Ciao, come sto?
beh male, ma non male come pensi te. Sto peggio della merda.
H o un vuoto all'altezza della bocca dello stomaco...un vuoto che non riesco a riempire, e vorrei fare chissà che cosa...vorrei mandare tutto e tutti a quel paese ...vorrei rompere i piatti a terra...Urlare, piangere e correre fin quando le mie gambe non ce la fanno più...vorrei scoppiare.. E quando ho la possibilità di farlo, le braccia diventano pesanti...Stranamente sono stanca...Debole...il vuoto alla bocca dello stomaco si riempie... Si riempie di qualcosa che per troppo tempo avevo tenuta dentro...Gli occhi adirati si chiudono e sono così umidi, che mi riscopro a piangere dopo tanto tempo...a piangere per davvero...lacrime che ti solcano le guance e la voce che ti esce, sotto forma di lamento...Singhiozzi, lacrime e mi sento libera...quel vuoto è scomparso...e mi addormento così con le lacrime agli occhi...con la stanchezza e con la libertà e la chiarezza tra i miei pensieri. domani quando mi sveglierò sarà un giorno migliore. ..migliore perché sarò io a renderlo tale....ma come farò a cambiarlo? beh solo cambiando me stessa...evolvendo quella che sono io...uscire dalla mia depressione e cercare la luce alla fine del tunnel.
ma il tunnel è così lungo...anche se ci sta poca luce riesco a vedere i segni sui muri...graffi indelebili che sono simili ai miei...sembra la mia anima appiccicata contro un muro...e io sto qui ferma a guardarla...a tentar di leggere una lingua così semplice , e da me capibile...ma la voce non la caccio...non mi va di leggere...mi volto e me ne vado....ma a pochi metri da me l'altra parte del tunnel...gli stessi segni , le stesse immagini...mi saltano agli occhi, vogliono essere lette...diventano rosse come il sangue che mi scorre nelle vene...chiudo gli occhi e cammino alla cieca...cado e mi rialzo, mi faccio male ma non importa voglio solo uscire da questo tunnel...mi appoggio alle pareti, ma non so da che parte sto andando...chiudere gli occhi non mi ha aiutata poi così tanto...le mie mai che strusciano contro questa superficie così usurata e così marcata...e senza volere leggo quei segni: stacco le mani dalle pareti...mi allontano. seduta a terra, con le ginocchia contro il petto e la testa appoggiata su dille ginocchia. così non posso leggere niente, ma non posso neanche andare avanti. alzo lo sguardo. sto in una stanza. il tunnel è sparito. sto al punto di partenza. dovrei trovare la porta per uscire da questa scatola...ma non ho voglia di rimettere in moto il cervello per scappare da quella che sono e che ero. sono stanca. preferisco stare qui dentro questa scatola un po' ammaccata. non mi va più di correre da un lato all'altro urlando e imprecando. aspetterò qui qualcuno che mi aprirà una porta e mi condurrà verso la luce, facendomi leggere quei segni sul muro con occhi diversi. qualcuno che mi prenda la mano e che mi accompagni e che quando ho bisogno mi prenda in braccio e mi asciughi le lacrime. qualcuno che rimarrà li con me. starò qui ferma a dormire un sogno profondo. cancello tutto. spengo tutto. e aspetto.
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La mia doppia vita
General Fictionstoria di una 18enne che affronta i lati positivi e negativi di un divorzio... tra alti e bassi, tra cose belle e brutte, tra certezze e incertezze riuscirà la nostra protagonista a uscire dal circolo vizioso della depressione...?