23.

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"Non sono mai stato ad una festa di Halloween in una scuola" Zayn sembra un bambino la mattina di Natale, è da quando è arrivato che non smette di sorridere.

"Di nascosto, soprattutto" gli faccio notare, mentre mi sistemo per l'ultima volta i folti ricci che ho impiegato tutto il pomeriggio per acconciare. La mia tuta di pelle attillata non è per niente comoda, ma almeno posso dire di non aver indossato i tacchi.

"Come sto?" Zayn si sistema la giacca di pelle e si avvicina a me, che gli sistemo il ciuffo pieno di gel all'insù.

"Stai benissimo, Danny" gli stampo un bacio sulla guancia e lui mi stringe a sé, circondandomi i fianchi con le braccia. "Anche tu, Sandy" mi sussurra all'orecchio, con la sua voce dolce.

"Non dimentichiamoci le maschere" dico, non appena mi lascia andare. Non vogliamo che qualcuno riconosca Zayn e ci rovini la serata, fino a domani lui sarà un ragazzo come tutti gli altri.

"Le ho messe nella tua borsa" mi fa un occhiolino e mi prende per mano "possiamo andare?".

Annuisco e apro la porta, chiudendola a chiave dopo che siamo usciti entrambi. Stanotte ho casa libera e senza dirlo a nessuno ho invitato Zayn a rimanere fino a domani, questa sera sarà solo per noi due.

A piedi arriviamo fino all'ingresso del liceo, ma prima di entrare indossiamo le due piccole maschere che permetteranno a Zayn di non essere riconosciuto. Quando abbiamo finito, lui mi avvolge i fianchi con il braccio e insieme ci dirigiamo verso l'entrata, che per l'occasione è stata decorata dagli studenti del primo anno con zucche intagliate e luci colorate.

All'interno della palestra la musica alta sovrasta le risate degli studenti che stanno ballando e bevendo del liquido rosso da dei bicchieri. Alcuni di loro non sono quasi riconoscibili nei loro costumi, ma quasi subito riesco ad individuare Calen insieme alla sua Liz. Stanno ballando, lei vestita da principessa e lui in smoking, devo ammettere che sono bellissimi. Fino a poco tempo fa non avrei mai pensato di vederli insieme, ma io credo proprio di non poter parlare, dato che nemmeno io avrei mai pensato di diventare la finta ragazza di Zayn Malik.

"Andiamo a prendere qualcosa da bere?" mi propone Zayn, facendo un cenno al tavolo delle bibite. Un insegnante che ho solo visto di sfuggita nei corridoi della scuola serve vari tipi di bevande. Indossa un costume da vampiro, sempre che una semplice dentiera dai canini appuntiti possa essere definita un costume.

"Cosa volete, ragazzi?" ci domanda con l'espressione di qualcuno che stasera ha posto questa domanda almeno un centinaio di volte.

"Aranciata?" lancio un'occhiata a Zayn che annuisce. "Due aranciate, per favore" chiedo nel tono più gentile che mi riesca. Scommetto che lui vorrebbe essere a casa a riposarsi invece di trovarsi qui a servire degli studenti che non gli mostrano il minimo di riconoscenza, essere cortese è il minimo che io possa fare.

Lo ringrazio quando ci porge i nostri bicchieri e mi allontano insieme a Zayn. "Vuoi ballare?" mi chiede, un po' imbarazzato.

"Tu odi ballare" gli faccio notare, bevendo poi un sorso dal mio bicchiere di carta. Gli altri ragazzi si stanno ancora scatenando in pista e a dir la verità non muoio dalla voglia di buttarmi in mezzo a loro.

"Ho sentito una ragazza che diceva che tra poco metteranno un lento" fa spallucce, anche se il modo in cui si passa distrattamente una mano dai capelli mi fa capire quanto sia nervoso.

"Beh, allora non posso proprio rifiutare" mi lascio sfuggire una risata e getto il bicchiere ormai vuoto in uno dei cestini della spazzatura "credo che stia per iniziare" dico, non appena la musica si ferma.

Getta via anche lui il suo bicchiere e mi porge la mano tremante, che io afferro senza esitazione. Lui porta il suo braccio attorno ai miei fianchi, mentre io appoggio la mia mano sulla sua spalla. Ci muoviamo tentando di seguire il ritmo appena accennato della musica, ma devo ammettere che nessuno dei due è un perfetto ballerino.

"È la prima volta" mormora al mio orecchio.

"La prima volta?" gli domando, confusa. Sto ancora seguendo i suoi movimenti imperfetti, che mi stanno facendo sentire stranamente bene.

"Che ballo un lento" accenna una risata "hai ragione, odio ballare".

Sorrido a quelle parole, rendendomi conto che sta facendo tutto questo per me. Perché sa che invece io amo questo genere di cose e vuole rendermi felice. Per un attimo mi chiedo quali altre cose lui abbia fatto per il semplice fatto che a me piacessero.

"Vuoi smettere? Possiamo tornare a sederci" gli chiedo, ma lui scuote subito la testa. "Mi piace stare in questo modo" ride ancora, forse per quello che sta per dire "mi piace tenerti stretta".

Arrossisco appena e rimango in silenzio. La canzone finisce troppo presto e noi siamo costretti a dividerci, ma io credo di avere un'idea migliore.

"Ti va di tornare a casa? Qui si sta bene, ma è troppo affollato per i miei gusti" alzo appena le spalle e aspetto che mi risponda. Lui annuisce e mi porge di nuovo la mano "andiamo".

Dopo aver salutato Calen, che sapeva tutto e per questo che non ha trascorso la serata con noi, usciamo dalla palestra della scuola e torniamo a casa mia.

Come previsto, la casa è tutta per noi. "Hai fame?" gli chiedo dopo essermi tolta la giacca.

"Stranamente no" mi risponde, ridendo appena. Non capisco perché mi senta così nervosa, io e Zayn siamo rimasti solo decine di volte. Prendo tempo e salgo nella mia stanza per cambiarmi, indosso dei pantaloni della tuta e una delle magliette che Zayn mi ha prestato e che non ho più restituito. Mi raccolgo i capelli in una coda alta e torno al piano di sotto, dove Zayn mi aspetta sul divano.

"Eccomi" sorrido e mi sistemo accanto a lui, che senza esitare mi circonda le spalle con il braccio. Ci comportiamo da fidanzati persino lontano dalle telecamere, ultimamente.

"Mi piace la tua maglia, ha qualcosa di famigliare" scherza "sta molto meglio a te, comunque".

"Dici?" mi lascio sfuggire una risata e mi accoccolo tra le sue braccia, appoggiando la testa sul suo petto.

"Assolutamente" lo sento giocare con i miei capelli e chiudo gli occhi, il suo tocco riesce a farmi rilassare. Avevo in mente di guardare un film insieme a lui, ma abbracciarlo in questo modo e restare a chiacchierare tra una carezza e l'altra mi piace molto di più.

"Preferisco restare qui, che alla festa" ammetto, riapro di nuovo gli occhi e osservo distrattamente il braccio pieno di tatuaggi di Zayn, ripassandone il contorno con le dita.

"Anche io, sai?" mi ritrovo a sorridere di nuovo, cosa che succede spesso quando sono insieme a lui. Sento le palpebre diventarmi sempre più pesanti, ma non voglio addormentarmi. Se mi addormento, domani mattina arriverà più in fretta e io non sono pronta a salutare di nuovo Zayn.

"Vorrei che restassimo così per sempre" sussurro, forse sono troppo onesta, non so se dovrei dire certe cose, potrebbe essere troppo e a lui potrebbero non piacere.

"Possiamo, se vuoi" mormora "ma moriremmo di fame". Accenno una risata e non pronuncio una parola. Se questo è un sogno, non svegliatemi.

"Devo confessarti una cosa" dice a bassa voce, dopo qualche attimo di silenzio.

Resta sveglia, Alika.

"Ormai sono passati mesi da quando abbiamo firmato quel contratto e ormai credo che sia arrivato il momento di dirti che per me..." ma non riesco a sentire il resto della frase, il sonno ha avuto la meglio su di me.

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Non sono soddisfatta di questo capitolo, ma non volevo saltare l'aggiornamento di oggi, quindi l'ho pubblicato lo stesso. Spero vi sia piaciuto e sarei contenta se mi diceste cosa ne pensate, come ho detto ieri la vostra opinione per me è importantissima❤

PS. #16 in storie brevi!

Fake relationship (Private chat sequel)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora