Da dieci minuti sono seduta ad una scrivania, Zayn si trova accanto a me con un'espressione tutt'altro che rilassata. Tutto in questo posto riesce a incutermi timore, le pareti bianche a cui sono appesi attestati e premi vinti dalla casa discografica, lo scatolone pieno di custodie di dischi mai ascoltati abbandonato sul pavimento proprio accanto al cestino della spazzatura, l'uomo di circa trent'anni che passeggia davanti a noi. Non riesco proprio a fermare l'ansia che mi sta crescendo nel petto.
"I punti principali del contratto sono i seguenti" Derek, l'uomo che fino ad ora mi ha fatto domande più o meno personali, si accomoda di fronte a noi, lasciando cadere sul tavolo di vetro una risma di fogli rilegata accuratamente "punto primo, dovrete farvi vedere insieme pubblicamente ogni volta possibile".
Annuisco, mentre tento di non dare a vedere il nervosismo che caratterizza ogni mio respiro. Ascolto in silenzio e catturo ogni parola che il manager di Zayn pronuncia. Non so se questa sia la cosa giusta da fare, ma ho deciso di dare una possibilità a tutta questa faccenda. In fondo questo contratto è l'unica opportunità che ho per passare più tempo con Zayn. O almeno più di quanto potrei passarne con lui altrimenti.
"Punto secondo, Alika, tu ti renderai disponibile a partecipare a ogni evento pubblico a cui parteciperà Zayn, come sua accompagnatrice" tutti mi guarderanno, l'attenzione sarà puntata su di me, la ragazza sconosciuta di Zayn Malik. Dovrò sembrare abbastanza per lui, comportarmi e vestirmi nel modo giusto. Questo richiederà denaro che non ho e che di sicuro non potrò pretendere dalla mia famiglia che fatica ad arrivare a fine mese. Abbasso lo sguardo, scuotendo appena la testa, ma prima che io possa dire qualunque cosa, Derek si affretta ad aggiungere quello che almeno un po' riesce a darmi sollievo "ovviamente i viaggi e il guardaroba saranno finanziati da noi".
Sussurro un insicuro "sì" e sento la mano di Zayn stringere la mia. Conosce i problemi economici della mia famiglia e sa quanto questo mi faccia sentire a disagio. Averlo accanto, comunque, sta rendendo tutto più facile. Lui, a dire il vero, non è così convinto di quello che ormai ho quasi deciso di fare, ma rispetta la mia scelta di essere qui. Prima di uscire di casa ho ammesso che lo sto facendo perché non voglio separarmi da lui, sarebbe troppo difficile dopo queste due settimane insieme. Non sono sicura dei sentimenti che provo verso di lui, prima di conoscerlo e di andare oltre ciò che i giornali mi dicevano sul suo conto, credevo davvero di esserne innamorata. Un amore falso, forse, perché ora che posso toccarlo, parlargli e persino trascorrere giornate intere con lui, mi sono resa conto che di Zayn Malik non so proprio niente. Sto scoprendo ogni suo dettaglio giorno per giorno ed è totalmente diverso dall'idea che avevo di lui prima del messaggio che ha cambiato tutto.
"Punto terzo, nessuno dovrà venire a conoscenza del fatto che la vostra relazione sia falsa" chiarisce Derek, distogliendomi dai miei pensieri e riportandomi alla realtà. I suoi occhi fissano prima me e poi Zayn "non vogliamo che certe informazioni si diffondano, chiaro?".
"Sono sicuro che non sarà difficile per noi recitare la parte della coppietta innamorata" una punta di sarcasmo invade la voce di Zayn, che fino ad ora è rimasto in silenzio. Mi volto a guardarlo e noto che ha le labbra serrate. Deve essere stanco di tutti questi obblighi e condizioni. Quando accenna ai suoi manager o al suo lavoro, diventa improvvisamente nervoso e a volte mi chiedo come faccia a sopportare ciò che gli viene imposto ogni giorno.
Derek ignora le parole di Zayn, anche se dal modo in cui ha inarcato le sopracciglia capisco che ha colto il significato dietro a quel tono di voce stanco e rassegnato. Si passa una mano tra i capelli e con i suoi modi di fare fin troppo rigidi e controllati per la sua giovane età si affretta a riprendere a parlare.
