Capitolo 5

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"Non siamo gay" sto ripensando a quelle parole da ormai dieci minuti, con la voce del ragazzo che mi ha spezzato il cuore di sottofondo, che mi racconta di qualcosa sulla sua macchina, ma senza avere il mio ascolto. Lo sento, ma non lo ascolto, capite?

Sto guardando fuori dal finestrino, l'unica cosa che vedo è Londra che si muove con il correre della macchina e un sole che mi acceca e che non si addice affatto al mio morale, ormai schiacciato sul pavimento.

Che poi proprio oggi doveva essere bel tempo, diamine! Almeno con la pioggia avrei saputo che anche il cielo piangeva, come il mio cuore, del resto.

L'aveva detto così, senza dare un peso a quelle parole, senza pensare a me, ai miei sentimenti, senza accorgersi di avermi rubato il cuore in un negozio di parrucchieri e di averlo spezzato con altrettanta facilità, da un dottore, per giunta.

Sembra quasi una barzelletta, ma è la verità, è questa vita, che mi ha condannato a cercare chi mi rifiuta e rifiutare chi mi cerca, e oramai mi sono rassegnato ad essa, perchè non c'è più niente da fare.

Non mi innamorerò più di nessuno- mi riprometto. Non voglio più soffrire, non voglio più essere ferito da qualcuno a cui non importa niente di me. Perchè ad Harry non importa niente, vero?

"Tu cosa ne pensi?" chiede il ragazzo al volante, mi giro verso di lui e resto in silenzio.

Ci fermiamo al semaforo rosso e Harry incrocia i miei occhi, con l'aria preoccupata dice: "Tutto bene Lou? Hai gli occhi lucidi e sei tutto rosso" e, in quel momento, volevo urlare tutto quello che sentivo, che pensavo, ma sono rimasto zitto. Per paura di non essere capito, per paura di essere giudicato da lui, e da questa società omofoba nella quale sono intrappolato.

Prendo un sospiro e mi faccio coraggio a parlare: "Si...si, ho solo un po' di mal di testa" invento, poi torno a guardare fuori dal finestrino, finalmente il cielo si sta oscurando, delle nuvole arrivano e spero che pioverà.

Sento il cellulare del riccio accanto a me vibrare e lui lo afferra, senza essere degnato di una minima attenzione da parte mia. Legge il messaggio e vedo il suo riflesso nel vetro sospirare, poi apre bocca: "Senti, devo passare un salto a casa mia...serve la macchina ai miei, quindi ti riporterò con il motorino" dice calmo, io gli dico che non c'è nessun problema.

Mi permetto di accendere la radio e subito sento la voce del DJ che annuncia un brano di Selena Gomez...Love will remember, mi pare.

Poco dopo parte la musica, ricordo di aver ascoltato già questa canzone...all'inizio c'è una voce che racconta di questo ragazzo che chiama la sua amata e gli dice che lei è la sua principessa, l'amore della sua vita e non posso fare a meno di pensare se io troverò mai qualcuno che mi chiamerà solo per ricordarmi che mi ama.

Solo per dirmi di stare tranquillo, che lui ci sarà sempre.

Una lacrima mi riga il viso, ma mi affretto a raccoglierla prima che Harry se ne accorga, cosa che, fortunatamente, sembra non accadere.

Now's all we got,

And time can't be bought,

I know it inside my heart

Forever will forever be ours,

Even if we try to forget,

Love will remember.

Arriviamo a casa di Harry entro la fine della canzone, lui entra per dare le chiavi a sua madre-suppongo, poi esce di nuovo e mi porge un casco, ne infila uno anche lui e saliamo sul motorino nero e bianco che stava fino a poco fa, in fondo al grosso garage.

Hold My Hands ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora