capitolo 4

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Suona la sveglia. Non può essere, guardo l'ora, eh si, sono già le sette.
Scendo le scale ancora mezza addormentata, e mi dirigo verso la cucina dove vedo già papà ai fornelli, mi vede e inizia a sorridere.
-Ti sei fermata fino a tardi a parlare con quel ragazzo ieri sera eh?- dice con tono scherzoso. Ora capisco il perché del suo sorrisetto malizioso.
-E tu come fai a saperlo?-
-Beh un padre sa sempre tutto, e poi la tua risata si sentiva dalla mia stanza!-
-Scusa, non volevo disturbarti.-
-Non devi scusarti tesoro! Mi fa piacere che tu abbia fatto nuove conoscenze, dovresti invitarlo una sera a cena! Sai voglio vedere chi è sto ragazzo con il quale ridacchi la sera!- dice facendomi l'occhiolino.
-Ora bevi il latte e va a prepararti, non vorrai fare tardi già il tuo primo giorno nella scuola nuova!-
-Si ora vado, papà! quasi dimenticavo! Non c'è il caso che tu mi dia un passaggio fino alla scuola.-
Non so come dirglielo, ho paura che mi dica che non posso, d'altronde è pur sempre un ragazzo che ho appena conosciuto. Alla fine decido di dirglielo con un tono indifferente, come se non mi importasse se la sua risposta fosse stata negativa o positiva. Anche se ovviamente spero che mi dica di si.
-Mi accompagna Niall, il ragazzo che ho conosciuto ieri, nonché il ragazzo che abita davanti a noi.- Non riesco bene a capire la sua attuale espressione, da un lato sembra felice per me, forse perché non lego facilmente con le persone, anzi si può dire che non lego proprio. Dall'altro lato però intravedo un po' di preoccupazione, in questi ultimi due anni è diventato molto apprensivo, forse perché prima c'era la mamma, e quindi sapeva che lei non avrebbe mai permesso che mi accadesse qualcosa, era una donna molto responsabile. Credo che da quando se n'è andata sente che tutta la responsabilità è sua, penso di essere l'unico motivo per cui va ancora avanti, se mi succedesse qualcosa non so come reagirebbe.
-Ti dico di si, però prima di andare a scuola, lo fai entrare in casa e me lo presenti.-
Capisco la sua preoccupazione, quindi rispondo di si senza contestare.

-Cavoli Adel, è stata la situazione più imbarazzante nella quale mi sia mai ritrovato.-
-Mio padre voleva sapere chi era il probabile maniaco rapitore di vicine di casa che mi portava a scuola. Devi essere più apprensivo!-
Dico in modo scherzoso, anche se sono consapevole che Niall ha dovuto subire un bello stress, mio padre in cinque minuti si è praticamente fatto raccontare tutta la sua vita, è incredibile la potenza di un padre apprensivo!
-Beh si hai ragione, ma sono certo che anche lui sia rimasto colpito dal mio fascino. Non penso che manderà qualcuno a salvarti quando ti rapirò.-
-Mmh allora ti sei fatto una sudata per niente.-
Dico indicando l'alone del sudore sotto le sue ascelle, arrossisce per l'imbarazzo e si sistema la maglia, come se bastasse per nascondere il piccolo laghetto che gli era uscito!
-Vedremo se te non suderai quando ti dovrai subire le infinite domande di mia madre, sai è molto gelosa del suo adorabile figlio.-
Con questa uscita mi ha appena fatto capire che dovrò conoscere sua madre, spero non mi chieda nulla della mia, non sono ancora pronta a parlargliene. Per evitare di continuare a parlare dell'argomento "madri" decido di sorridere e cambiare argomento.
-Che lezione hai la prima ora?-
-Scienze politiche, detesto questa materia. Te?-
-Anche, aspetta quindi seguiamo lo stesso corso?-
-Credo proprio di si, mia bella vicina di casa e ora anche di banco.-
Di nuovo quel sorrisetto malizioso, ogni volta che lo fa qualcosa dentro mi si blocca, è una sensazione che non so spiegare, credo proprio che non si riesca a dire a parole quanto lui mi faccia stare bene anche con un solo sguardo.

POV NIALL
L'ho di nuovo fatta arrossire, quando si imbarazza diventa ancora più bella, la sue guance diventano rosate e i suoi occhi, così blu, così profondi, risplendono di una luce che toglie il fiato. So di conoscerla da poco, ma già riesco a vedere che c'è qualcosa di speciale in lei, oltre alla sua incredibile bellezza naturale ha qualcosa che molte ragazze ormai hanno perso, la timidezza. È timida da morire, ed è anche molto simpatica, fa le battute sempre nel momento giusto, non è mai inopportuna. Sfido chiunque al giorno d'oggi trovare una ragazza così semplice e reale.
-Okay siamo arrivati, i miei amici come promesso te li farò conoscere nella pausa pranzo, non voglio stressarti troppo.- dico lasciandomi scappare un sorriso, cavoli volevo avere un'espressione da duro e invece mi tradisco con uno stupido movimento involontario del mio sistema nervoso.
- Quindi ti dovrò sopportare anche a scienze politiche? Ti avverto, non so se ne sarò in grado.-
Lo dice lasciandosi scappare un sorriso, anche lei è stata tradita dal suo sistema nervoso!
-Ebbene si, dai scendiamo dall'auto, non vorrai arrivare in ritardo alla tua prima entusiasmante lezione di scienze politiche!-

POV ADELINE
Sta per suonare la campanella che annuncia la pausa pranzo, inizia a venirmi un po' di ansia. Come esco dall'aula,vedo Niall,con la schiena appoggiata agli armadietti che mi sta aspettando.
-Ehii, mi chiedevo...-
Faccio una pausa e poi riprendo.
-Ma devo incontrarli proprio oggi i tuoi amici? Non possiamo rimandare a che ne so, il prossimo anno?-
Inizia a ridere, penso addirittura di averlo convinto, povera illusa.
-Assolutamente no.- Dice con tono fermo.
-Dai andiamo! Prima arriviamo, prima ti togli il fastidio.-
-Mmh, okay.-

fear of love || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora