Capitolo Quarto

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La mattina dopo mi svegliai e feci tutto di fretta dato che avevo appuntamento alle 10:00 con Alberico ed erano le 9:00.
Uscii di fretta. Erano le 9:30. Il bus arrivava dopo sette minuti.
Quella mattina avremmo dovuto registrare.
Salii sul bus e, come sempre, misi le cuffiette. Feci partire la riproduzione casuale. La playlist arrivò alla sesta canzone ed io scesi dal bus. Camminai per cinque minuti e poi mi sedetti sulla panchina che avevamo scelto per registrare. Dopo poco, vidi arrivare Alberico. Era diverso dal giorno precedente. Era tornato moro e si era tagliato un po' i capelli.
Io: -Buongiorno.- dissi abbracciandolo.
Alberico: -Buongiorno piccola.- disse abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia. Sorrisi leggermente.
Montammo il cavalletto e la videocamera e poi cominciammo a registrare.
Aprimmo il video con un "Salve a tutti e benvenuti in un nuovo video"
Continuammo a lungo. Mi divertivo a stare con lui.
Andammo a mangiare al sushi e poi ci dirigemmo in centro per visitare il Duomo e fare un giro culturale di nuovo.
Alberico entrò in una gioielleria e mi disse di aspettare fuori. Come era misterioso quel ragazzo... uscì fuori poco dopo, con un piccolo cofanetto in mano.
Io: -Posso sapere cosa c'è dentro?- dissi curiosa.
Albe: -È un ciondolo per mia sorella, un regalo.- disse dandomi un bacio sulla guancia. Io lo abbracciai e restammo abbracciati per una ventina di secondi. Poi cominciammo a camminare. Di lì a poco una ragazza ci fermò per fare delle foto che le furono concesse. Ci chiese di salutare in un audio la sua migliore amica e noi lo facemmo. Mi accorsi che Alberico non faceva altro che fissarmi. Non mi toglieva gli occhi di dosso e io ero diventata rossa tanto da far invidia a un pomodoro. Appena la ragazza andò via chiesi ad Alberico perché mi fissasse e lui rispose con un: -Non posso nemmeno guardarti ora?-
-No.- risposi io scherzosamente.
-Vieni con me- disse lui. Io lo seguii e poco dopo arrivammo ad un piccolo giardinetto con un laghetto artificiale all'interno. Dei fiori viola contornavano il bordo del laghetto ed io non facevo altro che fissare quel meraviglioso scorcio che non avevo mai visto. Alberico mi bendò gli occhi con la sua bandana e mi prese per la mano. Era calda e rassicurante. Mi condusse verso un punto del luogo a me sconosciuto. Quando mi slegò la bandana, lo spettacolo fu bellissimo.
Dall'erba perfettamente tagliata spuntavano enormi piante di rose viola. Una distesa immensa di petali viola ci introduceva in un labirinto. Gli saltai in collo e lo abbracciai. Poi ci incamminammo e arrivammo nel cuore del labirinto. C'era una splendida fontana di marmo bianco con delle venature color selva che si incastravano perfettamente al colore delle siepi. Poi, Alberico, mi mise le mani sui fianchi. Lentamente, si avvicinò a me e posò una mano sulla mia guancia. Io misi le mie mani intorno al suo collo e poi lui mi sussurrò: -Spero mi perdonerai- e poggiò le sue labbra sulle mie. Erano labbra morbide, calde e sicure, le sue. Non c'è altro da aggiungere se non che nel mio stomaco prendeva luogo, piano piano, la terza guerra mondiale, altro che farfalle nello stomaco! Continuammo a baciarci per un po'. Dopo, lui si avvicinò a me e mi guardò intensamente negli occhi. Alberico: -Scusa...-
-Perchè ti scusi?- chiesi io.
-Non avrei dovuto farlo...-
-Shh, non dire così.-
Durante il tragitto per tornare a casa parlammo del più e del meno ma mai sfiorando l'argomento del bacio. Alberico mi accompagnò fin dentro casa e io lo presentai ai miei genitori che rimasero a bocca aperta. Sapevo che infondo non dispiaceva a nessuno dei due vederlo lì con me, perché sapevano che mi rendeva felice.
Passai la notte insonne a pensare al fatto che il giorno dopo ci sarebbe stato l'evento e che sarebbe stato il mio compleanno... a mezzanotte mi arrivarono quattro messaggi, proprio dalle quattro persone più importanti della mia vita: le mie migliori amiche, la mia migliore amica a distanza e il mio idolo.

Da: Amelia♡
Auguri principessa♡

Da: Irene♡
Auguri piccola guerriera♡

Da: Bianca♡
Allora cosa posso dire,non so da dove cominciare.
Ci siamo conosciute quattro anni fa circa e ti ho subito trovata una bellissima persona.
Pensare che saremmo rimaste così in contatto, vederci su Skype, scriverci, chiamarci, mi sembrava impossibile.
Però è successo e tu sei diventata un'amica praticamente essenziale, che nonostante la distanza c'era e c'è sempre!
Ricordarmi di invitarmi a Firenze più spesso che pendo il primo treno e arrivo.
Ti voglio un gran bene Bianca.
Buon compleanno♡

Un giorno come tanti altriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora