente,ho solamente cercato di far conversazione.
"Io vado a letto,buonanotte ragazzi" lasciò un bacio a tutti loro e me ne torno in camera mia,sotto gli occhi attenti di quel misterioso ragazzo.
I suoi occhi nascondevano chissà quale segreto,quel ragazzo aveva il viso di chi aveva vissuto una vita problematica per un semplice ragazzo,magari aveva avuto una vita disastrosa come la mia.
Tentai di addormentarmi con le cuffiette nelle orecchie,ma fu tutto inutile,mi ritrovai a passare un'altra notte insonne guardando un punto fisso sul soffitto alla ricerca di un po' di sonno,o almeno di qualcosa che potesse riempire le mie mancanze.

Guardai l'orario sul mio telefono,erano solamente le sei di mattina, io non avevo chiuso occhio tutta la notte. Decido di alzarmi ed andare a prepararmi una tazza di caffè caldo,seduto al tavolo trovo Louis ancora mezzo rimbambito per il sonno,probabilmente dovrà andare al lavoro.
"Buongiorno LouLou"
"Buongiorno sorellina,non hai dormito neanche questa notte?" scuoto la testa e mi verso un po' di quel liquido caldo nella tazza.
"Mi dispiace per come ti abbia trattata ieri sera Niall ,sai ha avuto un passato un po' complicato ed ha un carattere molto difficile"
"Tranquillo non ci ho dato peso"sorseggio il caffè fumante mentre il silenzio si impadronisce della cucina
"Non è un cattivo ragazzo,è solo un po' difficile da capire"
"Un po' come me" sussurro con voce lieve,credendo che Louis non mi abbia sentito
"Si un po' come te Brooke,stanotte se non riesci a dormire prova a venire nel letto con me"
"Louis ti vorrei ricordare che ho quasi diciannove anni"
"Non me lo ricordare,stai crescendo troppo in fretta,non importa puoi venire comunque a farmi compagnia a dormire,ora vado a vestirmi ciao sorellina" ridacchia e va a prepararsi.
Mi stendo sul divano e accendo la televisione, faccio zapping fra i canali ma non trovo nulla,mi appoggio sul cuscino e crollo addormentata.

Ti aspettavo•Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora