Quel casino di ragazza

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POV MAYA

Si, avevo cinque anni quando mi accorsi di avere la danza nel sangue.

Mia mamma mi aveva portato al teatro di Brooklyn a vedere una rappresentazione di Giselle.

Ero completamente rimasta stregata dai vestiti delle ballerine, i movimenti aggraziati delle mani e delle gambe, le punte rosa che ticchettavano sul pavimento. 

Non ci misi molto a chiedere ai miei genitori se potevo iniziare un corso amatoriale. Le donne della mia generazione sono state tutte ballerine. Tranne mia madre.

Se mia nonna e la mia bisnonna e la mia tris-tris nonna erano state ballerine, mia madre decise di seguire la carriera di agente immobiliare.

Se ci fu una delusione familiare? Oh.. Enorme. Tutto si calmò quando scoprirono che la figlia della pecora nera ( mia madre) aveva un'adorazione per la danza.

Ed ora eccomi qui. Diciassette anni il prossimo mese, single, due amiche, mille lezioni di danza, quattrocentoventi vesciche ai piedi e nessun ragazzo nei paraggi...

Fantastico.

Driin driin

Il mio telefono squilla.

-Pronto?-

-Ehiiii!  Ti sei scordata per caso che dovevamo trovarci davanti a Starbucks?!-

Alana, la mia migliore amica, sta letteralmente gridando dietro al cellulare

- Ally!!! Calmati! Okay adesso arrivo!- Chiudo la chiamata.

Alana e io siamo amiche sin dal primo musical di danza. Alana oltre a fare danza classica frequenta i corsi di hip hop e jazz. Io sono negata per l'hip hop... 

Mi vesto in fretta ed esco di casa.

Una folata di aria gelida mi investe la faccia. Dannazione mi son scordata la sciarpa..

Il tempo di mettermi le mani nelle tasche che ricevo un altra chiamata.

-Pronto?-

-Maya sei tu?-

Voce di donna

-Beh si.. Chi parla?- chiedo intimorita

-Come chi parla? Sono Violet! Volevo avvisarti che ho anticipato le lezioni di venerdi' a mercoledi'. Ciao.- E chiude la chiamata.

Violet è la mia insegnante di danza. Come tutte le insegnanti di Classico è molto severa... Corrono voci che sia zitella e non abbia mai trovato il primo amore.

Anche se mi tratta da cani a volte, provo un po di compassione per quella vecchietta incallita, non so perchè. 

Raggiungo Starbucks circa venti minuti dopo la chiamata di Alana.

- Ohhh! Pecora con le punte eccoti!!!- esclama Ally alla mia vista

-Scusa Ally.. Mi ha chiamata Violet-

- Ah anche a me, per dirmi che ha anticipato le lezioni-

Io e Ally parliamo per una buona mezz'ora finchè arriva il fidanzato di Ally, Gabriel.

Mi sento un po il terzo incomodo perciò decido di svignarmela via. 

Non ho voglia di andare a casa. Anche perchè non c'è nessuno. I miei sono fuori città per lavoro e mia sorella Kristie è in gita scolastica. Cosi' decido di andare per le vie di Broadway dove ogni ballerina sogna di ballare.

è inspiegabile come ogni volta che vedo quel teatro mi si accapponi la pelle. Provo mille emozioni diverse. Ammirazione, disagio, felicità, desiderio di ballare e una grande paura.

Mi accorgo poco dopo di essermi imbambolata davanti alle insegne del teatro e di non accorgermi che qualcun'altro è rimasto imbambolato come me davanti al teatro.


IO, TE, UNA PASSIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora