fear of love || Niall Horan

capitolo 8

-No Niall, non voglio più sentire nulla. Io so di provare qualcosa per te, ma non mi è ancora chiaro cosa sia e poi non voglio rischiare di perderti , sei il mio unico amico qua, o meglio sei l'unico amico che ho, non voglio rovinare il bel rapporto che abbiamo creato per una relazione della quale non sono nemmeno sicura che funzioni, mi dispiace così tanto ma non c'è la faccio.-
Una lacrima mi riga il volto, so che tutto questo lo sta ferendo ma è meglio così, non so se sarei in grado di renderlo felice come lui rende me, non sarei mai alla sua altezza, meglio evitare tutto ciò.

I suoi occhi che prima erano così brillanti e pieni di vita continuano a fissarmi e ora hanno assunto il colore del mare quando non c'è il sole, un azzurro così spento e buio...

-No Adel, io non credo che tu abbia ragione e te lo dimostrerò, cercherò di abbattere tutte queste tue insicurezze che non dovresti nemmeno avere, tu sei così semplicemente stupenda, e io in confronto a te non valgo nulla, ma cercherò di migliorarmi, solo per te.-
-Come fai a non capire? Tu sei migliore di me Niall, sei una di quelle persone che incontri di rado nella vita, sei profondo, dolce, simpatico e tutte queste cose messe insieme mi fanno impazzire, poi i tuoi occhi... Li mi ci perdo ogni volta che ti guardo e la tua risata, vogliamo parlarne? Penso che sia il mio suono preferito. Ora capisci? Il motivo per il quale io non voglio provare ad avere una relazione con te è che io non sono e non sarò mai abbastanza per te.
Quindi per favore ora vai alla festa e divertiti, non hai bisogno di me-
Una parte di me non vuole che lui se ne vada realmente, ma quella è solo la parte egoista, quella razionale invece sa che sto facendo la cosa giusta.

Non riesco a crederci dopo tutto quello che gli ho detto lui se n'è andato senza dirmi nulla, ma non posso nemmeno fargliene una colpa, sono stata io a chiederglielo. Almeno ora che se n'è andato non devo più trattenermi dal piangere, proprio mentre ho il viso rigato da numerose lacrime sento di nuovo il campanello suonare, apro la porta ma il suono non cessa. Ad un certo punto mi accorgo di cosa è successo, era tutto uno stupido sogno. Ora però devo alzarmi per aprire seriamente la porta.
È mio padre che come al solito a dimenticato le chiavi.
Lo saluto, gli do la buona notte e mi ritiro nella mia stanza, non riesco a smettere di pensare al sogno appena avuto, sembrava tutto così reale...

Mi sveglio sentendo la sveglia, come al solito mi sono dimenticata di toglierla, aah che gioia svegliarsi presto la domenica mattina.
Scendo al piano di sotto e mi preparo colazione, mio padre è già uscito per andare al lavoro quindi sono sola e non so proprio cosa fare, magari più tardi chiamo Niall...
Il sogno di ieri sera mi aveva un po confusa, ma ora sono sicura di non provare nulla per lui, ho riflettuto, ci conosciamo da troppo poco, i sentimenti non maturano così in fretta.

Dopo aver finito colazione mi lavo e mi vesto, un maglione bordeaux e un paio di jeans neri stretti, niente di elaborato.

Sono giá le undici perciò decido di chiamare Niall, sperando di non svegliarlo.
Al terzo squillo risponde.
-Ehi-
Ha la voce ancora assonnata, un po roca. È stupenda.
-Ehi Niall, non ti ho svegliato vero?-
Mi accorgo di una voce femminile in sottofondo, continua a chiedere "chi è?" Penso sia sua madre, credo proprio che Niall abbia un buon rapporto con i suoi genitori, è così dolce.
-Si ma ti ringrazio di averlo fatto, perché è già tardi, a quest'ora dovrei già essere tornato a casa, cazzo non sarei dovuto fermarmi! Scusa Adel, ora devo andare. Ci sentiamo-
Non faccio nemmeno in tempo a rispondere che ha già attaccato il telefono.
Quindi la voce femminile non era di sua madre, quanto sono ingenua. Meno male che mio padre mi ha vietato di andare alla festa, Niall sarebbe andato in giro a rimorchiare e io sarei rimasta da sola, con gente della quale non mi importa nulla.