capitolo 1|la tristezza dentro di me.

215 8 0
                                    

Ed è lì che scoppiai a piangere. In quel preciso istante mi accorsi che la mia vita non era altro che un ammasso di sfortuna. In quel momento, più che mai avevo bisogno di qualcuno che mi consolasse. Mio padre era al lavoro...mia madre una angelo nel cielo e mio fratello era uscito. Come al solito sola. Sola, abbandonata da tutto e tutti, nel silenzio oscuro della mia casa.
_________________________________
Quella mattina suonò la sveglia. Era appena ricominciata la scuola, ma io avevo addosso una depressione orribile. Mi alzai, feci colazione, mi vestì e uscì di casa. Mi incamminai per la piccola stradina brecciata del mio quartiere e aspettai quel piccolo pulmino pieno di studenti che gridavano. Circa 8 minuti dopo passo, erano le 8.10 e si fermò.
Le porte del caos si aprirono ed io dovetti salire.
Su uno scuolabus l'unica cosa che si può fare e gridare, ma se sei seduto in fondo gridi anche di più per via dei sobbalzi ai dossi. Tutti gridavano...ridevano, parlavano...facevano le più inimmaginabili cose, ma io mi isolai dal resto del mondo mettendomi le cuffie. Senza la musica ero persa, più persa di quanto non fossi già.
Arrivammo davanti al piccolo edificio rosa, che tutto sembrava tranne che una scuola.
Tutti scesero e formarono gruppetti nel quale chiacchierare fino al suono della campanella. Solo io ero sola, quasi pronta per iniziare di nuovo a lacrimare. Be scese qualcuna ma smisi subito...li non potevo piangere.
Le lezioni passarono in fretta...
Al suono della campanella circa una migliaia di persone ammassate su una porta dandosi spintoni per cercare di uscire, più tutti quelli che camminano contemporaneamente creando un vero e proprio bordello.
Arrivo lo scuola bus...nessuno si sedette vicino a me. Evidentemente non voleva essere contagiato dalla mia tristezza. All'ultimo momento salì un ragazzo, non lo avevo mai visto prima, forse era nuovo di quelle parti. Aveva dei capelli ribelli di un castano scuro e degli occhi scuri...marroni da vicino e neri da lontano....I suoi occhi...NO. Non mi sto innamorando. Non del primo ragazzo che mi passa davanti.
___________________________________
Spazio autrice
Ciao a tutte! Spero che questa storia possa piacervi...avevo pensato che Lorenzo e Luna ( si chiama così :P) rimangano solo ottimi amici...poi non so. Scrivetemi se preferite una storia d'amore o di amicizia...
Dubai :)

Hug me one last time.|Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora