INDOVINI

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...Guardai più attentamente aprendo la finestra e dopo essermi presa un sasso dritto sul naso notai che era il 'riccio'
IO:"haiaaaa!!cazzo riccio a casa tua non si usa suonare al citofono?no perchè se vuoi te lo insegno?" dissi urlando e massaggiandomi il naso
riccio:"zitta rossa,fammi salire"
IO:"che?ti è andato di volta il cervello?"
R:"eddai mica ti molesto"
IO:"vorrei sperarci" dissi a bassa voce mentre li porgo la corda che mi soni portata da Milano,la usavo sempre quando dovevo uscire di nascosto.
Una volta entrato in casa con la delicatezza di un elefante(si fa per dire),si tolse dalle spalle uno zainetto identico al mio
Riccio:"tieni te lo eri dimenticata questo pomeriggio al campetto" disse porgendomi lo zaino
IO:"aaa ce lo avevi tu?,bene stolker e anche ladro" dissi con un sorrisetto riprendendomi lo zaino
riccio:"perchè stolker?"
IO:"bhe una persona normale non andrebbe a lanciare sassi sulla finestra di una persona per entrare nella sua stanza,e poi come hai fatto a sapere dove abito?"
riccio:"bhe si da il caso che nel tuo zaino c'era il tuo cellulare e che io sia il tuo vicino di casa....quindi non ci ho messo molto dalla finestra di camera mia che coincide con la finestra di camera tua a capire che quella che si era messa ad urlare per il suo zaino eri tu"
IO:"haaaa pure vicino di casa,tra un pò mi dirai che sei anche in classe con me?"
riccio:"lo scopriremo domani 'rossa'!!ciao" disse afferrando la corda e uscendo dalla finestra
IO:aspetta,non mi hai detto come ti chiami"
riccio:"lo devi scoprire"
IO:"ok ciao" dissi quando lui era giá fuori dalla finestra.
Così mi buttai sull'letto e sprofondai in un sonno profondo.
*mattina seguente*
Erano le 7.30 e io ancora dormivo fino a quando quella sclerata di Greta spalancò la porta dell mia camera e mi scaraventò a terra buttandomi un bicchiere di acqua gelata in faccia per farmi svegliare
IO:"ma tu sei sclerata giá di prima mattina?" dissi col sedere dolorante,la faccia bagnata e la voce da assonata"
G:"hai un buon intuito,e ora muoviti sfigata"
IO:"senti un pò rifatta" dissi alzandomi da terra "gira i tacchi prendi la porta ed esci da quì" dissi spingendola fuori dalla mia camera.
Così sistemai velocemente il letto mi andai a fare una doccia velocissima e mi vestii con:jans neri,attilati,a vita bassa e strappati alle ginocchia,canotta nera con scritto shut e le mie All Star,legai i capelli in una treccia presi lo zaino,scollegai il mio cellulare dalla carica,scesi giù afferrai un biscotto e senza salutare nessuno corsi a scuola con Greta che mi inseguiva.
*fuori scuola*
G:"hei ma sei inpazzita?dove la trovi tutta quella energia di prima mattina?" disse piegata in due,col fiatone e urlando come una sclerata
IO:"eravamo in ritardo" dico io con tono ovvio"
G:"va bhe io vado,ciao sfigata!"
IO:"non rompere rifatta" dissi mentre me ne andai verso la porta d'entrata dell'enorme edificio perchè mancavano solo 5 minuti al suono della campanella,ma prima che potessi entrare sentii chiamarmi
X:"hey 'rossa' "
Mi girai e vidi il 'riccio'
IO:"hey ciao"
riccio:"allora scoperto come mi chiamo?"
IO:"no"
riccio:"allora facciamo così,tu mi dici il tuo nome e io ti dico il mio,va bene?"
IO:"ok,il mio nome è Lilia"
riccio:"il mio.........lo devi indovinare,hahahahahaha"
IO:"bastardo!!"
riccio:"hahahahaha dai,non è difficile prova!"
IO:"immm....ok.....Giacomo?"
riccio:"no"
IO:"Federico?"
riccio:"no"
*driiiiiinnnnn*
IO:"è tardi entriamo"
riccio:"ok annamo"
Cominciammo ad andare ma ad un tratto lo fermai e gli puntai il dito contro.....



IN UN GIORNO QUALUNQUEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora