Una ragazza "maschiaccio"

Piacere: Ilenia.

Mi sono sempre fatta un sacco di domande su come funzionasse il mondo e degli esseri di cui è abitato. Sono sempre stata una bambina curiosa e sempre gioiosa, adoravo passare il tempo con i miei genitori a casa. Mio padre non lavorava ancora quindi passava il suo tempo con me insegnandomi a leggere e a scrivere, a contare i numeri e distinguere i colori, a sapere che verso fa un animale e distinguerne i generi. Insomma, la prima cosa di cui sono andata fiera a 2 anni era saper già scrivere i mio nome: Ilenia. Lo scrivevo ovunque. Mia madre mi comprava molti colori e quaderni, adoravo disegnare, sapere di avere un foglio bianco,totalmente vuoto che potevo riempire con tutto ciò che desideravo e immaginavo mi rendeva felice. Essendo la loro prima figlia loro mi ripredevano con quella vecchia videocamera a ogni mossa che io facessi, dal bagnetto allo spazzolamento dei miei boccoli dorati. Mio padre teneva un vecchio computer con un sacco di giochi con cui passava il tempo a giocarli insieme a me prima di andare a pranzare. Ricordo che giocavamo a pacman o a quei giochi di combattimento giapponesi, amavo l'azione. Sono sempre stata una bambina tranquilla, non una di quelle che piange la notte e ad ogni minima cosa, ero abbastanza calma e riservata. A quattro anni( se non erro) iniziai la scuola dell'infanzia: ricordo che il primo giorno piangevo per non andarci, non ero abituata a stare con altri bambini, preferivo stare a casa a disegnare e a giocare che con altri bambini piagniucoloni che ti rubano i giocattoli e ti disturbano quando stai tranquilla a disegnare chiedendoti di giocare con loro. Un'altra cosa che mi piaceva fare era mangiare! Mangiavo di tutto, dalle verdure alle patatine fritte, dai dolci alla carne di qualsiasi tipo, beh, i miei non hanno mai dovuto dirmi "devi mangiare tutto, ci sono i bambini poveri che mangiare non ne hanno e tu che ce l'hai non lo mangi". Insomma, facevo tutto da me.