capitolo 2

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Dopo qualche ora di viaggio siamo arrivati nel vialetto della nuova casa, devo essere sincera questo quartiere mi piace parecchio, mi pare che il nome della cittadina sia Mullingar, insomma non nulla di troppo caotico proprio come piace a me. La casa dentro e piccolina ma accogliente, mio padre si è dato molto da fare quest'estate per ristrutturare la casa all'interno e devo ammettere che ha fatto un ottimo lavoro.

-Pa' vuoi una mano con gli scatoloni?- chiedo lasciando forse trasparire la mia non-voglia di sistemare le cose.
-No tranquilla, va pure a farti un giro so benissimo che non ne hai voglia, il viaggio è stato stancante, metteremo a posto domani!- risponde lui con un tono di voce stanco.
-Oh grazie mille papà, riposati io faccio due passi per il quartiere-
-Va bene tesoro, torna per le sette e mezza-

Fuori fa abbastanza freddo ma non importa, ho voglia di sgranchirmi un po le gambe, tutte quelle ore di viaggio mi hanno distrutta. Dopo mezz'oretta raggiungo un parco, decido di sedermi su una panchina, alzo lo sguardo e noto un ragazzo biondo che sta passeggiando, cavoli quanto è bello! Penso tra me e me, ad un certo punto vedo che si avvicina sempre di più, oh no non dirmi che sta vendendo a sedersi qua, ebbene si. Si è seduto. Sono intenzionata ad alzarmi ma mi sono appena seduta, si noterebbe subito che mi sono alzata per lui, quindi decido di tirare fuori il libro che avevo messo in borsa e leggerlo, penserà che sono la solita sfigata ma non importa perché alla fine è questo che sono. Sto per cominciare a leggere quando sento -che libro leggi?- ma come? E io che pensavo i libri fossero l'unico antidoto contro le conversazioni. -mmh si intitola Reflections- rispondo con un filo di voce, dovrei seriamente affrontare i miei problemi nel socializzare o non riuscirò mai a farmi degli amici. -sembra interessante- risponde lui sorridendomi, è il sorriso più bello e dolce che io abbia mai visto. -Si è molto bello, penso che questa sia più o meno la quarta volta che lo rileggo.- no,non posso averlo detto seriamente. Ora penserà che sono una psicopatica che non ha vita sociale e passa il tempo a leggere lo stesso libro perché non ha nulla di più interessante da fare, devo assolutamente riparare questo danno. -A te piace leggere?- oh, si certo mi pare una domanda un po' troppo scontata per una maniaca di libri. - Si, pensa che il mio libro preferito l'ho letto dieci volte, quindi non sentirti in imbarazzo con me se hai letto lo stesso libro più di una volta- sorrido, non sembra un ragazzo come gli altri, mi piace. Potrebbe decisamente diventare mio amico.
-Sei nuova da queste parti?-
-Si sono arrivata oggi, tu invece mi sa che abiti qua da molto dato che ti sei accorto che io sono nuova- lui sorride -beh si abito qua da sempre, e poi diciamocelo una bella ragazza come te l'avrei notata se fosse qua da più tempo- mi guarda con intensità, forse troppa perché mi sono appena accorta di avere caldo. Gli sorrido ma non dico nulla, infondo non so nemmeno cosa dire. -Ora devo andare, ci si vede.- dico io, faccio per alzarmi e lui mi dice -aspetta vengo anch'io, abito davanti a te- mentre lo dice arrossisce, essendo in piedi davanti a me noto il colore dei suoi occhi, non avevo mai visto un paio di occhi così belli, di un azzurro oceano, stupendi. -Ma quindi tu già sapevi che ero nuova? Non è stata la mia bellezza a colpirti- sorrido e gli tiro un pugnetto sulla spalla, lui sorride -diciamo che la tua bellezza mi ha incoraggiato a venire fino al parco per conoscerti.-
Camminiamo insieme fino a casa, abbiamo dialogato tutto il tempo, è semplice parlare con lui, riesce a mettermi incredibilmente a mio agio.
-Ah, comunque io sono Niall!-
-Adeline, mi chiamo Adeline!-
-Mmh si, é un nome degno di te- dice ridendo, rido anche io, ci salutiamo ed entriamo entrambi nelle nostre rispettive case. Ho una sensazione strana nello stomaco, sono così felice. Non mi sentivo più così da prima che la mamma morisse.

Finita cena mi corico nel letto, faccio per spegnere la luce quando vedo Niall affacciato alla finestra che mi chiama.

fear of love || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora