Recita: parte 1

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Oggi è il giorno della recita e da quello che ho capito si fa Biancaneve. Mi infilo il costume e Hermione mi trucca.
- Justice muoviti tra dieci minuti inizia! - urlo a Justice che è ancora a cambiarsi
- lo so ma.... Il vestito è orribile
Alzo gli occhi al cielo, mi avvicino alla tendina del camerino e la apro. È già pronta. La afferro per un polso e la costringono a sedersi così che Hermione possa truccarla
- nooooo!!!! - urla
- ma che è sto casino?! - sentiamo urlare
Dalla porta entra Draco con il vestito da Principe ed entra anche James anche lui vestito da Principe
- come mai due? - chiedo
- perchè le principesse sono due - dice Draco
- Justice il tuo cavaliere sarà James! - le urlo
- no!!!!!
- purtroppo per te è così!
Muhahahahahahahhahahahaha...... Cof..... Cof
Bene la recita inizia fra poco ed è tutto pronto. C'è anche una narratrice
Per prima c'è la scena di mia "madre"
Narratrice: Una volta, in inverno inoltrato, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva seduta accanto a una finestra dalla cornice d'ebano
E, mentre cuciva e alzava gli occhi per guardare la neve, si punse un dito e tre gocce di sangue caddero nella neve. Il rosso era così bello su quel candore, che ella pensò fra se: "Se Avessi un bambino bianco come la neve, rosso come il sangue e grigio e uno bianco come la neve, rosso come il sangue e marrone come il legno della finestra!"
Poco tempo dopo, diede alla luce due bimbine biance come la neve, rosse come il sangue e con i capelli una grigi e una marrone ebano; e, per questo, le chiamarono Biancaneve e Navebianca (ero a corto di idee). E, quando nacquero, la regina morì. Dopo un anno, il re prese di nuovo moglie: una donna bella, ma orgogliosa; non poteva tollerare che qualcuno la superasse in bellezza. Possedeva uno specchio e, quando vi si specchiava, diceva
- specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto più bello? - dice l'attrice
Narratrice: E lo specchio rispondeva
- il tuo, Regina, di tutte il più bello! - dice l'attore che fa lo specchio
Narratrice: Ed ella era contenta, perché‚ sapeva che lo specchio diceva la verità. Ma Biancaneve e Nevebianca crescevano, diventando sempre più belle e, quand'ebbero sette anni, erano belle come la luce del giorno e più belle della regina stessa.
Una volta che la regina interrogò lo specchio
- Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto più bello? - chiede l'attrice
Lo specchio rispose
- Il tuo aspetto qui di tutte è il più bello, ma Biancaneve e Navebianca sono molto più belle della Regina! - dice lo specchio
Narratrice: all'udire queste parole, la regina allibì e sbiancò per l'ira e l'invidia. Da quel momento in poi, la sola vista di Biancaneve e Navebianca la sconvolgeva, tanto le odiava. Invidia e superbia crebbero a tal punto in lei, da non lasciarle più pace ne giorno ne notte.
Allora chiamò un cacciatore e disse
- Conduci le bambine nella foresta selvaggia, non voglio più vederle. Uccidile e portami i polmoni e il fegato come prova della loro morte - dice la regina
Narratrice: il cacciatore obbedì e condusse Biancaneve e Navebianca lontano, ma quando estrasse il coltello per trafiggere il loro cuore innocente, elle si misero a piangere e Biancaneve disse
- Ah, caro cacciatore, risparmiaci la vita! Ce ne andrò nel bosco e non faremo mai più ritorno a casa
Ed elle era tanto belle, che il cacciatore ne ebbe pietà e disse
- andate pure, povera bimba
Narratrice: "Le bestie feroci ti divoreranno ben presto" pensava; ma sentiva che gli si era levato un grosso peso dal cuore, non dovendola più uccidere. E siccome, proprio in quel momento, arrivarono di corsa due cinghialetti, li sgozzò, gli tolse i polmoni e il fegato e li portò alla regina come prova. Ella, nella sua bramosia, li fece cucinare sotto sale e li divorò credendo di mangiare polmoni e il fegato di Biancaneve. Intanto le povere bambine era tutte sola nella grande foresta, e avevano tanta paura che temevano anche le foglie degli alberi e non sapevano cosa fare per porsi in salvo. Allora si misero a correre e corse sulle pietre aguzze e fra le spine; le bestie feroci le passavano accanto, ma senza far loro alcun male. Corsero finché‚ le loro gambe ressero; sul far della sera, videro una piccola casetta e vi entrarono per riposarsi. Nella casetta ogni cosa era minuscola ma straordinariamente linda e aggraziata. C'era un tavolino ricoperto da una candida tovaglietta e apparecchiato con sette piattini: ogni piattino aveva il suo cucchiaino, sette coltellini, sette forchettine e sette bicchierini. Lungo la parete, l'uno accanto all'altro, c'erano sette lettini, coperti di candide lenzuola. Biancaneve e Navebianca avevano tanta fame e tanta sete che mangiarono un po' di verdura e di pane da ciascun piattino, e bevvettero una goccia di vino da ogni bicchierino, poiché‚ non volevano portare via tutto a uno solo. Poi, dato che erano tanto stanche, si sdraiarono in un lettino ma non ce n'era uno che soddisfare Biancaneve
- questo era troppo lungo, quell'altro troppo corto.... - dico
- sorella cara sdraiati e taci - dice Justice
Narratrice: finalmente il settimo fu quello giusto, vi si coricò, si raccomandò a Dio e si addormentò. Quando fu buio arrivarono i padroni di casa: erano sette nani che estraevano i minerali dai monti. Accesero le loro sette candeline e, quando la casetta fu illuminata, si accorsero che era entrato qualcuno, perché‚ non era tutto in ordine come l'avevano lasciato.
Il primo dice -Chi è seduto sulla mia seggiola?
Il secondo -Chi ha mangiato dal mio piattino?
Il terzo -Chi ha preso un pezzo del mio panino?
Il quarto -Chi ha mangiato un po' della mia verdura?
Il quinto -Chi ha usato la mia forchettina?
Il sesto -Chi ha tagliato con il mio coltellino?
Il settimo -Chi ha bevuto dal mio bicchierino?
Narratrice: Poi il primo si guardò intorno e vide che il suo letto era un po' schiacciato e disse -Chi ha schiacciato il mio lettino?
Gli altri arrivarono di corsa e gridarono
- Anche nel mio c'è stato qualcuno!
Narratrice: Ma il settimo e il quarto, quando guardarono nel loro lettino, vi scorsero Biancaneve e Navebianca addormentate. Allora chiamarono gli altri che accorsero e, gridando di meraviglia, presero le loro sette candeline e illuminarono Biancaneve.
- Ah, Dio mio! ah, Dio mio!- esclama uno dei ragazzi
-che bella bambina! - dice un altro
Narratrice: E la loro gioia fu tale che non le svegliarono ma le lasciarono dormire nel lettino. Il settimo, e il guarto nano dormrono con i loro compagni: un'ora con ciascuno, e la notte passò. Al mattino, Biancaneve e Navebianca si svegliarono e, vedendo i sette nani, Biancaneve s'impaurì e Navebianca afferrò un bastone. Ma essi chiesero loro con gentilezza
-Come vi chiami? - dice uno degli attori
-Mi chiamo Biancaneve- rispondo
- e io Navebianca sua sorella - dice Justice
- Come hai fatto ad arrivare fino alla nostra casa?- chiedono ancora i nani
Allora ci mettiamo a raccontare che la nostra matrigna voleva farci uccidere, ma il cacciatore aveva risparmiato loro la vita ed esse avevano corso tutto il giorno, finché‚ avevano trovato la casina. I nani dicono - Se vuoi provvedere alla nostra casa, cucinare, fare i letti, lavare, cucire e fare la calza, e tenere tutto in ordine e ben pulito, puoi rimanere con noi e non ti mancherà nulla
Io e Nevebianca promettiamo che avremme fatto tutto ciò, e tenemmo in ordine la loro casetta.
Narrateice: La mattina i nani andavano nei monti in cerca di minerali e d'oro, la sera ritornavano e la cena doveva essere pronta. Durante la giornata la fanciulla era sola e i nani la misero in guardia dicendole
-Fai attenzione alla tua matrigna, farà in fretta a sapere che tu sei qui: non aprire a nessuno - dice il terzo nano
Narratrice: Ma la regina, credendo di aver mangiato il fegato e i polmoni di Biancaneve, non pensava ad altro se non ch'ella era di nuovo la prima e la più bella; andò davanti allo specchio e disse
-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto più bello? - chiede la regina
E lo specchio risponde - Il tuo aspetto qui di tutte è il più bello. Ma lontano da qui, in una casina di sette nani, piccina piccina, sono Biancaneve e Nevebianca molto più belle della Regina!
Narratrice: La regina inorridì poiché‚ sapeva che lo specchio non mentiva e capì che il cacciatore l'aveva ingannata e che Biancaneve era ancora in vita. E, siccome lo specchio le aveva rivelato che la bambina si trovava fra i monti, presso i sette nani, si mise a pensare nuovamente a come fare per ucciderla: perché‚ se non era la più bella in tutto il paese, l'invidia non le dava requie. Pensa e ripensa, si tinse il viso e si travestì da vecchia merciaia, riuscendo a rendersi perfettamente irriconoscibile. Così camuffata, passò i sette monti e arrivò fino alla casa dei setti nani; bussò alla porta e gridò
-Roba bella, comprate! comprate!
Mi affacciò alla finestrella della casette e dico -Buon giorno, buona donna, cosa avete da vendere?
-Roba buona, roba bella - risponde la vecchia
- stringhe di tutti i colori.- e così dicendo, ne tirò fuori una di seta variopinta e mela mostra
Narratrice: "Questa brava donna posso lasciarla entrare" pensò Biancaneve "ha buone intenzioni."
Apro la porta e compro la stringa colorata
- Aspetta bimba - dice la vecchia - come se conciata! Vieni per una volta voglio allacciarti io come si deve!
Narratrice: Biancaneve non sospettò nulla di male, le si mise davanti e si lasciò allacciare con la stringa nuova. Ma la vecchia strinse tanto e così rapidamente che a Biancaneve mancò il respiro e cadde a terra come morta - dice la narratrice
- Finalmente la tua bellezza è tramontata! - dice la perfida donna, e se ne va.
Narratrice: Poco dopo, a sera, ritornarono i sette nani e Navebianca che era andata a raccogliere i fiori: come si spaventarono nel vedere la loro cara Biancaneve distesa a terra, immobile come se fosse morta! La sollevarono e, vedendo che aveva la vita troppo stretta, tagliarono la stringa. Allora ella incominciò a respirare a fatica, poi, a poco a poco, riprese vigore. Quando i nani udirono ciò che era accaduto, dissero
- La vecchia merciaia non era altri che la regina. Sta' in guardia, e non lasciar entrare nessuno, mentre noi non ci siamo! - dice il quarto nano
Narratrice: Ma la regina cattiva, appena a casa, andò davanti allo specchio e domandò:-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto più bello?
E lo specchio rispose
-Il tuo aspetto qui di tutte è il più bello. Ma lontano da qui, in una casina di sette nani, piccina piccina, sono Biancaneve e Navebianca molto più belle della Regina! - dice l'attore
Narrateice: All'udire queste parole, il sangue le affluì tutto al cuore dallo spavento, poiché‚ vide che Biancaneve era tornata a vivere. Così si rimise nuovamente a pensare a come potesse sbarazzarsene e pensò di utilizzare un pettine avvelenato. Poi si travestì e prese nuovamente le sembianze di una povera donna, del tutto diversa dalla precedente, però. Passò i sette monti e giunse alla casa dei nani; bussò alla porta e gridò
-Roba bella, comprate! comprate!
Pov Justice
Biancaneve è uscita a far funghi e io sono a casa sola all'improvviso sento gridare, mi affaccio alla finestra e dico -Non posso lasciar entrare nessuno
Ma la vecchia dice -Guarda un po' che bei pettini!
Tira fuori un pettine e melo mostra. Mi piace tanto così apro la porta e lo compro. Poi la vecchia dice -Lascia che ti pettini
Narratrice: Nevebianca non sospettò nulla di male, ma come la vecchia le infilò il pettine fra i capelli, il veleno agì e la fanciulla cadde a terra come morta.
-Finalmente è finita per te!
Narrateice: disse la vecchia, e se ne andò. Ma, per fortuna era quasi sera e i sette nani insieme a Biancaneve stavano per ritornare. Non appena videro Navebianca distesa a terra come morta, pensarono subito a un nuovo imbroglio della cattiva matrigna; si misero a cercare e trovarono il pettine avvelenato. Come l'ebbero tolto, Nevebianca si riebbe e raccontò ciò che le era accaduto. Allora essi le raccomandarono di stare attenta e di non aprire la porta a nessuno. A casa, la regina si mise davanti allo specchio
- Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto più bello? - dice l'attrice
Come al solito lo specchio risponde -Il tuo aspetto qui di tutte è il più bello. Ma lontano da qui, in una casina di sette nani, piccina piccina, sono Biancaneve e Navebianca molto più belle della Regina!
Narratrice: a queste parole, ella rabbrividì e fremette per la collera.
Poi l'attrice geida: -Biancaneve deve morire, dovesse costarmi la vita
Narratrice: andò in una stanza segreta dove nessuno poteva entrare e preparò una mela velenosissima. Di fuori era così bella rossa, che invogliava solo a vederla, ma chi ne mangiava un pezzetto doveva morire. Quando la mela fu pronta, ella si tinse il viso e si travestì da contadina; così camuffata passò i sette monti e arrivò fino alla casa dei nani. Bussò,
Pov Ann
Sentiamo bussare. Mi affaccio alla finestra con Navebianca e dice -Non possiamo lasciar entrare nessuno, i nani ce l'hanno proibito!
- Non importa - risponde la contadina
-venderò lo stesso le mie mele. Tenete, voglio regalartevene una.
- No - dico, - non posso accettar nulla
-Hai forse paura del veleno? - dice la vecchia. - Facciamo così: voi mangate la parte rossa e io quella bianca.- Narrateice: ma la mela era fatta con tanta arte che soltanto la parte rossa era avvelenata. Biancaneve e Navebianca desiderava tanto la bella mela e, quando videro che la contadina ne mangiava non poterono‚ più trattenersi e allungarono la mano per farsi dare la loro metà. Ma al primo boccone, caddero a terra morte. Allora la regina dice -Questa volta nessuno ti risveglierà!
Narratrice: Tornò a casa e domandò allo specchio
-Specchio fatato, in questo castello, hai forse visto aspetto più bello? - chiede
Finalmente lo specchio risponde - E' il tuo, Regina, di tutte il più bello!
Narratrice: E il cuore invidioso finalmente ebbe pace, se ci può essere pace per un cuore invidioso. A sera, quando i nani tornarono a casa, trovarono Biancaneve e Navebianca distese a terra: dalle sue labbra non usciva respiro, erano morte. Le sollevarono, guardarono se vi fosse qualcosa di velenoso, slacciarono le loro vesti, pettinarono loro i capelli, le lavarono con acqua e vino, ma inutilmente: le cara bambina erano morte e non si ridestarono. Le distesero allora in due bare, vi si sedettero accanto tutti e sette e le piansero per tre giorni interi. Poi volevano sotterrarle, ma elle era ancora così fresca, le loro guance erano così belle rosse da farle sembrare ancora in vita.
Il primo nano dice -Non possiamo seppellirla nella terra nera
Narratrice: E fecero fare due bare di cristallo, perché‚ le si potessero vedere da ogni lato, ve le deposero, vi misero sopra il loro nome, a caratteri d'oro, e scrissero che erano figlia del re. Poi esposero la bara sul monte, e uno di loro vi rimase sempre a guardia. Anche gli animali vennero a piangere Nevebianca e Biancaneve: prima una civetta, poi un corvo e infine una colombella. Biancaneve e Navebianca giacquero per molto, molto tempo nella bara, ma non si decomposero: sembrava che dormissero poiché‚ erano ancora bianca come la neve, rossa come il sangue e marrone\grigia. Ma un bel giorno dei principi capitarono nel bosco e si recarono a pernottare nella casa dei nani. Videro le bare di Biancaneve e Navebianca sul monte e lessero ciò che vi era scritto a caratteri d'oro.
Allora Draco dice ai nani - Lasciateci le bare; vi daremo ciò che vorrete in compenso
Ma i nani rispondoni -Non la cediamo per tutto l'oro del mondo
E James - Allora regalatecela; non possiamo vivere senza vedere Neve bianca e Biancaneve: vogliamo onorarle e ossequiarle come coloro che ci sono più care al mondo
Stavano per baciarci ma Justice diede un pugno a James e io mi catapultati fuori dalla bara urlando - non voglio!
All'improvviso un portale si apre sotto i miei piedi e adesso cosa accadrà?!

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