La vigilia di Natale

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LOUIS' POV

Ormai sono più di due ore che vago per Londra senza una meta ben precisa.

Quei coglioni dei miei amici mi stanno preparando una "sorpresa" per il mio 148° compleanno.

Fa strano dirlo... mi sento vecchio ma giovane allo stesso tempo.

Non ho mai festeggiato i miei compleanni... ormai non ha più senso festeggiarli, ma quest'anno ne vale la pena. Perchè da quest'anno in poi avrò al mio fianco l'unica persona che è riuscita ad accertarmi così come sono... nonostante io sia il ragazzo più testardo, più lunatico, più aggressivo che esista. Ma lei, Giada, è riuscita a scoprire la parte buona che c'è in me cambiandomi totalmente.

L'aria invernale mi accarezza dolcemente mentre sono seduto su una panchina in un parco vicino casa. Ho sempre amato le feste natalizie, le persone sembrano amarsi di più.

All'improvviso due candide mani si posano sui miei occhi impedendomi la vista. Mi fa alzare la testa e poi, da dietro la panchina, due dolci labbra si posano sulle mie stampando un caloroso bacio.

"Auguri amore." sento dire da una voce.

La sua dolce voce.

Poggio le mani sulle sue e le tolgo lentamente dai miei occhi. Poi mi alzo e mi giro verso di lei: Giada.

"Tu non immagini quanto io ti ama." affermo ammirando la sua bellezza

"Beh sicuramente non quanto io amo te."

"Mh discuteremo più tardi su questo dettaglio." dico con voce seria e lei mi risponde con un dolce sorriso.

"Dai andiamo a casa, ti aspettano i tuoi fantastici quattro."afferma ridendo

"Devo avere paura?" chiedo fingendomi preoccupato

"Forse..." risponde e subito dopo ci avviamo, mano nella mano, verso casa.

**

Arrivati davanti la porta di casa, noto le luci tutte spente all'interno.

"Ma c'era anche bisogno di spegnere le luci? Si capisce che è una festa di compleanno a sorpresa!" affermo guardando Giada

"Sta zitto ed entra." dice spingendomi.

Faccio come dice lei, apro la porta e appena entro delle persone mi saltano addosso facendomi cadere a terra con il loro peso sopra di me. Delle persone? Ma che dico! So benissimo chi sono.

Le luci sono ancora spente quindi non vedo e capisco niente.

"Auguri Peter Pan!" sento urlare in coro

"Ragazzi! Ma che sorpresa! Non me lo sarei mai aspettato!" esclamo soffocato dal peso delle persone che si trovano sopra di me.

"Ma quanto sei cresciuto!" sento dire e subito dopo sento una mano scompigliarmi i capelli

"Niall lo so che sei tu! Smettila!" urlo

"Ehi non sono io!" sento dire nell'oscurità

"Ragazzi vi voglio bene anch'io ma sto soffocando. Poi rischio di morire il giorno del mio compleanno!"

"Ahahahah divertente Louis! Tu sei già morto!" sento dire, ma questa volta è una voce femminile

"Chiara è inconfondibile la tua voce." affermo e sento qualcuno ridere "Ma chi cazzo è che mi sta palpando il sedere!?" urlo

"Scusami amico!" esclama una voce roca

"Harry sei un pervertito!" urlo ridendo.

Ma all'improvviso, fortunatamente, le luci si accendono.

UN VAMPIRO COME AMICODove le storie prendono vita. Scoprilo ora