Bacio? Ma anche no

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Percy's POV
Sono appena arrivato nella mia nuova stanza, anche se all' apparenza non sono il primo: un borsone nero era appoggiato su un letto e il rumore della doccia era appena udibile dalla porta.
Mi appoggio all' armadio e inizio a disfare i bagagli che ho portato.
Non ci metto molto, a me bastano sette magliette, un paio di camice, tre paia di jeans, l' uniforme e tre paia di scarpe. Il minimo essenziale.
Decido di aspettare che l' altro ragazzo finisca così da conoscerlo e poi farmi una doccia anche io.
Intanto mi concedo qualche minuto per ripensare a quella ragazza bionda di stamattina, quegli occhi, quelle labbra e quel temperamento mi hanno fatto venire pensieri poco decenti su di lei con me, anche se subito dopo mi dico "Andiamo Percy! Tu non sei il tipo che pensa alle ragazze in quel modo, tu sei da una botta e via cazzo! Ricomponiti" mentre mi perdo in quei pensieri il ragazzo esce con solo un asciugamano in vita.
Vado da lui e mi presento: "Ciao amico, sono Percy Jackson, vengo da Long Island, e tu?" "Ciao acquaman! Io sono Super Fantastico Leo Valdez, vengo dal Messico" "Acquaman?" "Si boh i tuoi occhi mi ricordano il mare quindi per me da oggi sei Acqaman" "Ehm... Ok, allora tu da oggi sarai il comandante supremo dei sopannomi" "ok ci sto amico".
Ci mettemmo a ridere e poco dopo entrò una ragazzo, biondo con gli occhi azzurri, alto "Io sono Luke Castellan sono di New York, come va ragazzi?" "Tutto bene fratello, io son Super Fantastico Leo Valdez oppure Il Comandante Supremo dei Soprannomi e lui è Percy Jackson oppure Acquaman" vedevo Luke un po' confuso quindi dissi: "Tranquillo amico, infondo è una persona normale..." Tuttavia nemmeno io lo dissi in modo molto convinto quindi Luke scoppiò a ridere mentre Leo fece una faccia leggermente offesa, che però venne subito rimpiazzata da una risata.
Poco dopo entrò in stanza un ragazzo dai tratti orientali, alto e robusto, lo avrei scambiato per un giocatore di rugby se non fosse che aveva il borsone della nazionale cinese di tiro con l' arco.
"Ehm, ciao io sono Franck Zangh, Cina" mi faceva tenerezza quel ragazzo, sembrava un bullo ma era un bravissimo ragazzo, ne ero più che convinto, invece Leo non la pensò come me infatti la prima cosa disse fu: "Ciao Zangh! Vieni qui panda!" Lui sembrò offendersi ma poi capì che le parole del Comandante Supremo Dei Soprannomi non erano state usate con cattiveria e che il suo modo di fare era quello.
Sia io che Luke gli andammo incontro e ci presentammo in un modo un po' più, come dire.... Gentile.
Poco dopo arrivò anche un certo Jason Grace, che si aggiudicò subito il soprannome di Fulmine da Leo, sembrava contento e ci disse che era appena stato con una ragazza bellissima di nome Piper, e che aveva invitato lei e le sue compagne di stanza ad una festa dove dovevamo andare pure noi.
Alla fine il desiderio di farsi una doccia fu esaudito e mi rilassai sotto il getto d' acqua fredda.
Ci vestimmo tutti con una camicia con i primi due bottoni aperti e i jeans, eravamo impazienti di arrivare al locale e magari trovare qualche ragazza da scoparsi...
Si, io sono proprio così mi piace passare solo una notte con le ragazze, massimo due se è proprio brava, e poi dimenticarla come se niente fosse, tuttavia non mi piace far soffrire la gente, per questo vado in cerca solo di troie.
Arriviamo in un pub pieno di gente, Jason avvista la ragazza con cui si era visto questo pomeriggio con le sue amiche e si avvicina con Franck, Leo e Luke, io invece mi aggiro da qualche parte per trovare la ragazza della serata.
Giro per i tavoli e vedo ragazze e ragazzi baciarsi e strusciarsi, ne sto cercando una non impegnata ma nel frattempo mi prendo un bicchiere di vodka al limone, 2,3,4 nel giro di poco sono ubriaco e trovo una ragazza dai tratti orientali, bellissima vestita con dei pantaloncini talmente corti che le si vedeva parte del culo ed un top corto e stretti con una scollatura a V vertiginosa, lei era la mia ragazza.
Mi avvicino lentamente e lei si gira nella mia direzione, "Ciao tesoro, vuoi divertirti?" Da questa frase deduco che sia qui per l' "intrattenimento" dei clienti, ma lo stesso mi avvicino "tesoro, cos'hai da darmi?" "Quello che vuoi, basta che chiedi" mi disse con un sorriso provicante, "come ti chiami?" "Drew" "Dove possiamo andare?" "Ci sono varie stanze di sopra" facciamo per andare quando all improvviso parte un lento, la guardo e andiamo in pista, sia chiaro non per ballare ma per avere una scusa per eccitarmi visto che lei si strusciava contro di me gemendo in modo indecente.
Finisce e mi trascina correndo verso una porta chiusa, mi corconda la vita con le gambe e io inizio a baciarla sul collo, la butto sul letto e subito dopo essermi messo il preservativo entro in lei violentemente, il piacere è al massimo ed entrambi dopo essere venuti più volte ci stacchiamo.
Faccio per andarmene quando lei mi ricorda che la devo pagare, "100€" io la guardo e le dico "se ti faccio venire in faccia a me lo abbassi 70€?" "Certo ma devi essere fantastico" lo faccio e ovviamente ottengo il prezzo desiderato.
Scendo le scale e raggiungo i miei amici, stanno tutti parlando con delle ragazze quindi decido di non "disturbarli" faccio un giro della pista da ballo con gli occhi fino a quando non incrocio li sguardi della ragazza di sta mattina, se ne sta da sola in disparte, quindi decido di avvicinarmi.
Annabeth's POV
Non mi sto particolarmente divertendo, non sono una tipa da feste io, più che altro vorrei tornare al dormitorio e leggere un buon libro, ma non posso visto che qui ci ha accompagnate Talia in macchina e non sembra avere intenzione di andarsene.
Stavo valutando l' idea di mettermi a giocare con il cellulare quando sento qualcuno chiedermi "ciao matricola, ti ricordi di me?" Alzo gli occhi sperando di non far incontrare il grigio con il blu, ma no... Ovviamente la fortuna non è dalla mia parte e trovo davanti a me il ragazzo di sta mattina: "Ciao ehm.... Come ti chiamavi?" "Percy" "ah si ciao Percy" "ti va di ballare?" Non mi allettava l' idea ma mi stavo annoiando quindi accettai.
Scoprii che era simpaticissimo, ridemmo e ballammo come pazzi fino a che non parti quello che pensavo fosse il sesto lento della serata, e incrociai le braccia dietro il suo collo e lui mi circondò la vita, si avvicinava sempre di più, sapevo dove voleva arrivare, non ci capivo più niente, sentivo gli occhi di Talia, Piper, Hazel e Calypso fissi su di me, storsi la faccia all' ultimo "scusa, non dovevo" disse lui "si stai tranquillo" detto questo mormorai uno scusa e mi allontanai da lui

Hai inciso il tuo nome nel mio cuore, Testa d' AlgheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora