Le giornate passavano, ed io continuavo la mia routine.
Lavoro, Allison, Niall.
Sempre la stessa a cui ero abituata da ormai molto tempo, troppo tempo.
I messaggi da parte del misterioso numero sconosciuto non erano più arrivati e questo mi aveva fatto ulteriormente intristire.
A riempire le mie giornate rimanevano quindi solo i miei stessi pensieri, pensieri che come al solito si spostavano irrimediabilmente su Harry.
Ad un certo punto, non so ancora bene come, arrivò il momento di lavorare.
Mi stavo preparando ad iniziare il mio turno quando all'improvviso Niall interruppe il corso dei miei pensieri.
"Un mio amico organizza una festa, ti va di venire?" Mi chiese con il tipico tono che assumeva quando voleva lasciare intendere che non avrebbe accettato un no come risposta.
Non ero felice di andarci, le feste non mi piacevano: troppa gente ubriaca e troppe coppiette intenzionate ad accoppiarsi presenti in ogni angolo.
Ma, dentro di me, una domanda si fece strada..
Volevo sul serio restare di nuovo sola? Anche se sapevo che avrei inevitabilmente passato la serata ad auto commiserarmi e a pensare a perché quel numero non mi aveva più cercata?
In fondo se era Harry perché non mi rintracciava? Perché non mi aveva ancora chiamata?
"Si, vengo" Dissi alla fine nel tentativo di distrarmi. Non potevo passare la mia vita in quel modo. Non potevo pensare costantemente ad Harry.
Dopo quello scambio la mattinata passò in fretta e con essa anche il pomeriggio.
Verso le 16.00 io e Niall andammo al centro commerciale, sapevo che lui odiava fare shopping come sapevo che la scusa di aiutarmi a scegliere un vestito per la festa era, per l'appunto, solo una scusa.
Lo avevo capito dal modo in cui mi guardava, aveva un'espressione che faceva trasparire tutta la preoccupazione che provava. Non era bravo a nascondere i suoi sentimenti.
Tuttavia, sebbene sapessi la verità, decisi di non dire niente. In fondo non capitava tutti i giorni di fare shopping con Niall!
Ad un certo punto entrammo in un negozio. Sembrava tutto incredibilmente carino, se escludevo il fatto che ogni vestito mi sembrava troppo elegante o troppo corto per una ragazza come me.
Improvvisamente però, contro ogni mia aspettativa, Niall prese un abito da uno degli stand e me lo porse.
"Provalo" Disse con tono esasperato, evidentemente era stufo di quella situazione. In fondo era sempre un maschio.
Risi quando mi resi conto che anche Harry era solito reagire in quel modo. Quando accadeva lo prendevo sempre in giro..
"Si" Dissi risvegliandomi dallo stato di trance in cui ero piombata.
Entrai nel camerino, lo spazio era così stretto da rendere difficile qualsiasi movimento. Provai il vestito in modo automatico, senza dargli un'occhiata e soprattutto senza controllare la taglia.
Quando però i miei occhi fissarono lo specchio e incontrarono la stoffa color panna rimasero piacevolmente sorpresi.
La taglia era giusta e il vestito era perfetto.
Rimasi a fissarmi per più del dovuto, osservai il modo in cui mi fasciava i fianchi, il modo in cui la stoffa si arricciava nei vari punti e soprattutto osservai le mie gambe che non erano né troppo coperte né troppo scoperte.
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Waiting || h.s.
FanfictionAmore. Parola formata da cinque lettere, tre vocali, due consonanti e mille significati. Ognuno può provarlo in maniere totalmente diverse e personali, dimostrandolo a modo proprio, talvolta stravolgendo la vita della persona a cui è indirizzato. C...