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Sono distesa suo mio letto a pensare a come sarà tornare di nuovo a Londra, non torno lì da quasi 10 anni e si, un po' mi è mancata ma adesso non voglio lasciare Cloeh e gli altri, mi mancheranno tantissimo ho provato pure a scendere a compromessi con i miei, sarei rimasta qui fino alla fine dell'anno scolastico e poi, se i miei non sarebbero tornati sarei andata lì, ma mio padre non vuole dividere la famiglia soprattutto in questo periodo, lui è già lì a Londra e non vuole tenere ancora per molto la famiglia separata. Mi metto a sedere sul letto e guardo verso il mio muro pieno di foto con i miei amici...mi mancheranno le nostre giornate insieme, sorrido per una foto in cui siamo tutti sporchi di vernice è la più bella, mi alzo la stacco e la metto dentro il mio diario in cui scrivo tutto quello che mi accade, mentre poso la foto sento il cellulare vibrare lo prendo e mi risiedo sul letto, accendo lo schermo e vedo che è Cloeh, lei è in un certo senso la mia migliore amica e le voglio così tanto bene non voglio lasciarla qui vorrei che venisse con me ma non si può purtroppo,  mi ha mandato uno dei suoi poemi per dirmi che mi vuole bene, leggo velocemente e una lacrima mi riga il volto la asciugo e le scrivo un messaggio dolce quanto il suo, mentre aspetto una sua risposta ricevo un messaggio da Tom, Tom è un mio caro amico non il mio migliore amico ma di più lui per me è come un fratello, leggo il messaggio <<Kass quando parte l'aereo?>> in effetti quando parte l'aereo??? Apro il cassetto del comodino e leggo che il volo parte alle 9:30, quindi riprendo il cellulare e scrivo il messaggio <<9.30 perché?>> mentre aspetto la risposta di Tom vado in bagno a lavarmi la faccia con acqua fredda ho proprio bisogno di un po d'acqua fredda per scacciare via i pensieri mi guardo allo specchio e vedo che ho gli occhi azzurri molto arrossati forse perché non avevo dormito molto , sciolgo i capelli dalla mia bellissima e lunghissima treccia, ormai tutta spennacchiata, prendo la spazzola e li spazzolo amo il colore dei miei capelli forse perché il rosso è il mio colore preferito, non so tutti dicono che sono strana perché la maggior parte delle ragazze non amano i propri capelli e secondo me non è vero, ma io lascio stare non mi va di contraddire le persone...nel frattempo il cellulare squilla nell'altra stanza mi avvio per prenderlo, sblocco lo schermo e leggo il messaggio <<Niente era per sapere fino a quando potevamo sentirci>> era strano, molto strano <<Tom che hai?>> lascio cadere il telefono di nuovo sul letto e vado a fare una doccia, non riuscivo a non pensare a cosa avrei fatto lì, a cosa sarei andata incontro, volevo spegnere per qualche minuto il cervello e non pensare più a niente. Finita la doccia prendo i vestiti che avevo preparato il giorno prima: un paio di jeans e una felpa di colore nero, le scarpe,le Vans di colore nero, e mi siedo finalmente alla scrivania accendo il computer e vedo una chiamata in corso di Skype era mio padre, "Ciao papà! Come va?" lui sorride era stanco si vede dal volto, era molto sciupato e mi dispiace tanto che lui stia così per il suo lavoro "Sandra a che punto sei? Comunque tutto bene figlia mia tu come stai?" ovviamente il suo amore per la puntualità e per il suo ordine, era più forte di tutto il resto "Sono pronta devo solo prendere le ultime cose, comunque tutto bene..." non sto bene dovrò lasciare la mia vita di qui per andare lì dove non conosco nessuno e dove non ho niente, ma ovviamente mio padre non se ne accorge "Sono contento che stai bene adesso devo chiudere devo tornare a lavorare ci vediamo appena arrivate ti voglio bene ciao" lo saluto con la mano non ho voglia di parlare perché so che gli direi che non voglio partire che non voglio lasciare la mia vita qui. Chiudo il computer e lo metto dentro la borsa, la riempio con il diario, le cuffiette, fazzoletti e tutto quel che è rimasto, scendo le scale e trovo mia madre indaffarata a riempire le ultime valige "Sandraaaa-a oh sei qui scusami non ti avevo vista" ride ma si vede che è molto ansiosa "Mamma hai bisogno di una mano?" le porgo una mano in segno di aiuto "Tranquilla, devi fare solo una cosa, vai a casa di George e porta questa torta a sua madre la dovevo portare ieri ma l'ho dimenticata" annuisco e la prendo, George è un mio amico uno del nostro piccolo gruppo, sono un po' imbarazzata ad andare a casa sua perché l'ultima volta che ci siamo visti mi ha confessato che aveva un debole per me e che voleva che io restassi qui con lui, io non ricambiando i suoi sentimenti ho chiesto se potevamo rimanere soltanto amici ma a quanto pare, visto che sapeva che io oggi partivo e che non ci saremmo rivisti per un anno e non si è degnato a mandarmi un messaggio, vuol dire che non ha accettato la mia proposta. Arrivo difronte casa sua e suono alla porta, fortunatamente mi apre sua madre "Sandra!! Come mai sei ancora qui?" guardo la torta e poi guardo lei e rispondo "Beh non so se si ricorda la prima volta che siamo arrivati qui...intendo io e la mia famiglia, lei è stata la prima a presentarsi e a portarci una torta stupenda! E quindi ci volevamo sdebitare con questa torta di <<Arrivederci>>" cerco di sorridere anche se fa male dire addio, mi abbraccia e si asciuga una lacrima "Grazie mille Sandra spero che le cose si aggiustino, anche fra te e George..." abbassa lo sguardo non so forse è stanca di avere un figlio cocciuto o non so cosa. Apro la porta di casa e trovo mi madre alle prese con una collana che non riesce a chiudere "Aspetta mamma ti aiuto io" mi avvicino e la chiudo più in fretta possibile sono già le 8:00 so che il volo è alle 9:30 ma dobbiamo essere puntuali, salgo sopra e entro nella mia camera...la mia vecchia camera predo la borsa e vado verso la porta guardo per un'ultima volta verso quella parete che racconta la mia vita chiudo la porta con le lacrime agli occhi non devo esitare se no non partirò più, entro in macchina e infilo le cuffiette ascolto un po di tutto poi mi fermo su una canzone che è dedicata a un attore che è morto, non ricordo bene come si chiama il film ma la canzone si chiama << See you again>> la ascolto così tante volte che non mi accorgo che siamo già arrivate all'aereo porto .


Sisters Separated||H.S._Z.M.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora