1... il risveglio

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She looks so perfect in her American Appaerel Underwear.

5sos

EMMA

Era buio, sentivo freddo, avevo i brividi, avevo l'aria che si scontrava con il mio pallido viso, gli occhi erano appannati, vedevo sfuocato, non riuscivo a mettere a fuoco le cose.

Aprì e richiusi gli occhi di scatto, boom, vedevo perfettamente, tutti gli oggetti, persone, animali nel raggio di molte decine di metri, sentivo gli odori molto, molto bene, sentivo l'odore acre dell'alcool del pub sulla quarantaquattresima, credo si chiamasse da Bob, ma non ne sono sicura; l'odore della salsedine sulle rocce nella baia.

Sentivo i rumori provocati dalle onde che si infrangevano sugli scogli, delle voci di ragazzi, credo, e di ragazze, che si divertissero, forse a fare il classico bagno di mezzanotte.
I rumori provocati da alcuni locali che mettevano la musica sulle grandi vie commerciali, dove ci passava la gioventù di New York, pure io; sentivo pure le lamentele di un bambino e la madre che lo sgridava.

Mi alzai, ero vicino al porto, c'era puzza di pesce marcio, c'erano dei vetri rotti e mi specchiai alla luce della luna, ero pallida come un lenzuolo, occhi neri, completamente neri, io ce li avevo color azzurro mare, le labbra erano secche, ci passai sopra un dito, non erano secche, erano dure come due pezzi di ghiaccio, dure e freddissime ma il particolare non avevo affatto freddo, stavo più che bene.
Mi guardai intorno e guardai i miei vestiti erano sporchi, i jeans blu, sporchi di fango, sgualcito l'orlo, strappati sulle ginocchia, come se ci fosse stata una lotta e io fossi uscita sconfitta; la camicetta rosa era sporca anch'essa di fango e il colletto di raso sporco di sangue misto a terra.
Aspetta... sangue???!
Come poteva esserci del sangue sul colletto della camicetta??!!!

Passai le mie esili dita sul collo e c'era del sangue pure sul colle e due croste erano posizionate verticalmente sul mio collo, come due fori. Questa storia era sempre più complicata.
Dovevo capire cosa era successo.

Tutto d'un tratto un miagolio e un rumore di passi, mi girai di scatto verso la fonte del rumore improvviso, un gatto in braccio ad una donna, secondo me, aveva circa la mia età, 17 anni massimo, forse anche più piccola. Una graziosa ragazza dai capelli biondo cenere, occhietti vispi color verde smeraldo, labbra socchiuse e il corpicino magro sorretto da delle sottili gambe, il gatto, che prima aveva miagolato, era in braccio a questa giovane donna.
Man mano che si avvivinava, la mia paura cresceva, non sapevo il motivo, continuava ad avvicinarsi e io mi irrigidivo e indietreggiavo, fino a che lei si presentò.

"Sono Brigit, Brigit Brandon, al suo servizio."

"Ehm... ?"

"Signorina, deve seguirmi fino a Palazzo Montreal" ma non era la sede del governo?

"Scusami Brigit, ma perché ?"

"Lei ora è la principessa Emma, regnerà quando i signori Brandon abdicheranno"

principessa? Cosa? Io sono sono Emma! Emma Stones, principessa si, della mia camera! A proposito devo andare da mia mamma! Sarà preoccupata un botto!

"Ma come fai a conoscermi?"

"Ricerche, ricordi lei a palazzo è conosciuta da tutti, il signorino Ethan la starà aspettando"

"Aspetta un attimo!" Si fermò e mi guardó di sbieco.

"Uno, devo andare a casa mia, da mia madre, due perché ? Dove sono? E quinta cosa, lasciami andare io non voglio diventare principessa di niente!"

"Allora per risponderti dove siamo, siamo nella zona portuale di New York, e lei che lo voglia o meno diventerà la principessa di Montreal."

"Ma .... " e in un attimo sprofondai in un coma di sonno, quella ragazzina con il semplice scocchio delle dita mi aveva fatto addormentare.

Vi piace la nuova storia? È sui vampiri ma non c'entra niente con twilight

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