"Sarai pagata quattrocento sterline per ogni uscita, sono più che certo che siano abbastanza" un sorriso falso e forzato si va a formare sulle sue labbra, il cui colore intenso contrasta con la carnagione chiara del viso.
"Sì, è..." mi sento la gola secca, non sono mai stata così nervosa in vita mia "è sicuramente abbastanza" balletto, in modo poco convinto. È più di quanto normalmente guadagno in un mese facendo da babysitter al bambino dei vicini.
Mi rendo conto che Zayn mi sta ancora tenendo la mano e non accenna a lasciarla andare. Percepisco il suo sguardo su di me mentre Derek lascia scorrere il contratto sulla superficie del tavolo. È arrivato il momento di prendere una decisione e io non mi sento pronta nemmeno un po'.
"Sul fondo del foglio dell'ultima pagina troverete gli spazi per firmare" il suo tono adesso è determinato, tipico di chi fa questo lavoro da anni ormai. Il tono di voce di chi sa ottenere ciò che vuole.
Quando sto per afferrare la penna riposta nel raffinato portamatite, un gesto della mano di Zayn mi ferma. Torno di nuovo a guardarlo, ma la sua attenzione è concentrata su Derek. "Potresti lasciarci soli per un attimo?" chiede gentilmente.
"Certo" l'uomo aggrotta nuovamente le sopracciglia, ma subito si alza e si dirige verso la porta. Abbassa la maniglia, che non fa il minimo rumore, ed esce, concedendoci qualche minuto in privato.
"Siamo sicuri di quello che stiamo facendo?" mi domanda. Distolgo l'attenzione dalla porta chiusa e la riporto su di lui. Rifletto per un attimo su ciò che mi ha chiesto, prima di rispondere con la verità.
"No" ammetto. Scuoto appena la testa, tentando di schiarirmi i pensieri "ma hai idea di quanto tempo avremmo per noi?". Giornate intere con la sola condizione di sorridere a dei fotografi. Odio il fatto che saremmo sempre al centro dell'attenzione, ma una parte di me vuole solo accettare. Non so se dovrei ascoltarla, però.
"È l'unico motivo per cui sono qui" concludo, la voce appena più bassa. Osservo la sua espressione preoccupata, lui fa un cenno con la testa e alza le spalle "non voglio che tu ti senta obbligata, verrei da te comunque ogni giorno se lo volessi".
È tutto così assurdo. Da quando mi trovo qui a Bradford è tutto così diverso, strano ed emozionante nello stesso momento. Non ho idea di quale sia il motivo, forse il fatto che Zayn sia meglio di quanto pensassi o forse che sono lontana da tutte quelle che erano le mie certezze. L'unica cosa di cui sono sicura ora è che qui sono felice.
"Non sentirti obbligata a firmare" mi ripete ancora quando rimango in silenzio, un sospiro esce dalle sue labbra "non voglio che il nostro rapporto vada a finire male, solo questo".
"Ti prometto che non succederà" replico, senza nemmeno pensarci. Non sono certa di quello che dico, ma lo spero con tutto il cuore. Abbiamo molto da perdere e sono davvero spaventata, ma quale altra scelta ho? Rifiutare e pregare che Zayn riesca a trovare del tempo per me tra un autografo e l'altro? Sperare di rivederlo una volta finito il suo tour mondiale? Anche questo mi terrorizza.
"Voglio provare a fidarmi, almeno questa volta" mormora, con la voce appena tremante.
"Non voglio deluderti, Zayn, farò in modo che non accada" cerco di rassicurarlo, anche se con scarsi risultati.
"Va bene" annuisce, stringendo appena la presa sulla mia mano. Ormai questo è diventato un gesto più che naturale per noi, come respirare o sorridere ogni volta che i nostri sguardi si incrociano. Per un attimo mi chiedo se sarà davvero così difficile fingere di amarlo...
"Allora abbiamo deciso" sussurro.
"Suppongo di sì" risponde.
"Sì" ripeto un'ultima volta, poi prendo la penna e, prima di poter rischiare di cambiare idea, scrivo il mio nome sull'ultima pagina del contratto.
Sono ufficialmente la ragazza di Zayn Malik.
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Fake relationship (Private chat sequel)
Fanfiction[COMPLETA] Sequel di Private chat. #6 in storie brevi (13\09\15)