Capitolo 2

103 14 9
                                    

I miei occhi non riuscivano a credere a ciò che vedevano.

Mi sentivo come bloccata, come se tutto attorno a me fosse stato immobilizzato per una frazione di secondo.

Angelo

Solo una persona mi aveva chiamata così nel corso della mia vita e quella persona era Harry, il mio Harry.

Dire che non dormii quella notte fu un eufemismo considerate tutte le emozioni che continuavano a nascere dentro di me facendomi contorcere dalla gioia al solo pensiero che il ragazzo che più amavo si fosse ricordato di me e che nonostante tutto mi continuasse a cercare.

Forse Niall aveva ragione, forse il mio Harry sarebbe tornato a casa. Magari, un giorno, sarebbe stato di nuovo tra le mie braccia.

Di una cosa ero certa però.

Se mai fosse tornato, niente e nessuno sarebbe stato capace di portarmelo via di nuovo.

-

La mattina seguente chiamai Allison, la mia migliore amica.

Dopo che Harry se ne era andato lei era stata l'unica, insieme a Niall, a cercare di sostenermi. Aveva contribuito nel rendermi la ragazza che ero e che, malgrado non fosse forte come avrei voluto, negl'anni era migliorata. Sicuramente, considerai a distanza di tempo, senza Allison non ce l'avrei fatta.

Io e lei ci conoscevamo  fin da quando eravamo piccole, sapeva tutto di me compresa  la situazione in cui mi trovavo con la mia famiglia, per cui capiva che per me l'allontanamento di Harry era solamente un altro grande macino da portare sulle spalle.

"Hey" Dissi con il telefono all'orecchio aspettando una risposta dalla mia migliore amica. Era molto che non la sentivo per la verità.

"Rosie Twist sai da quanto tempo aspetto una tua telefonata? Dio se solo ti avessi tra le mani ora saresti morta" Sbraitò Allison dall'altro capo del telefono mentre cercava di mantenere un tono autoritario fallendo miseramente.

"Mi scusi signora Allison!" Esclamai io nel tentativo di strapparle un sorriso.

" Volevo solamente chiederle se era così gentile da farmi godere della sua compagnia oggi, ma viste le minacce di morte ricevute da parte sua credo che trascorrerò la giornata da sola" Aggiunsi.

Dopo quelle parole tutte e due scoppiammo a ridere, rimanere serie con Allison era come andare in Svizzera e non assaggiare il cioccolato: impossibile.

"Sto arrivando" Disse la mia amica prima di riattaccare al telefono.

Rimasi di nuovo sola senza nemmeno accorgermene.

-

Aspettando l'arrivo di Allison decisi di farmi una doccia e di sostituire il mio amato pigiama con qualcosa di più presentabile.

Subito dopo aver finito, quando mi sedetti sfinita sul divano, suonarono al campanello. 

"Giusto in tempo" Pensai avviandomi alla porta.

"Rosie!" Fu l'unica cosa che riuscii a capire prima di essere travolta da un abbraccio da parte di Allison.

In quel momento un odore famigliare mi venne alle narici, non potevo sbagliare: brioche! 

Erano il nostro "rito sacro": fin da piccole quando stavamo insieme dovevamo mangiarne almeno una, così la nostra amicizia sarebbe stata come la pasta e la crema pasticciera.. un capolavoro di dolcezza!

Si, era una cosa stupida ma erano brioche, anche a distanza di anni non ero pronta a rinunciarvi!

Per delle bambine di 10 anni quelle erano le cose più difficili da affrontare durante le giornate, ora invece.. ora il problema più grande era ritrovare il ragazzo che era fuggito da casa perché inseguito da quattro maniaci che lo volevano morto.

Waiting || h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora