Non ricordo bene cosa stessi sognando, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era il continuo trillo del telefono che minacciava di farmi saltare i timpani.
Tuttavia, nonostante fossi ancora intontita, cercai di prendere il cellulare per vedere chi fosse a chiamarmi a quell'ora del mattino.
Ci misi qualche secondo a leggere il nome sullo schermo ma, quando lo feci, sbarrai gli occhi.
Niall.
Subito pensai che per essere chiamata da lui le opzioni potevano essere solo due: o si era trovato la ragazza, cosa improbabile vista la sua timidezza esagerata, o ero in ritardo a lavoro.
Sfortunatamente era la seconda opzione.
Controllai subito l'ora: mancavano 5 minuti all'apertura del piccolo bar in cui ero stata ammessa come cameriera da circa un mese e mezzo.
"Vuoi dirmi dove cavolo sei?! Jon andrà su tutte le furie se viene a sapere che sei di nuovo in ritardo, per cui ora muovi quel culo e mi raggiungi immediatamente" Disse Niall gridando dall'altro capo del telefono.
Quel ragazzo era qualcosa di imprevedibile: due minuti prima lo trovavi a chiacchierare allegramente come se il mondo fosse un posto meraviglioso, due minuti dopo sclerava come una ragazzina mestruata.
"Dio, Niall calmati! Cinque minuti e sono lì" Dissi scendendo dal letto affrettandomi a raggiungere il bagno.
"Bene, ti aspetto" Replicò il mio amico prima di riattaccare in modo che non potessi aggiungere altro.
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Non avevo nemmeno avuto il tempo di fare colazione per cui mi ero vestita con dei semplici jeans e una maglietta, niente di troppo impegnativo.
Avevo poi passato un velo di mascara e così, dopo una veloce ravvivata ai lunghi capelli castani che mi ritrovavo, ero uscita di casa.
Fortunatamente, mi ritrovai a pensare, vivevo da sola. Le faccende di casa potevano aspettare il momento in cui sarei tornata.
Il bar distava circa dieci minuti di camminata e questo implicava che la promessa fatta a Niall sicuramente non sarebbe stata mantenuta.
Un sorriso nacque sulle mie labbra quando me ne resi conto.
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Arrivata alla mia destinazione il locale era già stato aperto ma, per mia fortuna, all'interno si trovavano pochi clienti visto che erano solamente le sette del mattino e la gente preferiva dormire quei cinque minuti in più piuttosto che sprecare tempo dentro un qualsiasi bar.
"Eccoti finalmente! Dove eri finita?" La voce di Niall mi risuonava nelle orecchie mentre cercavo di allacciarmi il grembiule per cominciare il turno.
"Ho dormito un po' troppo, comunque hai qualche notizia da darmi?" Chiesi cercando di sviare il discorso mentre il biondo mi preparava uno dei suoi meravigliosi cappuccini.
"A dire la verità si.. " Disse in un sussurro.
Alzai la testa di scatto sentendo il tono di Niall cambiare. Non prometteva nulla di buono..
"Cosa è successo?" Chiesi sperando con tutta me stessa che non fosse qualcosa di brutto.
"Calmati, è una buona notizia solo che non so come potresti prenderla" Si affrettò a dire.
Odiavo quando mi teneva sulle spine.
"Niall vuoi darti una mossa e dirmi cosa succede?" Sbottai ormai giunta al limite del sopportabile.
Ci fu un lungo silenzio prima di sentire di nuovo la voce di Niall ma, quando parlò, lasciò il segno.
"Lo hanno arrestato.. hanno arrestato il padre di Harry. Ora è sotto processo"
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Waiting || h.s.
FanfictionAmore. Parola formata da cinque lettere, tre vocali, due consonanti e mille significati. Ognuno può provarlo in maniere totalmente diverse e personali, dimostrandolo a modo proprio, talvolta stravolgendo la vita della persona a cui è indirizzato. C...