Impossible love but strong.

Eccomi,ero appena arrivata.Ero davanti la scuola,erano una di quelle scuole che guardi per dire "Oh,si,questa è la 24 esima scuola nuova"...ero costretta spesso a cambiare città,zona,scuola,amici..per via del lavoro di papà.Ero entrata in classe,nessuno mi notò...c'era un solo banco libero..l'ultimo..mi dovetti sedere per forza li..ero vicino ad un ragazzo.Aveva i capelli neri con gli occhi azzurri..Era vestito tutto di nero.Era strano.Non mi salutò e io mi sedetti con molta tranquillità.Entrò il professore la lezione iniziò e man mano,il sentirmi al mio agio in quella classe si trasformò in disagio..non so per cosa.Non so se era per il professore,per i compagni nuovi o per il tizio seduto di fianco a me...La lezione finì.So che papà sarebbe venuto tardi e avrei dovuto aspettarlo nel retro della scuola,andai lì.Mentre aspettavo c'erano un gruppo di ragazzi,mi guardavano e ridevano...mi si avvicinarono e iniziarono a dirmi :Ah,tu sei nuova da queste parti?!Te l'insegno io come funziona qui!" Uno mi prese per un bracco e mi porto in un vicolo li vicino,mi opposi ma erano in quattro.La mia ansia saliva man mano,non potevo fare altro che urlare,urlare con tutto quello che mi era rimasto.Ero sola.Non conoscevo nessuno.Se avessi chiamato papà non mi avrebbe mai risposto,mamma era sempre ubriaca non sarebbe mai venuta ad aiutarmi..e  mia sorella era a scuola.Poi,mi scivolò il pensiero di chiamare qualcuno non ne avevo neanche più la possibilità..mi avevano circondato..iniziarono a toccarmi..piangevo dalla paura.Uno dei quattro ragazzi,probabilmente il più grande..il più duro...cominciò a togliermi la maglietta.Ma,prima di questo udì dei passi..speravo solo che fosse un prof o che almeno qualcuno che fosse venuto li a salvarmi..poi sparirono,lì persi le speranze,mi abbattei a me stessa,mi arresi,mi ricordo solo che una voce nella mia testolina mi disse "Ora,lascia fare..probabilmente non ti sveglierai più .."Mi accasciai a terra e non senti più nulla...Svenni....Aprì gli occhi,era lui?Era il tizio seduto di fianco a me,non ero sicura fosse lui..ero scossa,eravamo in quel  vicolo ancora, mi teneva tra le sue braccia..in quel momento mi sentì un po più sicura..Mi chiese "Stai bene?Cosa è successo?" Io riuscì solo a dire "I ragazzi,quei quattro ragazzi,mi hanno toccata" Mi chiese "Cosa ti hanno fatto?" Io gli risposi che non mi ricordavo e svenni di nuovo......Mi risvegliai in ospedale c'era mio padre di fianco al  letto e c'era un dottore. Mi chiese come mi sentivo e risposi ora meglio.Papà non mi fece nessuna domanda.Mi disse ne parliamo a casa.. "Eh..a proposito,chi è quel ragazzo in sala d'attesa?" Era ancora lui,era rimasto lì! Dissi:"Chiamalo!"....Aveva una felpa con il cappuccio nero,la stessa di scuola...Gli dissi" Tu mi hai salvato..io..io..non so che dire..c'è..grazie..ehm.." Lui"Nulla,Piacere Mirko" Io"Ehm,Jessica!"..."Si lo so..Parlare con lui mi faceva stare bene...era come sentirsi al sicuro..era come non sentirsi più soli..Mi chiese "Vuoi parlarne?" Gli risposi di no...gli dissi di andare a casa..avevo bisogno di dormire...

Erano passate ormai due settimane da quello che era successo..ero tornata a casa e mi ero quasi del tutto ripresa...Mi squillò il telefonino e risposi:

"Pronto?"

"Si,pronto,Jessica?"

"Si,chi è?"

"Sono Mirko...volevo dirti.."

Lo interruppi..

"Mirko?Aspetta,quel Mirko?Come fai ad avere il mio numero?"

"Sai,questo è uno dei vantaggi nell'aiutare qualcun'altro."

"Hai preso il mio numero di nascosto?"

"Non lo definirei proprio di nascosto,hai ricambiato il favore..ora non sei più in debito con me"

"Bene...cosa volevi dirmi?"

"Se ti va una di queste sere di uscire?"

"Non mi va,proprio..sai.."

"Penso che dopo tutto quello che è successo dovresti uscire un po..non pensarci.."

"Ora non posso.."